In una impressionante serie di scontri tre auto si sfasciano contro un camion

In una impressionante serie di scontri tre auto si sfasciano contro un camion UNA NUBE DI VAPORI LACRIMOGENI SULL'AUTOSTRADA In una impressionante serie di scontri tre auto si sfasciano contro un camion Il primo urto provoca la rottura di damigiane piene di acido nitrico - Altre due automobili, per la ridotta visibilità, si schiantano nel groviglio - Un morto e due feriti Un incidente spettacolare, che si è svolto ih più riprese, è avvenuto ieri alle 17 sull'autostrada Milano-Torino, nei pressi di Chlvasso: una «1400» s'è sfascla- iiiiiii ini iiiiiiiiiiiiiiiiimiitiiiiiiiiiiiia ta contro un camion, il camion è finito contro il terrapieno flaneheggiante la strada; Infine .entro il rimorchio, una dopo l'altra, sono andate a sbattere due macchine. Pochi minuti prima delle 17 era giunto a due chilometri dal casello di Chivasso un autotreno con rimorchio guidato dal trentanovenne Giovanni Garetto abitante a Ciriè in via Roma 1, che aveva al suo fianco il secondo autista Luigi Salotto di 50 anni, pure da Ciriè. Il pesante veicolo era carico di damigiane di acido nitrico : proveniva da Novara ed era diretto a Ciriè, alla società « Ipca ». Ad un tratto (non c'era nebbia) l'autotreno incrociava un altro camion: nel tempo stesso tra i due mastodonti s'insinuava una « 1400 » al cui volante era il ragionier Ferruccio Piva di 56 anni, abitante a Mantova in via Principe Amedeo 21: il Piva aveva trascorso la giornata a Torino, per affari, e viaggiava verso Milano a velocità alquanto elevata, certamente non inferiore ai 100-110 orari. In quel punto l'autostrada è divisa da grosse strisce bianche in tre settori e tre veicoli possono passare contemporaneamente: ma il rag. Piva riteneva, all'Improvviso, di non riuscire a compiere la manovra di sorpasso e frenava: la frenata purtroppo, essendo l'asfalto viscido per l'umidità, risultava fatale: la « 1400 » sbandava paurosamente, si metteva di traverso e cozzava co-, terrificarne violenza con¬ tro il « muso » del camion guidato dal Garetto. Causa l'urto la vettura si schiacciava in modo incredibile, tanto da divenire, in larghezza, la metà di quel che era prima: il rag. Piva restava stritolato, con le mani serrate attorno al volante e il sangue che gli sgorgava a fiotti dalla bocca e dal naso. L'autotreno, per effetto del tremendo colpo, sbandava a sua volta, usciva di strada e s'adagiava contro il terrapieno: decine di damigiane si spaccavano e la rapida evaporazione dell'acido nitrico formava una nube di fumo di amplissime proporzioni: la nube pareva nebbia éd era di effetto nocivo, facendo starnutire, tossire e soprattutto lacrimare i malcapitati che erano costretti ad attraversarla. Il Garetto e il Salotto, rimasti incolumi si precipitavano In soccorso del rag. Piva che respirava ancora: fermavano una macchina di passaggio e lo caricavano sopra. L'infelice spirava durante il tragitto verso l'ospedale di Chivasso, senza riprendere conoscenza. Nel frattempo, dato l'allarme, accorrevano sul posto sottufficiali ed agenti della Polizia stradale di Chivasso 1 quali resisi conto del pericolo costituito dalla nube di acido, segnalavano con torce elettriche agn automobilisti in arrivo la necessità di rallentare sensibilmente o ad¬ ■iiiiniiiiiiit i j 111 i i r 111111 r 1111 r 11 r i : 111111 e 111 dirittura di fermarsi. Nonostante le segnalazioni, una « Appia » proveniente da Milano e guidata dal dottor Andrea Tonatto, medico chirurgo dell'ospedale di Chivasso, proseguiva la corsa e sbatteva contro il rimorchio del camion fermo. L'« Appla » era stata appena rimossa dal servizio di soccorso stradale e il medico era appena partito alla volta di Chivasso con altra macchina (all'ospedale il dottor Tonatto veniva giudicato guaribile dai colleghi in 10 o 12 giorni), che si verificava analogo incidente : la « 1100 » dell'industriale Mario Ferretti, domiciliato a Torino in corso Umberto 139, si schiantava contro il rimorchio dell'autotreno e ai sfasciava. Il signor Ferretti 11 per li pareva in gravi condizioni per fratture al torace e sospette lesioni interne: in un secondo tempo invece, all'ospedale di Chivasso, il suo stato generale migliorava e 1 sanitari emettevano una prognosi di un mese. Più tardi i vigili del fuoco di Torino provvedevano a riportare in Istrada l'autotreno che poi, con propri mezzi, giungeva sino al casello di Chivasso. Qui però veniva fermato in quanto perdeva continuamente acido nitrico, con pericolo per il traffico. Unione Culturale — Oggi alle 17,45 Franco Antonlcelll terrà la terza conferenza su : « Aspetti della nuova società cinese ».. 11 j i inumimi mmiiiiiimmi mun n commerciante di Mantova è morto schiacciato nella sua auto