Sono arrivati a Bonn i primi diplomatici russi
Sono arrivati a Bonn i primi diplomatici russi Sono arrivati a Bonn i primi diplomatici russi Precedono di alcuni giorni l'ambasciatore Zorin - Questi abiterà nella "Rocca del Drago,, - Imminente accordo sui lavoratori italiani (Nostro servizio particolare) Bonn, 5 dicembre. Stamane i primi russi sono giunti a Bonn. Sulla piazza del mercato, fra i banchi delle erbivendole e dei venditori di caldarroste, era radunata nel pomeriggio dinanzi all'albergo Stern una piccola folla di curiosi e di giornalisti per assistere all'arrivo dei sovietici. Erano in cinque: tre diplomatici, un interprete e un autista. Sono giunti a Bonn dopo aver attraversato il territorio tedesco senza scorta di polizia, perchè questo onore spetta soltanto ai diplomatici dei paesi, con i quali la Germania ha già relazioni diplomatiche, e le relazioni diplomatiche fra Bonn e Mosca avranno ufficialmente inizio soltanto quando l'ambasciatore presenterà le lettere credenziali. Ma la polizia aveva seguito il viaggio dei cinque russi « passandoseli » telefonicamente, da posto di controllo a posto di controllo. I tre diplomatici sovietici rappresentano la avanguardia del primo ambasciatore dell'U.R.S.S., Zorin. L'interesse con cui è stato accolto il loro arrivo, sta a mostrare con quali sentimenti i tedeschi attendono l'arrivo di quel Valerian Zorin, vice-ministro degli Esteri, che ha legato il suo nome al colpo di Stato in Cecoslovacchia il febbraio 1948 Non è possibile dimenticare che ai tre viaggi a Praga di Zorin, seguirono — a distanza di pochi giorni — il colpo di Stato, le dimissioni di Benes e il processo contro il segretario del partito comunista Slansky e il ministro degli Esteri Clementis. I tedeschi non dimenticano che Zorin passa per essere'il più abile allievo di Molotov e che ha rappresentato la Russia alle Nazioni Unite A New York egli abitava In una grande villa, con piscina riscaldata: e aveva fatto circondare la villa da una rete metallica attraversata da cor rente elettrica ad alta tensione. A Bonn abiterà forse alla Rocca Drachenburg, in una zona cara alla leggenda nibelungica. Drachenburg significa infatti «rocca del drago»; e già qualche tedesco qui si domanda chi sarà il Sigfrido che potrà affrontare il drago Zorin. Da Berlino vengono oggi notizie più tranquillanti. « Un blocco della città non appare probabile per il momento rha detto un portavoce del governo — e non bisogna dare eccessiva importanza al divieto di passaggio imposto dai sovietici ad alcune delle imbarcazioni, che riforniscono Berlino per via fluviale. Infatti soltanto 60 di queste 1800 imbarcazioni sono state colpite dal divieto ». A Bonn, è stato annunciato che si spera di firmare prima di Natale l'accordo per l'assunzione di lavoratori italiani. Si tratterebbe in un primo momento di lavoratori della agricoltura e dell'edilizia. Sembrano superate in proposito le resistenze del ministro del Lavoro, perchè il numero dei disoccupati tedeschi è ormai così basso che non c'è più pericolo che gli operai stranieri portino via il posto ai lavoratori della Germania occidentale. I e. a.
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