La donna che si finse madre condannata a un anno di reclusione

La donna che si finse madre condannata a un anno di reclusione La donna che si finse madre condannata a un anno di reclusione Non aveva figli e prelevò una bimba dall'ospizio - Anche il marito credette ad una vera gravidanza - Le è stato concesso il beneficio della condizionale e la non iscrizione (Dal nostro inviato speciale) Asti, 24 novembre. Il presidente del Tribunale di Asti, dottor Invrea, legge alla signora Maria Giuliano in Fornasero le imputazioni che l'hanno portata lì. Le conoscef Risponde una serio dt < si *, anche in grappolo « si, si, si >. Nessun < no >. Nessuna esitazione. L'imputata veste alla contadina, abito scuro e di stoffa alla buona, tirato su fino a in¬ ghiottire tutto il collo, un faz- | zoletto di lana azzurra intorno |1« ^?J:TZ1^1TJ: grado i trentotto anni, sguardo | buono ma un tantino smarrito. Sì, si, sì. Lei si è messa in un sacco di guai per far passare come sua una bambinetta che, non appena nata, anche la madre aveva abbandonato alla pubblica assistenza come un impiccio. Infine, lei aveva pure fatto del suo meglio per diventare madre come tutte. S'era sposata, le era anche nata una bambina. La morte gliel'aveva portata via dopo poche settimane. // marito, la suocera, soprattutto una sorella del marito, le rimproveravano sempre di non aver figli. La <delicatina > piovuta dalla città in campagna, sembrava sdegnosa di lavorare i campi. Se almeno fosse stata madre! Ma lei non desiderava altro, non aveva\inai desiderato di meglio. I vicini di campagna la irridono. La guardano, dirà lei in istruttoria, < come una tisica >, come una buona a nulla, felice di essere « una buona a nulla >. Ah, questo poi no! Questa è un'ingiuria. Lei vuol essere madre. Perchè non raccogliere quella bambinetta pressoché alla deriva t E' facile. Basta fare domanda. Si, ma gli altri non dovrebbero saperlo, nessuno, nemmeno il marito. Altrimenti lei sarebbe appena una < mezza madre >. E allora, falsa gravidanza, false scritture, un castello di bugie. A conti fatti, nessuno ne ha avuto danno, ma là legge è offesa e bisogna pure esaminare fino a quale punto può indulgere. Dopo una sfilata rapidissima di pochi testi (citeremo tra i più importanti, che però non hanno recato nessuna luce nuova, il marito Giuseppe Forilasera, l'ostetrica Maria Galasso, il dottor Maruzza, il pediatra dott. Currado) parla il P. M. dott. Turi. Egli < non nasconde > che < una speciale luce di simpatia > si sprigiona da questa donna, vittimo di un sogna franato a precipizio. Spicca in lei un c grande patrimonio di spiritualità >. tanto più prezioso <in un'epoca di grande scetticismo. Ma egh non ha diritto di far parlare il sentimento. Egli è la voce del Codice penale. Ora, gli articoli in esso contenuti sono quelli che sono. A favore della i l m111111 m 1111 ; 11111111111111111m11 il i ■ 11111 ■ 11 r 11 donna si potrebbe invocare la seminfermità mentale. Ma poggiata su di chef Sul suo ossessionante desiderio di essere madre t Sarebbe una troppo amara ironia. La perizia di ufficio tende ad escludere che si possa parlare dt psicopatia. Infine il P. -M. domanda una condanna a 2 anni di carcere e 9 mtla lire di multa. Resta ai difensori, avv. Soffino di Casale e avv. Dosi di Asti, H compito di strappare | bricioia per briciola le estreme |p0SSjbiH,0 di indulgenza. Pro fondamente analitico il pi | \anno di carcere, senza nessu ! primo e ricco di dottrina giuridica; non meno ricco della stessa dottrina il secondo e patetico, entrambi hanno puntato sull'alto valore morale alle origini di tutto il castello di bugie: il fatto di dare due genitori e una agiatezza sociale a una creatura, priva di tutto cit> e senza sua colpa. Ella, in una casa arida, voleva portare un fiore. Mentre il Tribunale si ritira per deliberare, domandiamo-alla donna se è ancora disposta a prendere con sè la piccina. Lei risponde con impeto: < Altro che, se nie la danno! >. Accogliendo le argomentazioni della difesa, il Tribunale condanna Maria Giuliano ad un i un multa, senza iscrizione al ci- selìario giudiziario e con la con-dissonale. a. a. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Maria Giuliano Fornasero con l'avv. difensore Sanino llllllllllllllllllllllllllllItlItllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllMlllllllllllllllB

Persone citate: Currado, Fornasero, Invrea, Maria Galasso, Maria Giuliano

Luoghi citati: Asti, Casale