Attori e non attori

Attori e non attori DIETRO LO SCHERMO Attori e non attori «Albi» professionali ed elementi «presi dalla strada» - Libertà di mezzi espressivi per l'artista - Primo consuntivo di «Guerra e pace» - Settimana di cinque giorni a Hollywood - «Fiesta», di Hemingway - Referendum negli Stati Uniti / nostri attori si sentono minacciati dall'invadenza di elementi stranieri, e soprattutto dagli elementi «presi dalla strada ». Ha riacceso la disputa l'inizio de II tetto, il nuovo film di De Sica, che per la ricerca dei suoi due protagonisti ha dovuto sobbarcarsi a fatiche non lievi, fiìio a individuarli iti un giovane disoccupato e in una giovanissima impiegata. Si rianimano associazioni, sì votano mozioni, si vorrebbero stabilire albi professionali, come per i medici, gli architetti, gli avvocati. Di tutto ciò sono comprensibili 4 moventi; ma sarebbero molto più comprensibili, e accettabili, se gli scopi da perseguire fossero dt assistenza e di previdenza. Di fronte alla proposta di albi < cftiusi », o quasi, non possono invece non sorgere grossi e facili dubbi. Sono, e vogliono essere, considerati artisti, gli attori f E allora abbiano tutte le libertà e tutte le i?lsidie delio vita d'artisti. Esistono forse degli albi ai quali debbano essere preventivamente iscritti quanti vogliano scrivere, dipingere, scolpire, comporre music he f Sarebbe cosa almeno grottesca. Chiunque può rivelarsi e affermarsi artista: a patto che ne sia capace. Le vere sanzioni, e le vere iscrizioni a dei simbolici albi, sono state e sempre saranno, per gli attori, fischi e applausi. Ma se alla ribalta un autentico interprete può essere davvero un indiscusso protagonista dell'espressione scenica, su di uno schermo, invece, e nella stragrande maggioranza dei casi, l'attore è sempre e soprattutto in funzione del regista (un grande regista russo lo definì « materia prima*). Tutti sanno come si riprenda Un film, A frammenti, senza un ordine che non sia pratico, e con l'esasperante ripetizione dello stes so frammento, anche minimo, fino a ridurre, a costringere l'interprete a una momentanea prestazione soddisfacente. E' il regista che intuisce, tessera per tessera, il suo mosaico, in modo da poterlo poi definitivamente comporre. Esistono cosi molti film che non possono essere compiuti se non con attori professionisti, rotti a tutte le risorse della loro arte e soprattutto del loro mestiere; ed esistono invece parecchi altri film che non possono contare sull'aiuto (è la vera parola) di attori professionisti. Nell'immediato dopoguerra il nostro cinema fece proprio con film di codesto secondo gruppo le sue prove migliori; che gli dettero affermazioni in tutto il mondo; le quali permisero poi un notevole incremen to dell'altra produzione, e ui cospicuo impiego di attori professionisti, e di altri che si avviavano a diventarlo. Ora il vero autore di un film è il regista; come osare di limitarne la libertà d'espressione limitando a priori i suoi mezzi espressivi/ Tanto varrebbe imporre determinati tipi e formati di tele, e determinati pennelli, e determinati colori, ai pittori; e questa e non quella creta agli scultori; e guesta carta, e non quella penna, agli scrittori. Un po' di buon senso, per favore Tanto più che di film con elementi < presi dalla strada » se ne producono, da noi, sì e no quattro o cinque all'anno; mentre degli altri se ne producono a decine; e con certi compensi, per divi e dive, per quasi-divi e quasi-dive, con certi enormi compensi che corrono sulle labbra di tutti. * * Il film < ufficiate » sulle Olimpiadi invernali di Cortina d'Ampezzo è stato affidato all'Istituto Luce. — E' pronto Un motivo in maschera (regia Canzio, con Mike Bongiorno, Lyla Rocco, Peppino De Filippo, Billi e Riva) ed è pronto Il piccolo vetraio (regia Capitani, con Massimo Serate Georges Poujouly, Olga Solbelli, Luisella Beghi e Luigi Tosi). Realizzata in Italia, una nuova versione di La femme du boulanger di Marcel Pagnol avrà per protagonista Alberto Sordi. — Totò e Gino Cervi sono impegnati ne II coraggio, di Domenico Paolella, da una commedia in un atto di Augusto Novelli. —Grande successo a New York di Umberto D di De Sica. — Salvatore Gambardella, l'autore di molte nor tissime canzoni napoletane, da < O' sole mio » a « O' marlnariello », sarà rievocato, con una Napoli principio di eecolo, in Quando tramonta il sole, regia di Guido Brignone, fra gli interpreti Maria Fiore, Abbe Lane, Giacomo Rondinella, Carlo Giuffrè e Lianella Carell. — Antonio Petrucci ha finito Il cortile, con Eduardo e Peppino De Filippo, Georges Poujouly, Marisa Merlini e Anita Durante. * * Cronaca vuole che si dia un primo consuntivo dell'enorme film Guerra e pace, le cui riprese possono considerarsi praticamente ultimate; manca soltanto l'episodio della battaglia della Beresina, che si effettuerà non appena una copiosa nevicata, in quel di Guastalla, potrà permetterlo. Fra interni ed esterni sono occorse circa duecento giornate lavorative, sono stati complessivamente adoperati dieci teatri di posa, oltre a due grandi ma¬ gazzini, l'uno per le attrezzature, l'altro adibito a guardaroba e a sartoria. Combattuta la battaglia della Beresina si calcola che la spesa si aggirerà sui quattro miliardi di lire. Quaranta troike sono state fatte venire dalla Finlandia, sono state costruite circa trenta carrozze dell'epoca. Due « sezioni » di produzione, la prima affidata a King Vidor, la seconda a Mario Soldati. Settemila costumi, duecento cannoni, cinquemila fucili. L'equipaggiamento dì ogni soldato è costato sulle centocinquantamila lire, quello di ogni comparsa non militare sulle quarantamila. Pare proprio di fare il consuntivo di un filmane americano. Ora le decine di migliaia di metri ripre- ' si sono state avviate a un primo montaggio. * * Entro la fine dell'anno quindici film francesi saranno presentati su gli schermi sovietici. — George Sidney dirigerà International Rcvue, con un centinaio di attori, fra i quali Ava Gardner, Lana Turner, Grace Kelly e Robert Taylor. — Lesile Caron avrebbe abbandonato danza e cinema per il teatro di prosa. — Kurt Jurgens, premiato all'ultima Mostra di Venezia, interpreterà in Francia Michele Strogoff e C'est à l'aube di Ciampi. — Dal pros-. simo febbraio la settimana lavorativa negli studi di Hollywood sarà di cinque giorni. — Hallelujah, il famoso film di King Vidor, è riapparso, dopo venticinque anni, a Parigi, destando molti consensi. — Anche Fiesta, di Hemingway, diventerà un film, per la regia di Howard Hawks. — L'organizzazione centrale dell'industria cinematografica americana ha indetto un vasto referendum fra il pubblico degli Stati Uniti nei confronti di venti film. — Laurer-.e Olivier sarebbe stato interpellato per rappresentare il personaggio di Kemal Ataturk, in un film celebrativo-blograflco che sarà prodotto in Turchia. — FoZies Bergère, di Henri Decoin, si nizierà in gennaio. * * Prudenza — Si sa che Paesi c città, per le invenzioni più fortunate, si palleggiano poi ilvanto di aver dato i natali all'unico, vero inventore. Ora la città inglese di Chester avrebbe scoperto che anche uno dei suoi cittadini, il defunto signor William Triese Green, avrebbe inventato il cinema, e più precisamente nel giugno del 1890. Seduta del consiglio comunale, e decisione di collocare una targa; il cui testo non'suoni però arrogante e perentorio nei confronti degli altri aventi^diritto; e il testo definitivo dirà: < La prima rappresentazione di un film ha probabilmente avute luogo in detta occasione ». m. g.