Ultimi tentativi per un accordo sull'elezione dei giudici costituzionali

Ultimi tentativi per un accordo sull'elezione dei giudici costituzionali Ultimi tentativi per un accordo sull'elezione dei giudici costituzionali Domani riunione ilei Parlamento - Togliatti non accetta discriminazioni politiche -1 repubblicani propongono che la scelta dei candidali all'Alta Certe avvenga tra personalità indipendenti - Segni ancora indeciso sella risposta a Slnrzo Roma, 28 novembre. Il Presidente della Camera è rientrato stamane a Roma ed ha ripreso subito i contatti per la ricerca dell'accordo sull'elezione dei giudici costituzionali. Dopodomani le Camere, in seduta comune, riprenderanno le votazioni, ma, per 11 momento, le posizioni sono ancora al punto in cui restarono dopo la mancata intesa sulla personalità del quinto giudice. Leone si è incontrato con 11 Presidente del Consiglio ed ha sondato gli umori del vari rappresentanti parlamentari: il socialista Targetti, il repubblicano Macrelll, il missino Roberti, il democristiano Gonella. Domani vedrà ancora altri. Se anche il tentativo di soluzione in corso dovesse fallire, i repubblicani — come ha dichiarato il loro segretario Reale — chiederanno che la scelta del tre giudici che devono essere ancora eletti dal Parlamento venga' affidata ad organi imparziali, che potranno scegliere tra personalità completamente estranee al giuoco dei partiti. E' una proposta ardita, ma. è la Boia che consentirebbe di istituire rapidamente la Corto. Il punto di vista dell'estrema sinistra è stato ribadito stamane da Togliatti nella relazione con cui ha aperto i lavori del comitato centrale del partito. «I comunisti non accetteranno discriminazioni in Parlamento, perchè lottano contro le discriminazioni in ogni settore della vita nazionale, nelle fabbriche, ned campi, negli uffici >. E" vero che, seppure il leader dell'estrema sinistra avesse In mente la possibilità di un ripiegamento in extremis, non avrebbe potuto parlare diversamente per non scoprirsi di fronte alla frazione più intransigente del suo partito: il ripiegamento, se vi deve essere, dovrà scaturire dal lavori del comitato centrale. Si tratta, però, soltanto di una ipotesi che non può essere confortata da alcuna indicazione concreta. Togliatti ha anche illustrato, nella sua relazione, le direttrici di carattere generale cui si Ispirerà la politica comunista dei prossimi mesi. Egli ha annunciato il proposito di insistere nella propaganda in favore della < distensione >, mostrandosi per altro piuttosto insod disfatto di ci© che si è fatto e si sta facendo In proposito sul piano internazionale. Ad avviso di Togliatti l'azione delle diplomazie nel tentativo di avvicinare le diverse posizioni si è mostrata insoddisfacente ed insufficiente. I partiti comunisti dovrano preoccuparsi di sviluppare un'azione « pacifista > per loro conto, prescindendo o comunque non facendosi troppo condizionare dalle alterne vicende della politica estera. Il criterio, applicato alla politica interna, si traduce nel proposito di sensibilizzare sempre meglio i temi che — sempre a giudizio di Togliatti — l'attuale malcontento politicosociale offre in abbondanza. Il leader comunista si è mostrato deluso del governo, « 11 quale non ha fatto seguire che insufficienti atti concreti all'enunciazione di propositi che riscossero, al momento della sua formazione, il plauso del democratici}. Ed ha concluso annunciando la convocazione del congresso del P.C.I. per il giugno del prossimo anno. Il Presidente del Consiglio non ha ancora definitivamente deciso in quali termini rispon- derà alla nota interrogazione | del sen- Sturzo che ha solleva- to, sia pure indirettamente, 11 problema dei rapporti tra Governo e Capo dello Stato. E' il primo caso del genere che si presenta, e la risposta finirà per acquistare un valore di precedente: Segni vuole perciò meditarla attentamente, e non è escluso che investa della questione Il Consigliò dei Ministri, convocato per domani. Registriamo ancora, prima di concludere, 1 primi commenti provocati dall'annuncio della prossima costituzione del Movimento dei liberali radicali Sono commenti molto cauti, e in taluni casi di aperto dissenso: come sempre succede quando un fatto nuovo di imprevedibili sviluppi viene a modificare lo status quo di uno schieramento politico. L'organo della democrazia cristiana ha riferito la cronaca del convegno milanese con tono ironico e lievemente offensivo; i socialde mocratici ed 1 repubblicani risono limitati ad annunciare le decisioni evitando ogni apprez- zamento; la sinistra considera l'avvenimento come uno dei nbcsintomi della «crisi del centrismo », la destra non si è ancora pronunciata. e> £

Persone citate: Gonella, Roberti, Sturzo, Targetti, Togliatti

Luoghi citati: Roma, Slnrzo