Faure ottiene la fiducia ma le elezioni restano dubbie

Faure ottiene la fiducia ma le elezioni restano dubbie La legge elettorale approvata con 285 voti contro 24Z Faure ottiene la fiducia ma le elezioni restano dubbie Se il Senato sosterrà un'altra volta il collegio uninominale, l'appello al Paese dovrà essere rinviato a primavera - Oggi Pinay visita Adenauer a Bonn (Dal nostro corrispondente) Parigi, 12 novembre. L'Assemblea Nazionale ha accordata la fiducia al governo con 285 voti contro 247. Con questa votazione è stato approvato che le elezioni si svolgano in dicembre col vecchio sistema maggioritario delle circoscrizioni di lista, ma senza apparentamenti. La decisione presa oggi da Uno dei due rami del Parlamento è però in contrasto con quella che aveva preso nei giorni scorsi l'altra Camera. Il Consiglio della Repubblica si era infatti espresso a favore del collegio uninominale, così che l'intera questione dovrà essere ancora sottoposta al parere dei senatori, che ne inizieranno la discussione martedì prossimo. Qualora non fosse possibile raggiungere un accordo fra il Consiglio della Repubblica e l'Assemblea Nazionale, dovrebbero passare ancora cento giorni prima che il disegno di legge votato oggi potesse entrare in vigore, ciò che Io renderebbe del tutto privo di senso, appunto perchè esso stabilisce la data delle elezioni in dicembre. Poiché sembra che nella seduta di martedì i senatori intendano mantenere il proprio punto di vista, è facile capire che la complicata vicenda delle elezioni anticipate e del sistema elettorale può considerarsi tutt'altro che risolta dopo il voto di fiducia accordato oggi al governo. La seduta dell'Assemblea Nazionale è stata brevissima. L'ha aperta il Presidente con un commosso omaggio alla memoria della signora Coty, al quale Edgar Faure si è associato a nome del governo. E' probabile che il lutto che ha colpito il Presidente della Repubblica abbia influito sulla decisione di molti. deputati, i quali hanno voluto evitargli le preoccupazioni di una crisi ministeriale in un momento così grave per lui. Oltre al Presidente dfel Consiglio, che ha rifatto la storia delle contraddizioni verificatesi nel corso dell'intricata vicenda parlamentare ed ha insistito sulla necessità di convocare le elezioni in dicembre, l'unico oratore che ha difeso il disegno di legge governativo è stato Jacques Duclos; il quale, dopo un'aspra polemica contro Mendès-France, ha annunciato che il gruppo parlamentare comunista avrebbe votato la fiducia al governo. Nessun deputato d.c. ha preso la parola. Hanno invece parlato brevemente tre o quat- tro oratori di altri partiti, tutti contrari alla proposta governativa. Particolarmente importante è stata la dichiarazione di voto • del rappresentante socialista, il quale ha detto apertamente che 11 voto contrario del suo gruppo era rivolto a rovesciare il governo di Edgar Faure, del quale ha vivamente criticato tutta l'opera. Domani l'on. Pinay incontrerà a Bonn il Cancelliere Adenauer per discutere l'assieme dei problemi franco-tedeschi e soprattutto la Sarre. Ma alla vigilia dell'arrivo del ministro degli Esteri francese, i dirigenti politici tedeschi hanno già preso nettamente posizione contro un nuovo piano, che il Governo di Parigi avrebbe proposto per la zona sarrese. Secondo quanto è stato detto dai giornali, ma non ufficialmente, tale piano contemplerebbe il rinvio delle elezioni per la formazione di un nuovo Parlamento Sarrese, ele¬ aillllMlIlllIllIIIIIIflIlllllllilllIIIIIIIIllllMIIIIIIII zioni ora fissate per il 18 dicembre; inoltre Parigi sarebbe favorevole ad un nuovo statuto, che dovrebbe essere approvato dal Parlamento anziché da un plebiscito, ed alla nomina di un commissario europeo per il territorio. Ora, tutte queste proposte sono senz'altro respinte non solo dai giornali, ma anche dai portavoce tedeschi. 8. v.

Persone citate: Adenauer, Coty, Edgar Faure, Jacques Duclos, Pinay

Luoghi citati: Bonn, Parigi