Arrestati i due giovani rapinatori che assalirono ia padrona di un cinema

Arrestati i due giovani rapinatori che assalirono ia padrona di un cinema Uno dei banditi ha partecipato al colpo con la sua auto Arrestati i due giovani rapinatori che assalirono ia padrona di un cinema li primo crtlurato subito dopo l'aggressione • Il secondo, identificalo in base al numero di targa, viene fermato ai Mercati • In Qi^stura si ribellano, leriscono tre agenti, spaccano vetri e sedie - Trasferiti alle Nuove La polizia, nel giro di poche ore, ha concluso con due arresti le indagini sull'aggressione avvenuta ieri notte in via Prlocca 12. Gli p/ -ori della rapina, due giovanotti di vent'anni, sono rinchiusi alle Nuove e sono stati già deferiti all'autorità giudiziaria. Riepiloghiamo brevemente i fatti: a mezzanotte la titolare del cine Umberto di corso Regina Margherita, signora Maria Glvogre di 40 anni, rincasava accompagnata dalla signorina Maria Viarizzo di 60 anni e dal nipote di costei, Umberto Viarizzo di 23 anni, studente universitario. La signor,- Givogre aveva con sè 20 mila lire, una-piccola parte dell'incasso della giornata. Le tre persone giungevano in via Prlocca 12, aprivano il portone ed entravano. Erano appena entrate allorchè sentivano bussare. Ritenendo che si trattasse di un inquilino senza chiavi, il Viarizzo tornava indietro e spalancava il portone. Fulmineamente nell'Interno si avventava un giovanotto di media statura, tarchiato, che Impugnava una pistola e aveva il volto semicoperto da un fazzoletto a righe. Il rapinatore spingeva a lato 11 giovane Viarizzo e si precipitava sulla Givogre. Le puntava addosso la pistola e le strappava di tu¬ iiiiiiiiiiiitiiiiiKiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiirj 11 a su¬ rj a ieer va re nia no o iisi noo si di naidi oo méo aa. o uee ria la borsetta con l'incasso. Poi cercava di svignarsela. Ma lo studente gli tagliava la strada e lo agguantava. Il bandito per due volte premeva 11 grilletto della rivoltella, ma invece di un fragoroso sparo si udiva un debole e stentato « clic ». Comunque lo sconosciuto, divincolandosi, riusciva a sgattaiolare sul marciapiede. A pochi metri di distanza dal portone l'attendeva una 1100 tipo 103 con il motore acceso. Il bandito tentava di salirvi, 11 Viarizzo glielo impediva, e fra i due s'ingaggiava una nuova violenta collutazione. Interveniva In aiuto dello studente un animoso passante, il signor Pietro Bertino di 45 anni, domiciliato in corso Giulio Cesare. Il Bertino, energicamente, acchiappava per il collo il rapinatore e minacciava di strozzarlo. Lo sconosciuto si arrendeva e ' la macchina dei complici partiva a grande velocità. Durante tutta la mattinata di Ieri 11 dott. Battistini, commissario della P.S. Borgo Dora interrogava l'arrestato, identificato per il ventenne Gaetano Emmanuello di Giuseppe, da Gela, abitante con la famiglia in via Lauro Rossi 9. L'Emmanuello risultava essere un pessimo soggetto: aveva già subì to una condanna ed era uscito di carcero da poco tempo. Non aveva un lavoro fisso, viveva « arran giandosi » e da parecchie settimane la sua famiglia non ne aveva più notizie. All'interrogatorio del dott. Battistini l'Emmanuello rispondeva monotamente « io non sono un rapinatore, non so nul la, non ricordo nulla, ero ubriaco; lasciatemi in pace ». Poiché 11 commissario insisteva nelle domande, l'Emmanuello ad un certo momento fingeva di essere colto da atroci dolori allo stomaco, Un medico accertava facilmente che il malore nient'altro era che simulazione. Ma nel frattempo il dott. Mauser i e il dott. Valerlo-della Squadra Mobile erano riusciti a conoscere il numero della 1100 scorta accanto al portone di via Priocca 12. Una bella 1100, nuova di aspetto, con . la targa TO 156552, Una rapida corsa all'ufficio del registro automobilistico e si po IllllllllIIIIIIIIIlllIIIIIIItllllilllllllllllItlllIIIIIIIIIIH i o e e a A 3 o , , . a a i r o n . n i o o n teva stabilire che la 1100 era di proprietà del ventunenne Giuseppe Montelepre di Antonio domiciliato in via Nizza 29, di mestiere Imbianchino. La macchina era stata acquistata abbastanza di recente a rate e il ."ontelepre aveva pagato circa la metà dell'Importo. GII agenti della Mobile si recavano subito In via Nizza 29, ma si sentivano rispondere che il Montelepre da alcuni giorni era sparito. Si raccoglieva però una preziosa informazione: il giovanotto era solito frequentare l'ambiente dei Mercati Nuovi. Gli agenti Falduto e Maresca accorrevano in macchina ai Mercati e In via Giordano Bruno scorgevano la . 1100 ricercata. Proprio in quel momento il Montelepre vi stava salendo a bordo. Dieci minuti dopo egli si trovava negli uffici della Squadra Mobile, ove il dott. Maugerl procedeva all'interrogatorio dei due arrestati, separatamente. Alle 18,30 l'Interrogatorio continuava. D'improvviso nell'ufficio dei commissario Valerio, ove sostava il Montelepre, avveniva il finimondo: il giovanotto si scagliava contro l'agente Falduto e con uno spintone lo mandava a sbattere con la schiena contro una porta a vetri. I vetri si rompevano e il Falduto riportava ferite alle mani e al collo per cui doveva essere accompagnato in ospedale. Contemporaneamente l'Emmanuello, che era nell'ufficio del dott. Maugeri, udendo il fracasso e credendo che fosse giunto il momento favorevole per la fuga, scattava e si metteva a sparare calci e pugni all'Impazzata, tentando di raggiungere l'uscio. Volavano le sedie, veniva rovesciato il tavolo con carte e calamai. Gli uffici si riempivano di agenti, tutti gridavano e si agitavano. Nella confusione due tutori dell'ordine restavano contusi per le botte vibrate dai forsennati. Alla fine tanto l'Emmanuello che il Montelepre venivano ridotti all'Impotenza, ammanettati, fatti salire sul cellulare e rinchiusi alle Nuove. La polizia sta Indagando per scoprire se 1 due avessero altri complici. Maria Viarizzo e il nipote ohe partecipò alla cattura

Luoghi citati: Montelepre