L'on. Taviani in visita a Washington su invito del governo americano

L'on. Taviani in visita a Washington su invito del governo americano Caloroso saluto del "New York Times,, agii ospiti italiani L'on. Taviani in visita a Washington su invito del governo americano // ministro della Difesa accolto all'aeroporto da una salva di diciannove colpi di cannone - Un vasto programma di conversazioni politico-militari - Eisenhower potrebbe presentarsi candidato nel 1956, se i medici lo consentiranno (Dal nostro corrispondente) .1 Washington, 28 novembre. I II ministro italiano della Difesa on. Taviani ha iniziato oggi una visita ufficiale di dieci giorni, ospite del governo americano. Egli è arrivato in aereo dall'Italia; ha fatto tappa a New York, quindi è proseguito per Washington dove — all'aeroporto nazionale — gli erano state preparate le solenni accoglienze che competono al suo rango. Il sottosegretario alla Difesa Gordon Gray, l'ambasciatore Brosio, gli addetti militari italiani, una decina di generali ed ammiragli statunitensi attendevano l'ospite sul campo. Quando l'apparecchio ha preso terra, le batterie hanno sparato una salve di diciannove colpi di cannone. Poi, dopo 1 saluti, il ministro italiano ha passato in rivista il picchetto d'onore, formato da reparti delle tre armi e ded marines, tutti in grande uniforme, mentre una banda militare suonava l'< Inno dei bersaglieri >. Al ministro italiano, le autorità municipali hanno consegnato la chiave della città, e il direttore dei bilancio distrettuale, Walter Fowler, ha detto a Taviani che la chiave era il dono di benvenuto non tsoltan- to del governo americano ma degli 800 mila abitanti della capitale. Taviani ha ringraziato Fowler ed ha detto che per lui Washington ha sempre rappresentato la sede naturale del governo di una nazione, che si è resa benemerita per avere aiutato l'umanità e la civiltà cristiana. Stasera il ministro ha fatto visita all'ammiraglio Radford, presidente del Comitato degli Stati Maggiori delle tre armi; domani, dopo avere deposto una corona sulla tomba del Milite Ignoto, Taviani si recherà a far visita al generale Collins, massima rappresentante americano in seno allo « Standing Group > della NATO, e successivamente, st recherà dal ministro della Difesa Wilson, di cui sarà poi ospite a colazione. Mercoledì Taviani andrà al Dipartimento di Stato per discutere problemi politici e militari riguardanti la sicurezza del Mediterraneo. Esauriti 1 colloqui ufficiali di Washington, il ministro italiano visiterà anche l'Accademia navale di Annapolls, la base aerona- vale di Norfolk e la base aerea di Langleymair. Secondo il programma prestabilito, sarà ospite d'onora ad otto banchetti; infine concluderà la sua visita recandosi 11 7 dicembre all'Accademia militare di West Point; dopo di che ripartirà per Roma. In un breve colloquio con la stampa, l'on. Taviani ha detto che la sua visita avviene nello spirito del programma della Comunità atlantica, che costituisce «ora e per il futuro la base della politica italiana >; ha precisato che discuterà con, 'Wilson l'intera questione della collaboraz'.one italo-americana, ed ha affermato che non chiederà ulteriori aiuti militar: a Washington, spiegando che tale problema non è compreso nel programma del suo viaggio negli Stati Uniti, e che anzi tale questione non verrà sollevata « per alcuni mesi >. Taviani non è la sola personalità italiana in visita oggi negli Stati Uniti. Da alcuni giorni si trova a Washington l'on. Paolo Rossi, ministro della Pubblica Istruzio1; il sindaco di Roma, Rebecchini, è ospite di Boston; questa mattina è atterrato a New. York "l'on. Giulio Pastore, segretario della C.I.S.L., che partecipa alle cerimonie celebrative dell'annuale della fusione tra i due massimi organismi sindacali americani, C.I.O. e A.F.Li. La coincidenza di queste visite è il tema di un editoriale del New York Times, il quale, dopo aver osservato che « gli Stati Uniti hanno dei fedeli e provati amici a Roma >, scrive: «Noi abbiamo avuto una prc recente di questa reciproca amicizia il 12 novembre, quando la Camera dei deputati approvò l'accòrdo che definisce la posizione giuridica delle truppe americane in Italia. E quando il Segretario di Stato Dulles si recò in visita a Roma, il 28 ottobre, potè constatare chi» ' l'Italia- era fermamente legata, come sempre, alla Comunità atlantica. «Dal tempo in cui -De Gasperi dominava - la scena politica post-bellica in Italia, l'Italia è stata sempre un forte campione dell'unità europea. E il signor Taviani, sia detto incidentalmente, è un provato " europeo ". E' significativo il fatto che l'obbiettivo principale della politica estera italiana in questo mo¬ lllliilllllllllllllllllillllllllllliilillllllllllllllllll mento sia l'ingresso aU'O.N.U.,1 ciò che potrà infine realizzare con il progetto di ammissione in blocco. L'Italia è ben degna di un posto alle Nazioni Unite, ed è ridicolo che ne sia stata tenuta fuori tanto a lungo >. La cronaca politica americana non presenta oggi novità di grande rilievo. Il ministro della Difesa, Wilson, ha tenuto un breve discorso, in cui ha parlato della pace e delle armi atomiche. Egli ha sostenuto che <la capacità di rappresaglia degli Stati Uniti è senza confronti > e che 11 governo di Washington « intende mantenerla, ad alto livello >, ma ha aggiunto che non torneranno i ten.pl della guerra fredda, che 11 fallimento della conferenza di Ginevra non significa una rottura, e che tutti 1 popoli « anche oltre cortina di ferro > non vogliono la guerra. Eisenhower, tornato a Gettysburg, ha ricevuto nella sua villa e trattenuto per 45 minuti 11 leader del partito repubblicano Léonard Hall. Sono stati esaminati nel colloquio i problemi della vita Interna di partito; alla fine dell'incontro, Hall ha affermato che 11 presidente non esclude di presentarsi candidato nel 1956, ma che la decisione ultima dipenderà In larga misura dal consulto che 1 medici di < Ike > terranno ai termine della convalescenza del loro illustre paziente. sr- t. Taviani (al centro), al suo arrivo a New York, accolto dal console generale Carlo De Ferraris Salzano (Radlof.) illllliiiiiilMllllllllllllllllillllllillllllllllllililiiilllllllliiiliilll umilili iiiiiiiiiiiiiiiliii