Eisenhower nonostante la delusione continuerà a cercare l'accordo con Mosca

Eisenhower nonostante la delusione continuerà a cercare l'accordo con Mosca fi radiorapporto di Uselles sulla conferenza di Ginevra Eisenhower nonostante la delusione continuerà a cercare l'accordo con Mosca "Nessun rovescio ci impedirà di lavorare per una pace giusta e duratura,, - "Il fallimento del convegno ginevrino non significa la fine dei negoziati con V URSS,, - (Dal nostro corrispondente) Washington, 18 novembre. L'avvenimento politico della giornata è il rapporto sulla conferenza di Ginevra, che stasera Dulles ha letto al popolo americano. Esso è stato trasmesso da tutte le stazioni radiofoniche e televisive degli Stati Uniti, ma non interessa solo gli americani. Esso non è soltanto il primo discorso sulla conferenza fatto da uno dei quattro ministri; con il giudizio sul passato, contiene un'indicazione della futura politica di Washington verso l'Unione Sovietica. Il radio-rapporto di Dulles è stato. preparato dal ministro sotto le indicazioni del Presidente. E dei restò Dulles ha esplicitamente affermato, fin dall'inizio, che il suo discorso avrebbe contenuto un messaggio di Eisenhower al popolo americano ed al mondo. « lìce », ancora convalescente, non può parlare di persona, ma lo aveva incaricato di dire — dopo la delusione della conferenza ginevrina — una parola di sereno ottimismo. «Eisenhower — ha detto Dulles — condivide completamente 11 mio punto di vista: che 11 fallimento della conferenza di Ginevra non significa la fine dei negoziati con l'Unione Sovietica, Questa mattina, mentre gli parlavo della conferenza, mi ha detto testualmente: " Nessun rovescio impedirà mai ai nostro governo ed al nostro popolo di continuare gii sforzi per una pace giusta e duratura. Il successo tarderà a venire, ma nella lotta verso questo obbiettivo, il nostro Paese non ammetterà mai la sconfitta " ». Spiegando quindi i motivi per i quali la conferenza di Ginevra è fallita, Dulles ha detto. <A quanto pare, l'Unione Sovietica desidera raggiungere specifici risultati per quanto riguarda la sicurezza europea, il disarmo ed i contatti con il resto del mondo. Essa però non si è ancora assuefatta all'idea della necessità di pagare un prezzo per ottenere quei risultati. E quando dico « pagare un prezzo », non intendo riferirmi a termini di compromesso, bensì alla necessità per essa di fare l'indispensabile per raggiungere i risultati, ai quali tutti noi aspiriamo ». II Segretario di Stato ha quindi affermato che i primi argomenti presi in esame a Ginevra sono stati la sicurezza miiiiiiim europea e l'unità della Germania. La posizione di Molotov a Ginevra è stata un passo indietro rispetto alla posizione presa da Bulganin in luglio. Allora il Primo ministro russo aveva accettato il principio delle libere elezioni, che ora è stato rifiutato. E Dulles ha detto perchè: « E' ovvio che se la Germania venisse unificata attraverso libere elezioni si avrebbe la scomparsa del regime fantoccio che l'Unione Sovietica ha installato al potere nella Germania orientale. « Tale fatto — ha proseguito Dulles — avrebbe sicuramente serie ripercussioni sugli altri Paesi satelliti dell'Europa orientate. L'Unione Sovietica ha lasciato chiaramente capire che, mentre è pronta a concludere un trattato sulla sicurezza europea, non intende sacrificare ad esso il suo regime della Germania orientale. Alcvr ni speravano che la Russia avrebbe potuto acconsentire a che la Germania venisse riunificata attraverso Ubere elezioni, nel caso in cui essa, una volta riunita, non fosse entrata a far parte dell'organizzazione nord-atlantica. Ma la delegazione sovietica non ha lasciato dubbi sulla sua intenzione di non permettere, neppure in tal caso, l'unificazione tedesca per mezzo di libere elezioni ». Su questo scoglio, la Germania, è fallita la conferenza. Ma nemmeno sul disarmo sono stati conseguiti risultati positivi. Gli Stati Uniti sono particolarmente ansiosi di arrivare ad una riduzione degli armamen ti, ed a luglio Eisenhower lanciò la generosa proposta delle ispezioni aeree. Ma i russi non attribuiscono molta importanza ai sistemi di ispezione e di controllo; propongono degli accordi, senza stabilire come farne rispettare l'esecuzione. E così le trattative sono state inconcludenti. Non più costruttive sono state le discussioni sul terzo punto all'ordine del giorno (gli sviluppi dei contatti tra Oriente ed Occidente), perchè i russi hanno respinto le diciassette proposte concrete presentate degli alleati. Eppure, « non si può escludere che la recente conferenza abbia migliorato le prospettive per il raggiungimento- di futuri accordi concreti ». Dopo aver affermato che la conferenza non ha ucciso il cosiddetto « spirito di Ginevra >, Dulles si è chiesto: <Il risultato della seconda confe¬ renza ha accresciuto il rischio di una guerra generale t II presidente Eisenhower aveva affermato che, secondo lui, la conferenza < ad alto livello > di Ginevra aveva reso meno probabile la possibilità di un conflitto aperto fra i nostri Paesi. Nulla di quanto è accaduto durante i colloqui dei ministri degli Esteri è suscettibile di modificare tale valutazione delle cose ». < Gli eventi delle ultime tre settimane — ha proseguito il ministro — significano che la guerra' fredda potrebbe essere ripresa in tutta la sua violenza? La frase "guerra fredda" ha un significato dei più elastici. Evidentemente esistono forti divergenze fra gli obiettivi del Governo sovietico ed i nostri ma questi nostri obbiettivi potranno essere raggiunti senza bisogno di ricorrere alla violenza o all'uso dell'odio e della falsificazione della verità, che sono caratteristici della guerra. E' nostra ferma intenzione continuare a lavorare per giungere all'amicizia ed alla comprensione con il popolo russo ». Dulles ha quindi sostenuto che gli Stati Uniti non saranno costretti, dopo il fallimento di Ginevra, a rivedere la loro politica, perchè mai hanno abbandonato la vigilanza armata, e che d'altra parte non è chiusa affatto la possibilità di futuri negoziati con la Russia. Occorre, però, che l'Occidente sia unito davanti ai sovietici, e che prosegua il movimento verso l'integrazione europea, al quale gli Stati Uniti sono pronti a dare tutto il loro appoggio. « Mi sono recato in Spagna, in Italia ed in Jugoslavia — ha detto Dulles a questo punto. —■ In ognuno di questi Paesi ho discusso in modo utile e fattivo dei problemi presenti sulla scena internaaionale. Il risultato di cid, secondo Ja mia opinione, è stato di creare una miglior comprensione e più solidi legami di amicizia fra tutti noi». Infine egli ha concluso: « Quanto vi ho detto stasera, fa seguito a un lungo incontro che ho avuto con il presidente Eisenhower. Questa valutazione proviene dai propositi del Presidente per il raggiungimento di un'equa • durevole pace mondiale. Sono propositi ch'io condivido pienamente e che, con lui, cercherò di realizzare». . g. t.