Sparò alla sorella del professore che l'aveva bocciato agli esami

Sparò alla sorella del professore che l'aveva bocciato agli esami A giudìzio martedì lo studente assassino Sparò alla sorella del professore che l'aveva bocciato agli esami Verona, 26 novembre. (g.f.) Stefano Bertaiola, lo studente ventitreenne che uccise la sorella del professore che lo bocciò agli esami di licenza magistrale, comparirà martedì prossimo davanti ai giudici della Corte d Assise accusato di omicidio vo.ontario con le aggravanti delia premeditazione e dei fut.li motivi, nonché di porto abusivo d'arma. Il clamoroso fatto di sangue avvenne a Verona nel pomeriggio del 5 ottobre 1954. Quel giorno, dopo avere appreso d'essere stato respinto agli esami, lo studente, verso le ore 19, suonò in via Ponte Pietra 9 alla porta dell'appartamento delle signorine Rosa e Mar.a Venni, sorelle del prof. Tito Venni insegnante di matematica all'Istituto Tecnico di Bologna e commissario di esami presso l'Istituto Magistrale di Verona « Carlo Montanari >, la scuola dove il Bertaiola si era presentato come candidato alla licenza. Venne ad aprire l'uscio la signorina Rosa, di 49 anni, la quale, interpellata-, disse che suo fratello era fuori casa. Allora lo studente, come impazzito, trasse di tasca una pistola comperata in un'armeria del centro poche ore prima e sparò un colpo alla sventurata donna, che stramazzò al suolo inanimata: la pallottola le aveva trapassato il cuore. Dopo circa mezz'ora l'assassino si costituì alla polizia. Stefano Bertaiola fu rinviato a giudizio e comparve'per la prima volta nell'aula delle Assise il 19 dicembre 1954 Il processo fu però subito rinviato a nuovo ruolo su richiesta della difesa per far sottoporre l'imputato a perizia psichiatrica. Nel manicomio di Reggio Emilia lo studente as-, sassino fu considerato come soggetto socialmente pericoloso. « Il delitto — affernfò il' perito prof. Porta — fu compiuto con tali manifestazioni, di incoerenza e di illogicità da rivestire i caratteri dell'impulso schizofrenico. ' Il giocane' era quindi in condizioni di scemare grandemente la capacità di intendere e di volere ». Uscito dal manicomio, il Bertaiola tu nuovamente rinehiu-' so in carcere e poi r.nviato per la seconda volta a giudizio. Come si è detto, egli comparirà davanti ai giudici della Corte d'Assise di Verona martedi prossimo alle ore 9; sarà difeso dagli avvocati Devoto e Della Cella. I familiari della defunta signorina Venni si sono costituiti Parte civile con l'assistenza degli avvocati De Luca e De Mars co. La pubblica accusa sarà sostenuta dal dott. De Giovanni. La Corte è presieduta da) dott. Valussi, al cui fianco siederà come giudice togato il dott. Caruso. Si prevede che il processo durerà tre o quattro giorni.

Persone citate: Carlo Montanari, De Giovanni, De Luca, De Mars, Della Cella

Luoghi citati: Bologna, Reggio Emilia, Verona