Virgili guiderebbe l'attacco azzurro contro la nazionale ungherese a Budapest

Virgili guiderebbe l'attacco azzurro contro la nazionale ungherese a Budapest Virgili guiderebbe l'attacco azzurro contro la nazionale ungherese a Budapest L'ipotesi appare suggerita dalle non buone condizioni di Menegotti - Dubbi anche per Ferrano - Una giornata di tramontana a Firenze • Ghezzi è a letto con la febbre e domani non prenderà parte all'allenamento (Nostro servizio particolare) Firenze, 17 novembre. Vento anche starnami e, naturalmente, freddo, baveri alzati a difendere la nuca e le orecchie, punte del naso e guance arrossate dalla tramontana. I cronisti che hanno avuto l'incarico di seguire gli azzurri, pensano con gratitudine al loro redattore-capo. Si sta bene nella hall del Grand Hotel affondati nelle ampie poltrone, mentre i termosifoni a pieno regime diffondono un crescente tepore e, almeno per qualche po', ci si può illudere di non aver da fare altro che ascoltare questi signori del calcio, dirigenti, giocatori, allenatori, massaggiatori in vena di confidenze e di ricordi. Ma il mestiere del calciatore e del cronista non è fatto soltanto di confidenze e ricordi e la tramontana che scende gelida da Fiesole ha combinato, purtroppo, un piccolo fastidioso guaio. — Qua — disse ieri sera capitan Boni — finisce che ci buschiamo tutti un raffreddore. Firenze è bella, ma quando tira vento è un pasticcio a non essere acclimatati. E le preoccupazioni di Boniperti sui pericoli del vento non sono risultate infondate: stasera, infatti, Ghezxi era a letto con la febbre a S9. Roba non grave, certo — una semplice angina — ma che, purtroppo, quasi certamente costringerà il giocatore a non partecipare all'allenamento di sabato. — Tenteremo di rimetterlo in piedi al più presto — ci ha detto stasera il dott. Ferrando —, ma ritengo che sarà difficile farlo scendere in campo per il prossimo allenamento a due porte. L'altra novità del giorno, non certo spiacevole 'come la prima, riguarda la convocazione di Macor e di Pinardi. — Se non sbaglio — ha esclamato Virgili appena conosciuta la notizia — Macor non ha passaporto per l'Ungheria! L'allusione è chiara e, del resto, le voci che corrono nell'ambiente azzurro sembrerebbero confermare una volta di più le intenzioni di utilizzare il giovane < Pecos Bill > al centro dell'attacco dei moschettieri con Pivatelli mezz'ala destra e Montico a sinistra. Menegotti, infatti, non appare nelle migliori condizioni. Così, del resto, Ferrario, tanto che la convocazione di Pinardi parrebbe suggerire l'ipotesi di un possibile lancio fra i moschettieri anche del secondo *primqvera>, Bernasconi. Ma, per il momento, tutlociò resta nel campo ielle supposizioni e solo l'allenamento di sabato prossimo potrà darci in proposito una indicazione più positiva. Intanto vento o no, dopo la colazione di stamani il programma degli azzurri, ha avuto il suo corso regolare. Con la piccola variante che, invece, della tradizionale passeggiata sui Lungarni, gli atleti hanno compiuto una giterella, turistica, in pullman, al Piazzale Michelangelo. La diversione ha incontrato la generale approvazione e così, oltre che dell'Ungheria, dei sette goal della pri¬ ma squadra magiara e dei diciassette dei < cadetti >, si è cominciato a parlare anche di Michelangelo: per qualche minuto ha pontificato Gratton che, come è noto, ha velleità estetiche e pare abbastanza informato anche sulle cose della pittura e della scultura antiche. Atmosfera serena, insomma, tanto più — come ha notato con molta sincerità Chiappella — che il programma di oggi è stato piuttosto leggerino: pranzo a mezzogiorno a base di minestra in brodo, carne e pollo ai ferri, verdura cotta, vino rosso, dolce e frutta, poi allo Stadio ad assistere all'incontro delle riserve viola, contro i rincalzi della Lazio, poi ancora cinema (< La donna più bella del mondo >) e infine il « silenzio >. Domani è un altro giorno, sembrano pensare gli atleti, e, forse, gli stessi, dirigenti. n. g. L'oriundo Carlo Feresin (Dido) del brasiliano Guarany Campìnas giunto a Ferrara per giocare nella Spai (Telef.)

Luoghi citati: Budapest, Fiesole, Firenze, Lazio, Ungheria