E' morta ieri la signora Coty la «prima nonna di Francia»

E' morta ieri la signora Coty la «prima nonna di Francia» E' morta ieri la signora Coty la «prima nonna di Francia» Era una modesta signora borghese, interessata soprattutto ai bimbi; ma seppe sostenere con grande dignità la difficile parte di moglie del Presidente della Repubblica - Si è spenta d'improvviso per congestione cerebrale (Dal nostro corrispondente) Parigi, 12 novembre. E' difficile che un sentimento popolare si manifesti con tanta spontaneità come è accaduto oggi, quando i parigini hanno saputo che la moglie del Presidente della Repubblica era morta all'improvviso. Era una donna semplice, che amava la vita di famiglia e soprattutto i bambini, e la gente del popolo le si era subito affezionata. Ch^fstian Dior e il primo parrucchiere di Parigi non erano riusciti a trasformarla: Germaine Coty era rimasta una brava donna di casa, una che agli occhi della gente rappresentava quella felice intimità domestica alla quale ciascuno aspira. Nessuno infatti la chiamava la prima Si¬ gnora di Francia, preferivano dire: la prima nonna di Francia. Giovedì era stata al Salone dell'Infamia ed era rimasta a lungo a parlare con le mamme e con i bambini che erano in visita all'esposizione. Le avevar no regalato dei fiori, le avevano chiesto notizie dei nipotini. Erano i suoi argomenti preferiti, ma quel giorno non si sentiva bene e si era stancata. Da una settimana aveva un po' di febbre e forse avrebbe fatto meglio a rimanere in riposo. Ieri, poi, mentre un po' prima di mezzogiorno riceveva all'Eliseo una delegazione di alsaziani in costume nazionale, venuti a Parigi per % festeggiamenti dell'll novembre, ebbe un improvviso capogiro. Le cadde di mano il bicchiere pieno di aranciata e le si piegarono le ginocchia. Fu subito soccorsa e dopo una mezz'ora sembrava che si fosse del tutto rimessa. Infatti nel pomeriggio partì in automobile con il Presidente della Repubblica per il castello del RamboìMlet, dove avrebbe dovuto esserci stamani una partita di caccia. Si mise a letto alle 19 ed è morta alle 4,S0 di mattina d'una congestione cerebrale. Il Presidente, che dormiva nella camera vicina, non è arrivato in tempo a raccogliere il suo ultimo respiro. 1 funerali avverranno martedì a Le Havre, nella più stretta intir.:ità, presenti soltanto le persone della famiglia. Germaine Corblet era figlia d'un armatore di Le Havre ed aveva 19 anni nel 1907 quando, durante le nozze d'una sua amica, conobbe il giovane avvocato René Coty. Era una ragazza che aveva ricevuto una educazióne perfetta, prima in un istituto religioso locale, poi in un collegio di Southampton in Inghilterra. Parlava le lingue estere, suonava il piano, s'interessava di letteratura, giocava a tennis. Aveva però un'indole casalinga, senza inclinazioni per la vita mondana, e, quando ebbe sposato l'avv. Coty, si adattò bene all'esistenza della moglie d'un professionista di provincia. Ebbero due figlie, Geneviève e Anne Marie, e fu alla loro educazione, all'andamento della casa, che la signora Germaine dedicò gli anni della sua gioventù. Poi René Coty entrò nella vita politica, ebbe cariche pubbliche, fu eletto senatore, e la famiglia dovette trasferirsi a Parigi, in un modesto appartamento su un quai della Senna. Intanto Geneviève e Anne Marie si erano sposate e incominciavano a nascere i nipotini. La < primo nonna di Francia » lascia dieci nipoti. Negli ultimi mesi era anche diventata due volte bisnonna. Non si può ricordare la signora Coty senza pensarla in mezzo ai bimbi: a quelli delle sue figliole e a tutti gli altri che incontrava, magari anche per caso, per la strada. Le cerimonie ufficiali erano una necessità a cui non poteva più sottrarsi da quando il marito era stato chiamato alla primo carico dello Stato, ma la compagnia dei bimbi era la sua vera gioia. Nell'estate scorsa, quando era in villeggiatura a Vizille, riuniva spesso tutti i ragazzi che incontrala a giocare per t campi dei dintorni e li portava nella residenza presidenziale, per offrir loro fette di torta fatta da lei. La sua passione era sempre stata quella di cucinare i dolci per i figlioli di Geneviève e di Anne Marie e, quando questi erano diventati grandi, la « nonna di Francia* aveva continuato a cucinarli per gli altri. Non era probabilmente nata per diventare la primo signora di Francia, ma, quando le circostanze ce la portarono, seppe sostenere la sua parte con una disinvolta semplicità, con una intelligenza e uno spirito che fecero dimenticare a tutti il fisico, che forse non era adatto a figurare nelle cerimonie di rappresentanza. < Aveva il sorriso d'una regina*, si sentiva ripetere stamani dalla gente qualunque, sinceramente addolorata dall'improvvisa perdita. Certo è che il H luglio dell'anno scorso, quando Germaine Coty accompagnò u marito nel suo primo viaggio ufficiale in Olanda, ebbe un successo personale tutfaltro che abituale in questo genere di visite., Con la regina Giuliana aveva stretto una vera amicizia, forse anche a causa dei gusti domestici comuni, e aveva conquistato il popolo olandese. Ma, in genere, cercava di non comparire nelle grandi mani/estazioni di folla. Preferiva svolgere i propri compiti un po' in penombra, con quel riserbo che era più appropriato alla delicatezza del suo carattere. Diceva: <Non è facile essere la moglie del Presidente. A farsi troppo notare ci si fanno dei nemici, ma non si può neppure rimanere sempre rinchiusi nell'Eliseo ». Cosi Germaine Coty aveva scelto la forma più discreta per esercitare le proprie funzioni: s'interessava delle loro piccole preoccupazioni di ogni giorno con le mamme che le capitava d'incontrare, distribuiva fette di torta ai loro bimbi. E m questo modo aveva conquistato l'affetto della Francia. Sandro Volta L'ultima fotografia della signora Coty (a destra) presa nel pomeriggio di venerdì scorso durante un ricevimento all'Eliseo alla delegazione degli alsaziani residenti a Parigi (Tel.)