I Sindacati cessano lo sciopero dopo tre giorni di lotta in Argentina

I Sindacati cessano lo sciopero dopo tre giorni di lotta in Argentina I Sindacati cessano lo sciopero dopo tre giorni di lotta in Argentina Davanti alle misure di forza del presidente Aramburu, il movimento operaio ha abbandonato la resistenza Tre .sacerdoti, fra cai un cappellano militare, e dieci operai cattolici arrestati per "propaganda antigovernativa,, Buenog Aires, 17 novembre. A tarda notte viene comunicato che la Confederazione Generale del Lavoro argentina (C.G.T.) ha ordinato la fine dello sciopero generale «in segno di collaborazione patriottica con 11 governo ». I dirigenti della C.G.T. hanno deciso all'unanimità; di cessare Immediatamente lo sciopero In atto da tre giorni. Lo sciopero del resto stava ormai spegnendosi da solo. Il governo provvisorio esce rafforzato nel suo prestigio dalla contesa con la C.G.T. a l a e o i e a n ¬ vato in molte zone, anche perchè la polizia ha proceduto ad arresti massicci. Alla sede della C.G.T. è in corso tuttora una riunione presieduta da Andres Framinx e Luis Natalini, due esponenti della vecchia guardia sindacale peronìsta che il governo aveva destituito, senza peraltro essere riuscito a neutralizzare la loro influenza in seno al direttorio. Al raduno partecipano, quasi al completo, t segretari delle varie sezioni, ma c'è aria di smobilitazione. Attorno all'edificio, in massima parte vuoto, sostano con le armi in postazione reparti della Marina da sbarco: quelli ste i che effettuarono ieri mera l'occupazione della sede centrale della organizzazione sindacale. I sindacalisti che se ne stavano in attesa sull'ingresso, mostrarono ostentatamente di ignorare gli ufficiali che, decreto governativo alla mano, erano arrivati per prendere possesso della C.G.T.; e quelli che si fecero trovare negli uffici, ascoltarono con indifferenza la lettura del documento che, dichiarando illegale lo sciopero e accusando i capi sindacali di fare opera nociva agli interessi dei lavoratori, pone l'organizzazione sotto il temporaneo controllo del Governo, e sotto l'amministrazione provvisoria di un ufficiale, il cap. Alberto Petron. In sostanza, il Governo si dichiara soddisfatto della piega presa dagli avvenimenti: la mancata opposizione dei dirigenti sindacali all'occupazione della C.G.T. e la flessione che st comincia a registrare nel Bollettino dello sciopero, hanno dato fiducia al generale Pedro Aramburu e ai suoi collaboratori. Ma ciò non esclude che la tensione resti arave e llllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllllltllllllllfllll che la paralisi sia tuttora sensibile nelle industrie della carne e negli stabilimenti metallurgici: dal novanta al cento per cento nelle prime, e dal settanta all'ottanta per cento nelle altre. Quanto ai « servizi di pubblica utilità», si registra qualche vuoto soltanto a Santa Fe ed a La Piata. Qualche incidente si è avuto la notte scorsa e anche stamane alla periferia di Buenos Aires: una dozzina i feriti. L'ordine, tuttavia, è stato prontamente ristabilito. Ci sono stati arresti anche a La Piata ed a Rosario per € incitamento allo sciopero », con reazione di operai contro la polizia, ma anche qui senza gravi turbamenti dell'ordine. Forse, però, nuove difficoltà si preparano per il governo Aramburu, con il nascere di un conflitto tra la nuova presidemsa e gli elementi cattolici. Un cappellano militare, due altri sacerdoti e dieci operai degniti < /anatici cattolici » dalla polizia, sono stati arrestati oggi in un oratorio religioso per avere distribuito manifesti, in cui si lanciavano attacchi contro il governo del presidente Aramburu. Gli arresti sono stati compiuti dalla polizia su ordine del servizio segreto della Marina; i tre preti fermati sono Julio Menvielle (dell'esercito) ed i padri Pedro Ber dui e José Gonzales; essi verranno processati sotto l'accusa di avere violato il decreto-legge sulla sicurezza dello Stato. In serata le autorità di polizia hanno comunicato che, nella perquisizione compiuta dagli agenti nell'oratorio, proprio nel centro di Buenos Aires, è stata rinvenuta una cassa contenente 1800 manifesti dal contenuto antigovernativo. I dieci operai, membri dell'organizzazione giovanile lavoratori cattolici, hanno spiegato di avere cercato asilo nell'oratorio perchè temevano di essere arrestati per avere indotto altri operai a partecipare allo sciopero proclamato dalla C.G.T., alla quale peraltro non sono iscritti. In seguito a queste spiegazioni, sono stati rilasciati dopo alcune ore di fermo. j a

Persone citate: Alberto Petron, Andres Framinx, Aramburu, José Gonzales, Julio Menvielle, Luis Natalini, Pedro Aramburu

Luoghi citati: Argentina, Buenog Aires, Buenos Aires, Santa Fe