L'on. Martino ha lasciato Tokio dopo la colazione dall'Imperatore

L'on. Martino ha lasciato Tokio dopo la colazione dall'Imperatore Concluse le conversazioni politiche itato-nipponiehe L'on. Martino ha lasciato Tokio dopo la colazione dall'Imperatore "Menu,, occidentale per gli ospiti italiani e piatti orientali per gli invitati giapponesi (Nostro servizio particolare) Tokio, 25 novembre. Il ministro degli Esteri italiano ha concluso a tarda sera la sua visita ufficiale a Tokio; stanotte si reca in treno a Toba, domain raggiungerà Osaka e poi raggiungerà Kyoto. L'ultima giornata di soggiorno nella capitale ha avuto la sua più importante e solenne manifestazione nel ricevimento e nel pranzo offerto dal Mikado e dall'imperatrice all'inviato italiano. Erano stati invitati dalla Corte nipponica l'on. Martino, sua moglie, l'ambasciatore Marcello del Drago e la sua consorte. I quattro ospiti sono arrivati al Palazzo alle 12,15 (ora locale, corrispondente alle 4>1S dell'ora italiana), in macchine separate. Prima di essi erano arrivati il Primo Ministro Hatoyama e dopo, reggendosi sulle stampelle perchè invalido, il ministro degli Esteri, Shigemitsu. Gli ospiti sono entrati nel Palazzo camminando sul tappeto rosso, che è un segno di grande distinzione. Subito dopo l'arrivo de gli italiani, sono secsi dalla'scala monumentale l'imperatore Htrohito e l'imperatrice Nagako, seguiti dai dignitari di Corte. Dopo le presentazioni e gli altri convenevoli di prammatica, \ sovrani hanno guidato gli ospiti nella sala nord della palazzina adiacente al Palazzo imperiale, danneggiato, com'è noto dai bombardamenti durante la guerra. Secondo il rigoroso cerimoniale, il ministro Martino e l'ambasciatore indossavano l'abito di gran cerimonia, cilindro e tight con pantaloni grigi; la signora Martino indos¬ sava un pellicciotto di martoiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiininiiiiiiiiiiiiii posvdgmscpnbgddsè ra, un abito celeste ed un cappello rosso. Il pranzo è stato tutto di stile occidentale, salvo che nelle splendide porcellane che decoravano il grande tavolo di stile vittoriano, nella sala anch'essa di gusto europeo. I sovrani c gli ospiti italiani hanno consumato un menu gradito ai nostri palati europei; secondo le consuetudini diplomatiche, i piatti erano indicati con i loro nomi francesi: consommé ambassadeur, truite saumonée au gourmet, filet de boeuf milannais, saladc, poudding, marron, dessert. Invece al principe ereditano, alla principessa ed ai ministri giapponesi sono stati serviti piatti della cucina orie?itale. Dopo il pranzo ed il caffè, Martino è stato trattenuto dall'imperatore in breve colloquio, ■tlIMUItllllllllIIIIIllllllllllllllllllllllllllllllllll non strettamente politico; quin di gli ospiti italiani sono stati accompagnati da dignitari della Corte a visitare il Palazzo imperiale, fastoso ed antico, ed ancora in riparazione. E' un fatto, ripetiamo, di eccezione nella storia diplomai ,ca italiana: a quanto ci risulta, mai un ministro degli Esteri di Roma era stato ospite del Mikado. Le conversazioni politiche erano già praticamente terminate ieri: perciò, subito dopo il ricevimento a Corte, è stato diramato il comunicato sui negoziati italo-nipp mici, che dice: < Il ministro degli Esteri ita? liano, on. Gaetano Martino e la consorte, durante il loro soggiorno in Giappone soiio stati ospiti a colazione delle Loro Maestà, l'Imperatore e l'Imperatrice. < In diverse occasioni, il mi lllllllllllllllllllllllMllllllMlllllllllllllIflIIIItlllll nistro italiano si è incontrato col Primo Ministro Hatoyama, col ministro degli Esteri Shigemitsu e con personalità dirigenti del mondo politico ed economico. Nel corso degli scambi di vedute, il ministro degli Esteri italiano e il ministro degli Esteri giapponese hanno esaminato l'attuale situazione nternazionale ed hanno passao in rivista i più importanti problemi connessi con la causa della pace e della sicurezza dele nazioni libere. < I due ministri hanno riconosciuto la perfetta identità dei oro punti di vista su tali problemi ed hanno riaffermato la necessità di una stretta cooperazione fra i due Paesi, per superare le difficoltà comuni e consolidare le rispettive posi zioni fra le nazioni del mondo ibero, anche in considerazione del fatto che il contributo dei due popoli costituisce un fattore determinante d'alta importanza nella presente situazione mondiale. c V ammissione dell'Italia e del Giappone fra le Nazioni Unite è stata oggetto di particolare considerazione. Per quanto concerne i problemi che interessano direttamente l'Italia ed il Giappone, i due ministri hanno deciso di compiere tutti gli sforzi possibili per intensificare la cooperazione economica e culturale fra le due nazioni. < Il ministro degli Esteri giapponese ha riaffermato l'intenzione del Governo nipponico di risolvere, il più presto possibile, nell'atmosfera di tradizionale amicizia fra i due paesi, e questioni finanziarie in sospeso, accogliendo cosi la richiesta del Governo italiano ». Prima di lasciare Tokio, Von. Martino ha concesso un'intervista al quotidiano Mainichi, in cui ha detto fra l'altro che l'Italia è pronta ad offrire assistenza tecnica ai paesi asiatici. Non può investire capitali, ma è in grado egualmente di prestare un utile aiuto. _ _ a. p. IIIIIIIIIIIIIIillItllllillllillllllIIIlllIIIIIIIIIIIIIIII Il ministro degli Esteri Italiano durante il ricevimento al Palazzo Imperlale di Tokio. Da sinistra: l'on. Martino, l'impe nitore, l'imperatrice Nagako e la signora Martino (Radiof.)

Persone citate: Gaetano Martino, Hatoyama, Marcello Del Drago, Shigemitsu