La chiusura della caccia in Piemonte

La chiusura della caccia in Piemonte La chiusura della caccia in Piemonte Dovrebbe avvenire 1*11 dicembre, ma ci saranno in ogni provincia "code,, fino al 1° gennaio La chiusura della caccia in Piemonte, almeno teoricamente, dovrebbe avvenire VÌI dicembre tanto per la pianura quanto per la montagna. In pratica vi sono viceversa delle code varianti da provincia a provincia che permetteranno ai seguaci di Diana di uscire Ano al 1° gennaio '56. Per ora, salvo variazioni sempre possibili da un momento all'altro nell'agitato mondo del cacciatori, la caccia nelle sei province piemontesi sarà cosi regolata: Torino — Dal 12 al 24 dicembre la caccia è consentita limitatamente entro i cinquanta metri dal filo dell'acqua dei seguenti fiumi e laghi. Fiumi; Po in tutto il suo corso attraverso la provincia; Dora Riparia: nel tratto corrente nella seconda zona e cioè da Sant'Am brogio di Susa (confine con la pri ma zona) al Po; Dora Baltea: nel tratto corrente nella seconda zona e cioè da Borgofranco d'Ivrea (con fine con la prima zona al Po) Laghi: Viverone (Azeglio); Ivrea (Sirio e San Michele); Avigllana (piccolo e grande); Ternavasso Arignano; Le Spina, San Gillio, La Mandria e Casellette. Alessandria — Dal 12 dicembre 1956 al 1° gennaio '56 caccia ai soli palmipedi e trampolierl e agli ani mali nocivi, limitatamente al corso dei fiumi Po, Tanaro, Bormida e torrenti Scrivia, Orba, Lemme per una profondità di 50 metri dalle sponde. Durante le piene dei fiumi e dei torrenti, divieto di uccidere o catturare la selvaggina stanziale da barca o da terra, entro 200 metri dal filo dell'acqua. Asti —11 dicembre chiusura della caccia e dell'uccellagione. Fino ad ora non è stato diramato alcun manifesto supplementare. Cuneo — Dal 12 dicembre al 15 dicembre '55, per la zona faunistica delle Alpi ed al 1° gennaio '66 per la zona di pianura, l'esercizio della caccia e dell'uccellagione è consentito unicamente alla selvaggina non compresa fra la stanziale protetta, esclusivamente lungo 11 corso del fiumi Po, Stura e Tanaro senza l'uso di cani di qualsiasi razza. Dal 16 dicembre, lungo il fiume Tanaro, la caccia è consentita unicamente sulla sponda sinistra nel tratto Bastia-MondovlGabetti e nel tratto Alba-Provincia di Asti, mentre nel tratto Gabetti-Alba là caccia è consentita sulle due sponde. Novara — 15 dicembre 1955 chiusura della caccia olla selvaggina stanziale, in terre libere. Nessun manifesto supplementare è stato fino ad ora diramato. Dal 16 dicembre al 1° gennaio '56 la caccia è consentita in. tutta la zona di pianura alla sola selvaggina migratoria anche con. uso del cane. Vercelli — Dal 12 dicembre '56 al 1" gennaio '56 salvo che nella zona delle Alpi, è consentita la caccia sia vagante che da appostamento fisso denunciato, ai soli trampolierl e palmipedi, limitatamente alle paludi, stagni, risaie, prati marcitori, laghi e corso del fiumi. La regione autonoma di Aosta, per quanto abbia la sua legge per quello che riguarda anche la caccia, essendo tutto 11 territorio in zona delle Alpi, chiude l'U dicembre 1965. Per quanto riguarda le cacce primaverili che si dovrebbero iniziare a] 2 gennaio, 1 singoli Comitati Provinciali della Caccia sono in attesa della diramazione di un secondo calendario ministeriale a suo tempo annunziato dal Calendario diramato al mese di luglio. Dovrebbe o potrebbe essere uno degli ultimi atti di notevole importanza degli attuali Comitati che col 5 gennaio '56 cessano la loro attività e saranno sostituiti da nuovi Comitati facenti capo alle Amministrazioni delle Province. g.l.d.

Persone citate: Lemme