E' giunta in aereo da Roma la sposa inseguita dal marito

E' giunta in aereo da Roma la sposa inseguita dal marito E' giunta in aereo da Roma la sposa inseguita dal marito La giovane donna che lunedi era fuggita di casa con la sua figlioletta di tre anni è tornata Ieri sera ir aereo a Torino. Giuseppina Deipiano s'è incontrata con la sorella minore, Liliana; ha detto che non Intende riprendere la vita In comune con il marito e per questa notte si è sistemata nell'alloggio di una famiglia amica. La vicenda è nota. Alle ore 13 del 14 scorso l'operaio Mario Raviolo tornava a casa dal lavoro In via Rosta 2. La piccola portineria dove abitava era vuota. Dal disordine dei cassetti e dell'armadio capi che la donna aveva raccolto gli Indumenti suoi e della bimba ed era scappata. Dopo averla cercata Inutilmente presso i parenti, si rivolgeva al nostro giornale per lanciare un appello: « Qualunque cosa sia accaduta — egli diceva — sono pronto a perdonarti, restituiscimi soltanto la nostra piccola Anna ». Trascorsi due giorni un conoscente che abita a Roma, letta la notizia su < La Stampa » telegrafava al Raviolo che la moglie era passata da lui perchè la indirizzasse a qualche famiglia che potesse offrirle temporanea ospitali¬ tà. L'operaio non Indugiava, col primo treno al recava nella capitale e riusciva a ottenere l'intervento della polizia per le nuove indagini. La Delpiano però aveva già abbandonato, insieme con la bambina, il provvisorio domicilio e, saputo che il marito era sulle sue tracce, prima tentava di telefonargli per convincerlo sull'opportunità di non continuare la vita insieme. Poi, non avendolo trovato all'albergò Adua dove egli aveva preso alloggio, decideva precipitosamente di far ritorno a Torino, dove avrebbe potuto trovare appoggio presso il padre. Un giornale romano che si era interessati del suo caso le forniva i mezzi per prendere l'aereo. Ieri sera alle ore dieci e mezzo Giuseppina Delpiano con in braccio la figlia scendeva a Caselle. Poco dopo si incontrava con la sorella. A lei ha spiegato che era fuggita non per seguire vani miraggi, ma per metter fine a una convivenza che le era diventata insostenibile. « In questi ultimi tempi mio marito era cambiato — ha detto —; ogni mio più piccolo rilievo suscitava aspri rimproveri. In più era ingiustamente geloso». Con le lacrime agli occhi la donna ha soggiunto: «Non so se tornerò mai più nella casa di via Rosta 2; intendo lavorare per me e per la mia bambina. Non mi separerò mai dalla mia Anna». Intanto il Raviolo, informato dell' improvvisa partenza della moglie da Roma, ha preso il treno per Torino: ha il fermo proposito di riunirsi con sua moglie o almeno di riavere la bambina.

Persone citate: Delpiano, Giuseppina Delpiano, Mario Raviolo

Luoghi citati: Roma, Torino