Eisenhower è tornato in aereo a Washington

Eisenhower è tornato in aereo a Washington Eisenhower è tornato in aereo a Washington 11 Presidente ha lasciato ieri l'ospedale di Denver dopo due mesi di malattia - Un'enorme folla plaudente lo ha accolto nella capitale (Dal nostro corrispondente) Washington, 11 novembre. Dopo poco meno che due mesi di malattia, Eisenhower è tornato oggi in aereo a Washington, dove gli era stata preparata un'accoglienza veramente trionfale. « Welcome Ike » (Benvenuto, Ike!) era la scritta che si vedeva dapper' jtto — sui muri, sulle bandiere e sui cartelloni —; e l'hanno gridata migliaia e migliala di persone, che fin dal mattino si assiepavano lungo il percorso del corteo presidenziale, dall'aeroporto alla Casa Bianca. Il presidente ha lasciato in mattinata l'ospedale militare di Denver, ed in macchina è giunto all'aeroporto, dove ha letto una breve dichiarazione alla radio, dichiarandosi profondamente grato a tutti coloro che hanno seguito con trepidazione il decorso della sua grave malattia ed hanno pregato per la sua guarigione. Subito dopo « Ike », che appariva in buone condizioni per quanto smagrito, è stato aiutato a salire a bordo del « Columbine III », il suo apparecchio personale, che in un volo di cinque ore lo ha portato nella capitale. La partenza del Presidènte è stata caratterizzata da uno spiegamento imponente di forze di polizia. Agenti speciali della « F.B.I. » avevano avuto l'ordine di controllare di continuo il « Columbine III » e ciò probabilmente in conseguenza dei due misteriosi disastri aerei, ultimo dei quali quello di Longmont nel Colorado, dove perirono ben 45 persone. (Come è noto, i tecnici della commissione di inchiesta non hanno escluso si possa trattare di sabotaggio). A nessuno è stato concesso di entrare nell'aeroporto, ad eccezione di pochi amici del Presidente e di pochi giornalisti. Il quadrimotore ha toccato terra a Washington porhi minuti prima delle 16. Il Presidente, sorridente in volto, è sceso dall'apparecchio da solo, accolto da una grandiosa ovazione; ha risposto al saluto con un lento cenno della mano, e poi ha ricevuto il saluto delle più alte personalità del governo, del Corpo diplomatico e delle forze armate. C'era anche il figlio del Presidente, maggiore John S. Eisenhower. Quindi Eisen hower, con voce indebolita e mezza soffocata dalla commo zione, ha detto alla radio: < Sono contento che i medici mi abbiano dato, se non un condono completo, almeno la libertà sulla parola. Conto ora di ritornare ai miei normali doveri, quantunque essi dicano che io devo da principio andarci piano e non buttarmi a capofitto sul lavoro ». Il Capo dello Stato ha quindi preso posto sulla « Limousine » presidenziale, che è stata seguita da un corteo di macchine. Il tetto della macchina era di plexiglass affinchè la folla (di oltre duecentomila persone), che si era radunata sui cinque chilometri del percorso del corteo, potesse vedere Eisenhower. Lungo le vie di Washington bande militari erano scaglionate ogni 500 metri per salutare il Presidente, il quale ha risposto sorridendo alle acclamazioni della folla. L'addetto stampa alla Casa Bianca Hagerty ha detto poi al giornalisti che tre medici che avevano viaggiato sull'aereo presidenziale, avevano esaminato Eisenhower subito dopo l'arrivo ed avevano constatato che il viaggio non lo aveva affaticato affatto. Il Presidente si tratterrà a Washington, nella Casa Bianca, solo per trascorrervi il week-end. Lunedì egli si ritirerà nella sua residenza di campagna di Gettysburg. 8- t. GIULIO DE BENEDETTI DIRETTORE RESPONSABILI iiitiiiiiiiiiitiifiiiiiifiiiiiiiiifiiiiiiiiiiiiiiiffiiins Il presidente Eisenhower, che ha a fianco la consorte Ma mie, saluta uscendo dall'ospedale Fitzslmons di Denver per far ritorno alla Casa Bianca a Washington (Radiofoto) IlllllllIlllillllllllllllllllllllllllllllllllllllItlllIllllllllllllllIllllllllllllllllllIlllllllllllllllllllllllllllIIlillllllllllllllllllMIIIMIM IIIIM MIMIMIII ITI I III IO

Persone citate: Eisen, Eisenhower, Hagerty, John S. Eisenhower