Domani a Budapest il grande confronto tra due nazionali dalle molte novità

Domani a Budapest il grande confronto tra due nazionali dalle molte novità Ungheria-Italia di catcio sul campo del Nep Stadion Domani a Budapest il grande confronto tra due nazionali dalle molte novità Nella squadra ungherese giocheranno parecchi giovani, nella compagine azzurra esordiranno Bearzot, Montico e Virgili - Netto miglioramento delle condizioni di Boniperti - Il bilancio delle gare favorevole agli italiani (Dal nostro inviato speciale) Budapest, 25 novembre. La squadra nazionale italiana è arrivata a Budapest dopo un viaggio di poco più di Si ore. Partita da Firenze, la comitiva si è completata ieri poco dopo le 17 a Mestre. Un lungo treno speciale di nove carrozze-letto e due carrozzeristorante; una carrozza era riservata ai giocatori e ai' dirigenti, una seconda agli inviati speciali, e le rimanenti erano zeppe di compatrioti provenienti dallo diverse città nostre, von una forte pereen tuale di fiorentini. . Una delle carrozze ■proveniva da Milano e si è aggiunta à Mestre al convoglio delle altre che avevano tutte avuto Roma come punto di partenza. Il treno è giunto alla sua prima tappa con più di un'ora di ritardo, incontrando la neve al Semmering e giù fino a Vienna. Per fare in tempo a proseguire per l'Ungheria, le due carrozze dei giocatori e dei giornalisti sono state staccate dal convoglio alla stazione di Meidling, sobborgo di Vienna, ed hanno raggiùnto la stazione dell'Ovest della capitale austriaca senza passare per il centro. • Da Vienna, agganciate ad un treno ordinàrio, esse sono ripartite poco dopo le 9,30 del mattino, giungendo poi a destinazioner ih perfetto orario, alle'ore 16,10. Una piccola folla di dirigenti, giornalisti e sportivi era alla stazione di Budapest ad attendere la parte ufficiale della comitiva nostra. In apposito autobus la squadra si è recata subito all'albergo che la ospita, ' il Saint Goìleri, ai pi. ai'dèi colle, dove domina la vecchia Bùrg imperiale, che ancora sta curando le sue ferite di guerra. Dall'albergo i giocatori più non si sono mossi. Su un campo a destinarsi, essi sosterranno domani sabato un breve allenamento di esclusivo carattere fisico. Nòt'ivolmcnte migliordte sono le condizioni di Boniperti. Incerte e contrastanti'sono le notizie che riguardano invece il ccntromediano ungherese Karpati che sarebbe rimasto vittima di uno stiramento muscolare nel corso dell'ultimo galoppo di prova. C'è chi lo vuole fuori gara, senz'altro,, e chi invece sostiene cjie si tratti di cosa di poco rilievo. Ed ora, in attesa del grande incontro di domenica, un po' dt « storia », un tuffo all'indietro nel tempo, per rivedere insieme, sia pure .per sommi capi, quel particolare capitolo che si riferisce all'attività della nostra compagine rappresentativa e che può essere intitolato « Ungheria-Italia ». Esso si estende su quarantacinque anni e mezzo di attività e di vicissitudini, comprende venticinque incontri fra squadre nazionali propriamente dette, e cinque altri fra compngini di seconda scelta o giovanili, ■>. Per coloro che, studiando il linguaggio nel quale le cifre si esprimono, volessero, soffermarsi puramente sui dati che si riferiscono aali incontri fra. le squadre maggiori — le vere Nazionali cioè — un fatto Palese ed interessante . afferra l'attenzione. Coll'avversario col qu'ile noi partiamo in ««etto sfavore di pronostici, che è poi l'avversario più agguerrito e di tempra più salda — tecnicamente ed agonisticamente parlando — dell'Europa e del inondo intero, la bilancia generale pende decisamente a favore nostro. Delle ventitre partite giunte a conclusione, undici si sono chiuse a favore nostro, sei sole con vantaggio dei magiari, e le rimanenti - sei sono terminate alla pari. La Nazionale magiara gtuoca contro di noi una delle carte sulle quali ha puntato ultimamente: la carta della trasformazione e del ringiovani¬ mqiaLtzpsrmibtdam mento dei quadri. La tenta da quando si è accorta che stava invecchiaìido. La mossa ha avuto esito alterno finora. L'esperienza può essere aiutata e favorita, nella sua formazione, finché si vuole, ma è pur sempre una dote che non si acquista che col tempo. Domenica, a Budapest, saranno almeno quattro gli uomini che si allineeranno contro i nostri e che ancora non abbiamo visto all'opera: il portiere, u centromediano, il mediano sinistro ed il centro amanti. Nel caso di quest'ultima posizione la velocità e la energia del giovane Tichy sono chiamate a prendere il posto della intelligenza e della precisione di un Hidegknti. E' un quesito tecnico interno degli ungheresi, ma un quesito che, riguardando il funzionamento ed il rendimento dell'intero settore d'attacco, è interessante per tutti. I fatti sono chiamati a risolverlo, se possonc. Del problema delle innovazioni dei quadri dei nostri avversari, è forse questo l'aspetto più importante. Sullo stesso piano non si può porre il discorso che si potrebbe fare sugli uomini che sono stati chiamati a difendere ' colori dell'Italia calcistica »n questa occasione. Prima di tutto perchè, per parte di essi, la scelta è stata dettata da forza maggiore. Ben tre degli elementi che si sarebbe voluto a/vere in squadra hanno dovuto essere rispediti ai centri di origine: il portiere Ghezzi dell'Internazionale, il mediano laterale Moltrasio del Torino e l'attaccante arretrato Menegotti dell'Udinese. E incerta rimane fino all'ultimo momento la partecipazione di Boniperti della Juventus, l'uomo di maggior esperienza internazio¬ nale ed assieme di maggior valore tecnico in senso assoluto che sia rimasto nella compagnia. Boniperti ha fatto il viaggio circondato dalle cure del cdso, con i compagni. E sta meglio e si sente in forze: per cui le riserve che è il caso di esprimere sulla sua efficien za sono quelle generiche delle conseguenze dei dolori reumatici. ' Di elementi veramente nuovi agli incontri intemazionali di prijna categoria, ne rimangono tre nella unità che l'Italia dovrebbe mandare in campo al Nep Stadion dopodomani: il mediano laterale Bearzot del Torino, la mezz'ala destra Montico della Juventus e il centravanti Virgili della Fiorentina. Il primo ha finito per imporsi attraverso a tutta una serie di prove positive, e può essere considerato come uno dei più efficaci « marcatori » dell'avversario che militino nelle file del calcio nostro in questa stagione. I rimanenti due appartengono alla categoria dei giovani e hanno caratteristiche diverse l'uno dall'altro. L'uno è il lavoratore di metà campo, l'uomo di collegamento che paga di persona coprendo dei chilometri, e che è ritornato in buone condizioni malgrado il servizio militare, proprio di questi giorni. L'altro è - il cannoniere, l'uomo . che non combina ma che termina le azioni: è dà una stagione e mezza sul punto di guadagnarsi- il posto a cui le circostanze lo hanno portato ora. Vittorio Pozzo Boniperti e gli altri calciatori azzurri festosamente accolti all'arrivo a Budapest (Telef.)