Un incontro tra Dulles e Molotov migliora l'atmosfera a Ginevra di Enrico Altavilla

Un incontro tra Dulles e Molotov migliora l'atmosfera a Ginevra "Abbiamo dimostrato (dice il delegato americano] di volere la distensione,, Un incontro tra Dulles e Molotov migliora l'atmosfera a Ginevra I ministri russo e statunitense confermano la volontà di evitare il fallimento e di proseguire i negoziati per via diplo matica - Oggi l'ambasciatrice Clara Luce conferisce con il Segretario di Stato per un rapporto sui problemi italiani llllIlllllIllllIlllllllllIIIIIlIIIIItlllllIIIllllllllllItllll(Dal nostro inviato speciale) Ginevra, 12 novembre. La rottura è stata definitivamente scongiurata. Pure mantenendo le posizioni di Intransigente contrasto per tutte le questioni all'ordine del giorno, i quattro ministri hanno convenuto stamane sulla necessità di tenere in vita lo spirito di Ginevra, e di non rinunciare, nonostante le molte delusioni di questa conferenza, a cercare con pazienza la soluzione dei problemi momentaneamente insolubili. La seduta di oggi è stata definita « costruttiva > da Dulles; dal tono dei discorsi Macmillan ha affermato che è stata < conciliante >; l'atmosfera è stata detta < fiduciosa >. Si è perfino sentito parlare di «veri progressi », e, in tal modo, abbiamo avuto l'impressione di essere stati magicamente riportati all'idilliaco incontro fra 1 < Quattro Grandi > del luglio scorso. Visto che i ministri hanno unicamente decìso di salvare la faccia, di impedire la rottura, llIllllllllIllllItllIIIIIIIIIIIItllllllllIlllllllllliilllB ma non hanno raggiunto alcun accordo sulle questioni esaminate, si potrebbe essere tentati di parlare di ottimismo artificioso e di fare dell'ironia sulla « seduta costruttiva > e sulla « atmosfera fiduciosa >. Sarebbe un errore. Il solo fatto che i ministri si sono trovati d'accordo sulla necessità di evitare la rottura, sta a provare che non è stata dimenticata la grande lezione della conferenza fra i « Quattro Grandi >; e cioè che una nuova guerra è impossibile e che l'accordo, pur essendo difficile, non è impossibile. E' Interessante notare che tutti i ministri si sono mostrati preoccupati delle reazioni della opinione pubblica ai loro dissidi degli scorsi giorni. «I ministri — ha detto un delegato — si sono resi conto che una nuova ondata di guerra fredda avrebbe sconvolto il mondo, se la conferenza si fosse chiusa con un aperto fallimento. E sono subito corsi ai ripari ». Il cambiamento di atmosfera è stato deciso stamane, in un colloquio fra Dulles e Molotov, svoltosi durante un intervallo della conferenza. In precedenza Roland De Margerie, che sostituiva Pinay partito per Parigi, aveva chiesto ai delegati russi di riconoscere le buone intenzioni degli occidentali, e di cercare la strada del compromesso. Dopo di lui nessuno aveva chiesto la parola, e la seduta era stata sospesa per un'ora e mezzo, il che aveva fatto circolare voci di rottura. Invece Dulles e Molotov s'erano messi d'accordo sulla necessità di non provocare la rottura. E quando la seduta è stata ripresa, Dulles ha detto: «Bisogna riconoscere che Molotov ha cercato di avvicinare i suoi punti di vista a quelli occidentali, e che tutti noi abbiamo sinceramente mostrato di volere la distensione >. Molotov rispondeva ammettendo finalmente che il controllo del disarmo e di grande importanza, e che, di conseguenza, 1 russi sono disposti a prendere in considerazione il piano Eisenhower sulle ispezioni aeree, visto che gli occidentali hanno accettato il piano Bulganin per le ispezioni terrestri. « Noi siamo grati agli americani per l'accettazione del Piano Bulganin — ha affermato Molotov — ma dobbiamo dire che consideriamo il bando delle armi nucleari come il primo passo da compiere >. Dulles obbiettava allora che, mettendo al bando le sole armi atomiche, sì sarebbe potuto far credere che le quattro grandi potenze sono contrarie alla guerra ato mica, ma non alla guerra combattuta con altre armi. Alla fine proponeva una dichiarazione comune sulla rinuncia all'uso della forza, e questo suggerimento verrà quasi certamente accolto e introdotto nel comunicato finale. SI è chiusa in tal modo, senza un accordo, ma anche senza asprezze, la discussione sul disarmo. . « Siamo d'accordo sul l'obiettivo da raggiungere, anche se dissentiamo1'Stri'mezzi da adoperare per raggiùngerlo », ha detto Macmillan alla fine della seduta. Tutti riconoscono ormai che gli occidentali e 1 sovietici erano partiti da posizioni di grande intransigenza, con il desiderio di provocare una prova di forza, della quale, all'ultimo momento, nessuno ha più avuto il coraggio. Così questa conferenza si arricchisce di una lezione analoga a quella che si è appresa dai «Quattro Grandi»: anche sul terreno diplomatico, come sul terreno militare, le prove di forza non sono più possibili. Ma 1 discorsi polemici di queste settimane, le accuse reciproche di cattiva fede, gli appelli all'opinione pubblica — tutti argomenti preparati per la prova di forza che poi non è venuta — hanno impedito ogni possibilità di manovra e di compromesso. In avvenire, se si vorrà arrivare ad un accordo, bisognerà ricorrere di nuovo ai metodi della vecchia diplomazia, che cercava di convincere gli avversari. Molte voci ha fatto sorgere l'inatteso arrivo dell'ambasciatore americano a Roma. La signora Luce — giunta all'aeroporto di Cointrin all'una — avrà con Dulles del colloqui che sono stati messi in correlazione ircmgndDsnnvtd1111i 11111■ 11111111 ■ 111111111 i i r i ! : 11111111111 11r i ' 1111 irnaIae,1nT^co!a^rTon1t| conseguenze di un eventuale mancato accordo sui nomi dei giudici per la Corte Costituzionale. Tutti i complessi problemi dell'Asia verranno esaminati da Dulles e da Molotov, su richiesta del ministro sovietico, in un nuovo incontro alle 10 di domani. Finora Dulles non aveva mai voluto svolgere di domenica attività politica; ed è quindi evidente l'importanza del colloquio. Enrico Altavilla 111111 m 11111111 r i mì i ti 111111111111111 r 13 r■ 11111111 > ■ 11 r1111

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