Attlee lascia la polìtica di Riccardo Aragno

Attlee lascia la polìtica LE IMMINENTI DIMISSIONI DEL LEADER DELL'OPPOSIZIONE INGLESE Attlee lascia la polìtica Abbandonerà dopo vent'anni la presidenza del partito laburista e la carica di capo dell'opposizione - Ha diretto la grande rivoluzione sociale, che ha trasformato la vita inglese; ora si sente superato dai tempi - Secondo la tradizione, Elisabetta gli darà un titolo nobiliare (Dal nostro corrispondente) Londra, 6 dicembre. Le dimissioni dalle cariche di Clement Attlee, leader dell'opposizione parlamentare britannica e del partito laburista, sono imminenti. E' opinione corrente questa sera negli ambienti laburisti ohe l'ex-Primo Ministro comunicherà la sua decisione al gruppo parlamentare e alla direzione del partito nel eorso della riunione settimanale di giovedì mattina. Quantunque le sue condizioni di saluto siano ora ottime — dopo il leggero attacco di trombosi dell'agosto scorso che egli ha superato completamente — Clement Attlee ha deciso da qualche tempo, pur senza averne finora fissato la data, di lasciare a qualche uomo più giovane la direzione del partito laburista. La signora Attlee ha anche insistito molto affinchè 11 ma-rito si ritiri al più presto dalla vita politica attiva. Al inomen- to dell'annuncio del ritiro, se-condo la tradizione, la Regina offrirà all'uomo di Stato — ohe compirà 73 anni il 3 gennaio prossimo — un titolo nobiliare. Generalmente gli e^-Prlmi Ministri vengono fatti conti e passano perciò alla Camera dei Lords. Sebbene il passaggio a questa Camera Alta non coincida esattamente con le sue convinzioni personali, Clement Attlee ritiene proprio dovere accettare il titolo per un complesso di motivi. Il primo è quello di venir escluso così automaticamente dalla Camera dei Comuni, dove la sua presenza potrebbe essere in qualche modo di imbarazzo per il nuovo leader laburista. Il secondo è di passare a rafforzare le file dei lords la- ,buristi che sono — compren slbilmente ■— pochi. Il terzo è ! quello di far rientrare così il ! socialismo, che egli difende da cinquant'anni, nella più squi sita tradizione del Paese. Attlee tiene tanto al laburismo di cui è stato finora uno dei più eminenti esponenti, quanto al complesso delle tradizioni, del la costituzione e della vita po litica britannica. Al momento del suo ritiro, le funzioni di leader del partito laburista saranno temporaneamente assunte da Herbert Morrison, da molti anni riconosciuto come «il secondo uomo» del partito ora all'opposizione. Ma al più presto dovrà essere indetta l'elezione interna di partito per il nuovo capo. I contendenti a questa carica saranno almeno tre: Herbert Morrison, l'ex-Cancelliere dello Scacchiere Hugh Gaitskell e 11 capo della sinistra Aneurin Bevan. Le probabilità di quest'ultimo possono essere considerate minime o nulle anche se egli ha dichiarato la scorsa settimana, nel corso di una intervista alla televisione di essere pronto ad accettare la candidatura, purché qualcuno sia disposto a proporlo. La scelta dovrebbe perciò essere limitata a Morrison o a Galtskell, con maggior probabilità per quest'ultimo soprattutto perchè assai più gio vane e quindi capace di aiutare il partito nei prossimi tre anni a formulare .una linea politica nuova e, se necessario, a guidarlo dopo una eventuale vittoria nelle future elezioni generali. Questo, del resto, è il motivo fondamentale delle prossime dimissioni di Clement Attlee, il quale è perfettamente conscio dì avere adempiuto a una importante missione sociale e politica nella recente storia britannica, ma anche di essere oggi alquanto superato dal tempi. Non molto tempo fa, con quella sincerità quasi crudele che gli è propria e quel senso del dovere che ha fatto di lui uno dei più rispettati uòmini del Paese, egli confessava .di essere un uomo « formatosi ai tempi della regina Vittoria ». Ammetteva, in questa intervista, di essere ancora attaccato a problemi, ad atteggiamenti politici e a strutture sociali superate dai tempi. Superate, ai potrebbe aggiungere, proprio grazie alla vasta riforma del Paese che egli ha diretto. Il partito laburista ha indubbiamente bisogno ora di un uomo, moderno, che possa offrire al Paese una formula di rinnovamento sociale modernissima per l'immediato futuro, che 1 progressi tecnici renderanno — secondo Churchill e molti altri — anche più rivoluzionario di quello che si prevede. Nella storia sociale e politica delia Gran Bretagna nel ventesimo secolo, Clement Attlee avrà certamente un posto di notevole importanza. Non soltanto egli ha servito per cinquant'anni II partito che ha modificato sensibilmente la struttura economica della nazione e quella della sua società, ma egli ha anche servito il Paese come uomo di governo. Dapprima come vicePrimo Ministro con Winston Churchill, durante la seconda guerra mondiale; poi, dopo II trionfo elettorale del 1945, dedicandosi per cinque anni a rinnovare da capo a fondo la struttura del Paese secondo quei principi — radicali e moderati insieme — che lo hanno sempre ispirato. Riuscì pienamente nel suo intento, e lo prova il fatto che i governi che lo hanno seguito, di Churchill e di Eden, non hanno per nulla modificato lo stato assistenziale che Attlee ha istituito; però, non appena attuato questo primo programma quinquennale, Clement Attlee diede immediatamente la impressione li avere esaurito la sua missioit.. Ormai da cinque anni egli continua a rappresentare un magnifico esempio di devozione al dovere, di integrità, di modestia e di buon senso politico, ma non offre più alcuna ispirazione al partito. Ora è venuto il momento di un cambiamento, e anche in quest'ulr tima decisione Clement Àttlee agisce con quel senso di devozione alla causa che è itato U motivo fondamentale della sua carriera illustre. Clement Attlee ha fatto parte della Camera dei Comuni per trentacinque anni e, dal 1935, era leader del partito laburista. Interrogato stamane sulle sue Intenzioni future, egli ha risposto semplicemente: No comment. Riccardo Aragno Clement Attlee seduto allo scrittolo, nel suo studio iiiiimm^

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