Spara alla moglie 7 rivoltellate è riserva per sè l'ultima pallottola

Spara alla moglie 7 rivoltellate è riserva per sè l'ultima pallottola Spara alla moglie 7 rivoltellate è riserva per sè l'ultima pallottola L'uomo si è ucciso quando è stato raggiunto dai carabinieri dopo cinque ore di ricerche - Oscuro il movente della tragedia Chiavari, 18 novembre. (m.) Un uomo ha assassinato la moglie sparandole sette rivoltellate e quando stava per essere raggiunto dai carabinieri che lo braccavano in un bosco, si è ucciso con l'ultimo proiettile rimasto in canna. La tragedia è avvenuta stamane ad Acqua di Ognio, un paese di poche case sull' Appennino nei dintorni di Chiavari. I coniugi Benedetto Mancuso e Corinna Bini, di 55 anni, abitavano a Genova in piazza San Bartolomeo dell'Olivella. Due giorni or sono la Bini si era recata ad Acqua di Ognio ner far visita alla figlia Sonia, ostetrica. Ieri il marito la l'aggiungeva al paese. Sembra che l'arrivo de! Mancuso non fosse previsto. Stando alle testimonianze dei vicini, i due anziani coniugi andavano d'accordo e nulla avrebbe lasciato supporre la tragedia. Al suo arrivo ad Acqua di Ognio nel tardo pomeriggio di ieri, il Mancuso non disse perchè aveva seguito la moglie. Rimase tutta la sera silenzioso, come assorto in cupi pensieri. Ad alcuni amici che l'invitarono all'osteria per una partita a carte, rispose che non si sentiva bene. Cosa sia accaduto fra 1 co¬ niugi, ancora non si sa con certezza. Questa mattina la figlia Sonia li udì parlare concitatamente in camera da letto. Il Mancuso era in collera e la donna cercava di calmarlo. Improvvisamente echeggiò un colpo di pistola, poi un altro ed altri ancora, sette complessivamen te. L'uomo usci dalla stanza con l'arma spianato, stravolto, e corse fuori imboccando un viottolo che saliva sulla collina. Erano le 10. Colpita da tre proiettili, Corinna Bini fu soccorsa dai familiari. Era morente. Il medico condotto di Neirone, il comune più vicino, consigliò una .rasfusione di sangue, per cui occorreva trasportarla con la massima urgenza all'ospedale San Martino di Genova. La donna fu ricoverata alle 12,30, ma l'intervento dei medici era ormai inutile. Poco dopo Corinna Bini decedeva. Intanto, sui monti intorno ad Acqua di Ognio si stava svolgendo una battuta per rintracciare l'uxoricida. Sì sapeva che il Mancuso era armato di rivoltella con due caricatori e di un pugnale. La caccia all'uomo duro oltre cinque ore. durante le quali le pattuglie dei carabinieri di Chiavari rastrellare no una vasta zona, penetrando anche nelle fitte boscaglie dove si supponeva che il Mancuso si nascondesse. Da principio pa¬ reva che di lui si fosse perduta ogni traccia. Benedetto Mancuso apparve finalmente in lontananza. Fu visto attraversare di corsa una stretta radura e ."comparire fra gli alberi; fu steso un cerchio intorno alla zona che lentamente ma inesorabilmente strinse d'assedio l'assassino. I carabinieri avanzavano con i mitra puntati e per il Mancuso non rimaneva via di scampo. Nel piccolo prato verso il quale convergevano gli inseguitori, ricomparve dopo qualche istante il Mancuso. Egli aveva la rivoltella in pugno, si guardò intorno e gridò con voce rauca: «Fermatevi, state tranquilli, non faccio male a nessuno ». Era sfinito, ansimava, gli abiti nella lunga fuga fra le sterpaglie erano ridotti a brandelli. Prima che i carabinieri potessero impedirlo, l'uomo avvicinò la canna dèlia pistola alla testa e premette il grilletto. Morì subito. Per il momento le indagini non hanno accertato il movente della tragedia. Sembra che parecchi anni or sono i rapporti fra i coniugi fossero stati turbati da profondi dissensi, che probabilmente stamane sono riaffiorati. Non si esclude, inoltre, che il Mancuso sia stato assalito da una crisi di follìa che recentemente era stata preceduta da un forte esaurimento nervoso.

Luoghi citati: Chiavari, Genova, Neirone