Come fu respinto per sbaglio il collegio uninominale

Come fu respinto per sbaglio il collegio uninominale Un incredibile errore all'Assemblea francese Come fu respinto per sbaglio il collegio uninominale In un'atmosfera turbata dalle polemiche la Camera deve votare oggi sulla fiducia a Faure - Restano incerte le sorti della legge elettorale e la data delle elezioni (Dal nostro corrispondente) Parigi, 11 novembre. < Scandalo all'Assemblea > è un enorme titolo su tutta la prima pagina con cui l'Express, organo di Pierre Mendès-France, commenta la votazione avvenuta nella notte fra mercoledì , e giovedì all'Assemblea Nazionale. Come abbiamo già riferito ieri, per un errore di pochi voti fu respinto il sistftma elettorale del collegio uninominale che Invece, se non ci fosse stato quell'errore, avrebbe ottenuta la maggioranza. L'inspiegabile errore viene ampiamente commentato oggi anche de tutti gli altri giornali di Pyrigi, ma l'Express lo mette in relazione col fatto che, se il collegio uninominale fosse stato approvato, c il Paese sarebbe stato chiamato a pronunciarsi con un sistema elettorale chiaro e netto, ma il Governo sarebbe saltato perchè la maggioranza del ministri non accetta il collegio uninominale >. Come si siano svolte le cose, rimane ancora un mistero. Alle 23,20 il Presidente dell'Assemblea Nazionale aprì la votazione e peir venti minuti gli uscieri portarono in giro nei diversi settori le urne, in cui 1 deputati depositavano le loro schede di voto: bianche, quelle a favore del collegio uninominale, oppure blu, quelle contrarle. C'erano soltanto 150 deputati nell'aula perchè, secondo il regolamento francese, quando non si tratta della questione di fiducia, i parlamentari possono delegare un altro deputato del proprio gruppo e farlo votare per loro, secondo le loro precise istruzioni. Ogni gruppo parlamentare affida generalmente questo incarico ad un deputato giovane, scelto non soltanto per le sue abitudini di zelo e di precisione, ma anche per il suo senso di responsabilità politica. Errori di questo genere sono infatti rarissimi, specie rielle votazioni più importanti. Nella votazione in questione, ci fu invece un errore di otto voti, e tutti in danno del collegio uninominale. Degli otto deputati che avevano dato incarico di votare scheda bianca, quattro furono segnati come assenti e per gli altri quattro fu messa addirittura nell'urna la scheda blu. Il fatto più straordinario è che uno di costore sia Edouard Herriot, di cui nessuno può ignorare con quanto calore sostenga il collegio uninominale. Il risultato, in ogni modo, è che- il sistema elettorale che avrebbe fatto < saltare il Governo > venne respinto per cinque voti, mentre in realtà eira in maggioranza di sette. Con questo precedente, è facile capire le difficoltà in cui si troverà Edgar Faure nel voto di fiducia di domani. Perfino un giornale governativo, come Paris Presse, afferma stasera che « questo fatto nuovo, che non mancherà di sollevare polemiche appassionate, può mettere domani in pericolo 11 governo >. Il pericolo non risiede però soltanto nel voto di fiducia di domani. Anche se Edgar Faure ■IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIMIIIIIIIII riuscisse ad ottenere la maggioranza, la questione dovrebbe ritornare davanti al Consiglio della Repubblica e i senatori sembrano più che mai decisi a respingere ancora una volta il sistema elettorale proposto dal governo, per dare modo all'Assemblea Nazionale di correggere con un nuovo voto l'errore avvenuto durante la notte fra mercoledì e giovedì. In questo caso, il collegio uninominale avrebbe finalmente le più grandi possibilità di venir approvato. La situazione rimane dunque ancora estremamente confusa. Edgar Faure dovrà impiegare tutta la sua straordinaria abilità di manovra per tirarsi fuori da questo imbroglio. Il tempo, soprattutto, è contro di lui; se entro domenica l'intera vicenda parlamentare relativa alla legge elettorale non sarà stata conclusa, non sarà più possibile convocare le elezioni a dicembre. S. V.

Persone citate: Edgar Faure, Edouard Herriot

Luoghi citati: Parigi