Tafferugli e scoppi di petardi turbano la festa delle sartine

Tafferugli e scoppi di petardi turbano la festa delle sartine Tafferugli e scoppi di petardi turbano la festa delle sartine Un parapiglia agli ingres^j di corso Vittorio - L'intervento della Celere riporta la calma Ieri sera, per la festa di Santa Caterina, si sono incontrati, in un locale di corso Vittorio Emanuele, nelle immediate vicinanze di Porta Nuova, le graziose sartine di Torino, dette anche « caterinette », e i baldi studenti della nostra Università: un Incontro che nasce dal patetico ricordo degli amori di Mario e Dorina, immortalati da Camasio e Oxilia nella commedia « Addio giovinezza ». Ieri sera, comunque, la festa non s'è Iniziata In chiave romantico-crepuscolare. Alle 22,30 la sala era già gremita e fuori s'accalcavano altri tre o quattrocento studenti, smaniosi d'entrare e di folleggiare. Ad un certo momento il personale del « dancing », con la collaborazione di cinque guardie di P.S., tentava di arginare 11 disordinato e tumultuoso afflusso iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii e abbassava 11 cancelletto che protegge la porta d'ingresso. La decisione suscitava un putiferio: gli studenti rimasti sulla strada cominciavano ad emettere fischi percepibili in tutta la zona di Porta Nuova. Poi, d'impeto, la massa premeva sul cani-elle: io, sempre con vocio assordante: gli agenti reagivano con energis' e si avevano parecchi movimenti ondulatori di folla e qualche principia di colluttazione. Un goliardo, dimostrandosi ottimo stratega, riusciva ad aggirare lo sbarramento della forza pubblica e aperta la vetrinetta per la vendita dei gelati vi si infilava dentro e rotolava nell'Interno, ammaccato e vittorioso. Intanto la confusione e il baccano avevano attirato centinaia e centinaia di persone sul posto e iiMiiiiiiMiiii iiiiiiimimitiiiiiiimiiiiiiiiii il traffico delle macchine e del tram era pressoché paralizzato. Mentre regnava la confusione, gli studenti lanciavano quattro o cinque petardi, innocui ma terribilmente fragorosi. Gli scoppi parevano quelli di altrettante bombe e provocavano un certo panico. Molti passanti se la davano a gambe, altri si precipitavano al più vicini telefoni per avvertire la polizia. Anche nella sala, alle detonazioni, si veniva a creare un'atmosfera1 di allarme Dalla Questura centrale partivanolmmcdiatamente tre camionette della Celere, al comandò del dottor Trovato, commissario di notturna. Il dott. Trovato agiva con lodevole buon senso, evitando che il piccolo Incidente assumesse proporzioni più grosse: senza drammatizzare ristabiliva la calma e l'ordine, per quanto era possibile. In sostanza tutti, o quasi, l goliardi riuscivano à Irrompere trionfalmente nella sala e alle 23 e 30 la festa s'avviava In letizia. Successo pieno. Partecipanti in numero strabocchevole, quale mai s'era registrato in manifestazioni del genere. Ballare era una parola: le coppie, l'una addosso all'altra, spalla conUto spalla, testa contro testa, si muovevano lentissimamente in un enorme, compatto girotondo. Fumo, caldo, chiasso, musica e allegria: e belle figliole in quantità, tutte procaci e vezzose ed eleganti. Dopo la mezzanotte, in un clima d'inesausta animazione, che anziché diminuire cresceva e scoppiettava col passare delle ore, sì è proceduto alla elezione di «Miss Caterinetta». E' Marisa Pess di 18 anni. Come damigelle d'onore sono state prescelte Emml Solavo di 19 anni e la diciottenne Graziella Guglìelmino. eli hi di a o, li si a, i e e e iiitiiiiiiiiiitiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiin «Miss Caterinetta», Marisa Pess, tra le damigello d'onore

Persone citate: Camasio, Graziella Guglìelmino, Marisa Pess, Oxilia, Trovato

Luoghi citati: Torino