Il neonato esercito tedesco di Enrico Altavilla

Il neonato esercito tedesco EMOCRAZIA E "-CITTADINI IN UNIFORME fi Il neonato esercito tedesco I soldati della nuova Germania potrebbero usare panni civili ed esimersi dal salutare i superiori - Questo, secondo le teorie del loro istruttore, colonnello Baudissin - In pratica, alla vista delle riapparse divise, le ragazze si sono commosse ed entusiasmate come le loro madri fecero con i primi soldati di Hitler -1 problemi dell'inno della Wehrmacht, della bandiera, della Croce di ferro e delle decorazioni - Esigenze degli ufficiali della "Guardia alla frontiera,, (Dal nostro corrispondente) Bonn, 6 dicembre. Nessuna sposina in attesa del primo figlio ha mai parlato alle amiche della carriera sognata per il suo bimbo con la precisione di particolari adottata dalle autorità di Bonn per descrivere, quando era ancora in gestazione, il futuro esercito tedesco. Prima che venisse alla luce, già tutti sapevano quali vestitini avrebbe indossato il nascituro, a quanti mesi avrebbe messo il primo dente, chi sarebbe stato il suo precettore e che tipo di istruzione avrebbe ricevuto. Naturalmente si conosceva anche il nome del padre. Già da tre anni — la gestazione è stata difficile — tutti conoscevano le uniformi dei primi soldati che sarebbero riapparsi dopo la capitolazione. Tutti sapevano che li avrebbero armati Mi[nininniMMiiriunurMnniEnMniMuniiH!iii con i cannoni e con i fucili ammassati a migliaia o a decine di migliaia nei depositi americani di Kaiserlautern. Tutti avevano visto la fotografia dell' istruttore della nuova Wehrmacht, il democratico colonnello Baudissin, il quale aveva deciso che i soldati non avrebbero salutato in caserma i superiori, avrebbero indossato panni civili durante la libera uscita, avrebbero avuto diritto a farsi difendere da avvocati privati nei giudizi per le infrazioni disciplinari. Sarebbero stati, insomma, t cittadini in uniforme ». E tutti conoscevano il nome del padre del nuovo esercito: il tenente della riserva Theodòx^BJagify^ejjutato de■ moci-te(tàhóì'è —"da qualche ■settimana — ministro della Guerra, uomo di fiducia del Cancelliere per la creazione ■della Wehrmacht democrati- inHniiiiHininnMiiMMiuiu>uiiMiiiMiittninii ca. Tutti conoscevano in anticipo queste e altre cose. E si fregavano le mani. Ora il nuovo esercito sta per compiere il jmnio mese di vita; e vale la pena di domandarsi se i primi vagiti del neonato corrispondano all' immaginazione dei genitori. E studiare a chi somigli. La data della nascita — il 12 novembre — non poteva essere più simbolica o trovarsi incastonata fra giorni di significato più allusivo. Il 12 novembre 1755 nacque Scharnhorst, rinnovatore del sistema militare prussiano; VII novembre 1918 venne firmato l'armistizio di Compiègne; è il 13 novembre è in Germania il giorno in cui le bandiere sono abbrunate per ricordare i soldati caduti nelle molte guerre combattute dal vecchio esercito tedesco: quello non democratico, per intenderci: Il 1B'novembre era un . sabato; e prima di. lasciare l'ufficio gl'impiegati avevano già esposto le bandiere a mezz'asta. Così il nuovo esercito vide la luce allombra di vessilli a lutto. Niente nastrini Vide la luce in una scuderia trasformata in autorimessa, nel cortile della caserma Ermekell, dove risiede il Ministero della Guerra, in una straduccia di Bonn a cui alti e tetri palazzi negano la vista del Beno e della cintura dei sette' colli leggendari. Alla parete posteriore della scuderia era stata appoggiata una gigantesca Croce di ferro in cartone dipinto. Dal 1813 la Croce di .ferro- è il simbolo del militarismo tedesco: ed è ripudiata, come tale, dai socialdemocratici e dalle qrganiz' zazioni sindacali. Ma i nuovi ufficiali osservarono che la Croce di ferro della caserma Ermeketì non era sormontata da fronde di quercia, come quella in uso nelle guerre di liberazione, o dalla corona imperiale, come durante le guerre del 1870 e del 1914, o dalla svastica come negli anni agitati di Hitler. Era una Croce di ferro democratica. Schierati nell'autorimessa si trovavano i primi 101 successori dell'esercito chat lasciò 4.500.000 di morti sui campi e più di 10.000.000 di prigionieri nelle mani dei vincitori. Dei 101 uomini — 95 ufficiali e 6 sottufficiali — soltanto pochissimi erano in uniforme. Gli altri non erano riusciti a procurarsela in tempo (* Per un incidente del genere un ufficiale prussiano si sarebbe tolta la vita », commentò un giornale); ed avevano risposto all'appello indossando vestiti 3curi a un petto e sobrie cravatte. Era/no in borghese: ma facevano un angolo retto ad ogni movimento. Nel corso della breve cerimonia non furono suonate marce militari — il Deutschland iiber alles è l'inno nazionale — e non vennero esposte (oltre a quelle a mezz'asta) altre bandiere perchè non è ancora decisa la controversia se la Wehrmacht debba avere un suo inno e una sua bandiera e se questa debba contenere la Croce di ferro. Ih ministro Blank, in doppiopetto blu, disse agli ufficiali: < Signori, ho fiducia in voi», e strinse loro la mano.. Il suo fu un gesto inatteso che destò un meravigliato inarcarsi di sopracciglia. Ma poi i due primi nuovi generali — Heusinger e Speidel — sorrisero; e dalla strada venne l'applauso delle ragazze che si commuovevano alla vista delle care uniformi, riapparse dopo cosi lunga pausa, e salutavano i cari soldati con lo stesso entusiasmo con cui, vent'anni or sono, le loro madri accolsero, dopo un'altra lunga pausa, i primi soldati di Hitler che varcavano i ponti inghirlandati sul Reno. Le uniformi non erano tagliate da nastrini, perchè gli alleati hanno messo fuori circolazione le medaglie naziste. < E' scandaloso — gridò subito l'on. Mende — che i tedeschi non possano portare le medaglie guadagnate combattendo contro il nemico ». Mende, che è il candidato del partito liberale al Sottosegretariato della Guerra, parlava anche prò domo sua, essendo insignito di una alta onorificenza al valore: la € Bitterkenuz >; e le sue parole non rimasero senza eco. A giorni verrà presentato al Parlamento un progetto di legge per consentire nuovamente l'uso delle centoventicinque medaglie e decorazioni hitleriane, dalle quali bisognerà soltanto togliere le svastiche, a forza dt lima. Poiché molti chiedono una modifica della nuova uniforme, che < non ha personalità e troppo ricorda quella americana », ecco dunque che la neonata Wehrmacht già si prepara a indossare vesti diverse dalle previste. E anche ad armarsi in mo- do diverso. I cannoni e i fucili ammassati a Kaiserlautern appartengono ai tipi con i quali gli americani vinsero la guerra. Ma i tedeschi già dieci anni fa li consideravano inferiori alle armi coti cui essi, la guerra, la persero. E a maggior ragione chiedono ora cannoni e fucili più moderni. < Soltanto l'arma migliore — dice uno slogan — può soddisfare il migliore soldato del mondo ». Si adatteranno i migliori soldati del mondo ad essere anche buoni < cittadini in uniformet ». L'on. Mende si è già detto preoccupato dell'eccessivo < imborghesimento » al quale si vorrebbe sottoporre l'esercito. E gli ufficiali del « Grenzschutz » — la « Guardia alla frontiera » i cui SO mila uomini hanno finora rappresentato la sola forza armata della Germania occidentale — dichiarano che considererebbero disonorevole subordinare-il passaggionella Wehrmacht alla concessione del < certificato di buona condotta» che, secondo la legge, dovrebbe essere concesso dal < Comitato di sicurezza», istituito per vagliare la democraticità degli ufficiali superiori. Del Comitato fanno parte avvocati, magistrati, funzionari sindacali e anche due deputati con un passato militare: il d. c. viceammiraglio Heye e il liberale maresciallo von Manteuffel. Ma gli ufficiali del < Grenzschutz » non credono necessario presentarsi agli esami di democraticità. Il pastore Niemoller Secondo i piani di Blank i SO mila uomini della « Guardia alla frontiera » dovevano entrare nella Wehrmacht per formare, entro l'anno venturo, i quadri di dodici divisioni. Ma gli ufficiali non desi-, derano essere sparpagliati nelle dodici divisioni e chiedono di passare nell'esercito portando ciascuno con sè — compatto — il proprio reggimento o battaglione o compagnia. E chiedono la promessa che ogni comandante di reggimento sarà nominato comandante della divisione che contribuirà a formare. Era possibile far cambiare opinione a questi uomini che per il momento sono legati allo Stato da un semplice contratto di impiegati primati e che sono appoggiati dal ministro degli Interni, Schròder, dal quale dipendono e di cui si parla come del successore di Blank, considerato troppo < molle »t Non era evidentemente possibile. E Blank si è rassegnato a servirsi della c Guardia alla frontiera » per formare entro il 1956 i quadri di tre sole divisioni. Le altre nove dovrebbero essere pronte per la fine del 1958. Così stando le cose, se qualcuno mi domandasse se i soldati tedeschi potranno davvero esimersi dal salutare i superiori in caserma, risponderei di sì, ma aggiungerei subito che proprio in tali occasioni verrà loro comodo ricorrere all'assistenza di un avvocato privato. Bisognerà allora dire, con le parole del pastore Niemoller: € Si è rimessa in movimento la vecchia macchina militare prussiana »t Certamente no. Le poche settimane di vita del nuovo esercito non giustificano la visione pessimistica di Niemoller, famoso per le sue vittorie come comandante di sommergibili nella prima guerra mondiale e per gli anni trascorsi in campo di concentramento nazista. Egli è un neutralista dichiarato ed il suo pessimismo eccessivo va spiegato con l'avversione per la politica di Adenauer. Ma ricordando l'adagio Pater semper incertus, sarà lecito sospettare che il padre della neonata Wehrmacht, pur non essendo certamente un caporale baffuto, non sarà, neanche il d. c. Blank. Enrico Altavilla

Luoghi citati: Bonn, Germania