Oggi l'imperatore del Giappone riceve a Tokio l'on. Gaetano Martino

Oggi l'imperatore del Giappone riceve a Tokio l'on. Gaetano Martino Un avvenimento inconsueto per ta diplomazia italiana Oggi l'imperatore del Giappone riceve a Tokio l'on. Gaetano Martino L'udienza privata nella fastosa reggia del Mikado - Gli incontri politici con Shigemitsu • Il Ministro italiano illustra alla tv nipponica gli obbiettivi del suo viaggio (Nostro servizio particolare) Tokio, 23 novembre. Domani l'on. Martino sarà ricevuto dall'imperatore HiroMto. E' un avvenimento eccezionale, ed alquanto inconsueto nella storia della diplomamia italiana. Per quanto il Mikado abbia democratizzato la sua Corte, un'udienza nel palazzo imperiale nipponico è sempre qualcosa di inconsueto, e certamente sarà sentita così dal ministro degli Esteri italiano, che per la prima volta si trova tn Asia. Il ministro ha espresso chiaramente tutto il suo interesse , per it mondo giapponese, per questo contatto con una civil- 1 tà antica e così diversa da quella italiana. Questa mattina ha espresso il desiderio di visitare la c mecca > del dramma, classico giapponese: il Teatro Kabuki. Successivamente ha compiuto un giro turistico in altri luoghi classici dell'antica Tokio, soprattutto i templi. L'udienza di Hirohito avverrà in forma privata, ma secondo il solenne cerimoniale ristabilito alla Corte. E' vero che, dopo la disfatta e nei primi tempi dell'occupazione americana, fu proclamato che l'imperatore non è un dio; tuttavia molti giapponesi tornano ad adorarlo come un essere divino, e si piegano fino a toccare terra quando passano davanti al portone di bronzo della reggia. Inoltre il Mikado vive di nuovo in un quasi mistico isolamento, chiuso nel suo palazzo recinto da una severa muraglia come una fortezza, limitando i suoi spostamenti nel parco che occupa cento ettari nel cuore di Tokio. L'etichetta si è fatta nuovamente severa. Non molto tempo fa i suoi consiglieri gli impedirono di assistere ai funerali del fratello: una tradizione antica (la leggenda fa risalire la dinastia a sette secoli a. C, quasi alla fondazione di Roma) autorizza il Mikado a seguire unicamente i funerali della madre e della nonna. Il previlegio concesso a Martino, dt un colloquio all'imperatore, è ormai un onore sempre più raro. Con Hirohito, il ministro italiano si limiterà, naturalmente, ad un colloquio generico. I temi politici verranno discussi negli incontri che Martino avrà oon il Premier Hatoyama e soprat¬ tutto con il suo collega Shigemitzu; oggi intajito ha ricevuto all'Ambasciata, presentati dal principe Del Drago, duecento connazionali della colonia italiana di Tokio. All'Imperiai Hotel della capitale, Martino ha pure tenuto oggi una conferenza-stampa, ripresa dalla televisione nipponica. Egli ha esordito con una oreve dichiarazione sulla cordialità dei rapporti italo-giapponesi, sui comuni problemi dei due paesi, sulla sua ammirazione per la ricostruzione nipponica; quindi ha acconsentito a rispondere alle domande dei giornalisti. Egli ha affermato che l'Italia desidera allargare i suoi rapporti commerciali oon tutti t paesi, compresa la Cina comunista, ma senza rompere la solidarietà con l'Occidente. Sull'ammissione di nuovi paesi all'O.N.V., ha sostenuto che Italia e Giappone hanno lo stesso diritto di entrare nelle,Nazioni Unite. SUUa crisi tra Israele e gli Stati arabi Martino ha detto: < Naturalmente siamo molto interessati in tutto ciò che accade nel Medio Oriente poiché l'Italia è un Paese mediterraneo ed abbiamo legami speciali coìi questa zona. Noi speriamo che verranno trovati dei mezzi alti a portare la pace in quel settore e l'Italia dal canto suo farà tutto ciò che potrà perchè questo fine sia raggiunto >. a. p. I lupi assaltano un gregge e fanno strage di 19 pecore Caserta, 23 novembre. Tre grossi lupi hanno assalito, la notte scorsa, un gregge in recinto aperto presso Castello d'AHfe, in contrada Larito. Dieci pecore sono state sgozzate e nove azzannate dai lupi famelici che la neve di questi giorni ha fatto uscire dalle tane. Il pastore del gregge, il ventinovenne Luigi Cartone di Antonio, richiamato dal furioso abbaiare dei cani di guardia, si armava di fucile e accorreva sul posto riuscendo ad uccidere un lupo del peso di settanta chili e a ferirne un altro.

Persone citate: Del Drago, Gaetano Martino, Hatoyama, Luigi Cartone, Shigemitsu