Epurazione ira gli architetti russi per ordine di Bulganin e di Kruscev di Henry Shapiro
Epurazione ira gli architetti russi per ordine di Bulganin e di Kruscev Nuove direttive: facciate meno fastose, case più comode Epurazione ira gli architetti russi per ordine di Bulganin e di Kruscev I sindaci di Mosca e Leningrado coinvolti nella condanna delle costruzioni troppo dispendiose, dove l'utilità dell'inquilino era sacrificata alle manie decorative (Nostro servizio particolare) Mosca, 10 novembre. Un decreto lungo non meno di dieci pagine di stampa e recante la duplice firma del segretario del partito comunista Kruscev e del presidente del Consiglio Bulganin, ha dato le nuove leggi in materia di edilizia: per l'avvenire, sprechi, stravaganze e decorazioni antiestetiche dovranno, per decreto-legge, cessare. Il testo della nuova legge, la quale prevede una riorganizzazione radicale nel programma di costruzioni edilizie in tutto il paese, è ricco di battute polemiche e critiche; e fra l'altro il decreto annuncia alcune sanzioni già decise ed applicate: gli architetti Poliakov e Boretski, sin qui grandi maestri dell'edilizia sovietica, si vedono « ritirare » il premio Stalin che era stato loro concesso nel passato. (Poliakov e Boretski erano tra l'altro gli architetti del famoso Hotel Leningrado, un imponente edificio di ventotto piani). Gli architetti-capo della città di Mosca, Ceculin e Vlassov, sono stati deposti dalla carica e radiati a tempo indeterminato dalla lista degli architetti che lavorano per lo Stato. Un terzo architetto di Mosca, Ryalatzki, si vede pure annullare premi precedentemente assegnatigli. Quali le vere ragioni e quali i motivi addotti per i gravi provvedimenti t La ragione di fondo è che in realtà l'architettura sovietica si era « fermata» su posizioni arretrate e retoriche: l'isolamento in cui gli architetti vivevano e che impediva loro di seguire gli sviluppi delle moderne scuole di architettura occidentali. Inoltre una serie di ragioni politiche aveva per anni arrestato le costruzioni, pur moderne, su schemi ' ridondanti, di apparenza più che di sostanza. In un confronto con l'estero, è evidente che la Russia si era fatta distanziare in progresso tecnico e in gusto. Le vere responsabilità sono state in buona parte velate nella lunga motivazione delle accuse, contenute nell'attuale decreto di Kruscev e di Bulganin: in esso le colpe vengono addossate (ed in parte con IItllllllllllllIlllllMlllllllIllill CllllllllllilIflI ragione, beninteso) sui singoli architetti. Capro espiatorio sono nell'ordine l'Accademia sovietica di architettura, i sin. daci delle principali città dell'U.R.S.S. (e lo stesso sindaco di Mosca M. Yasnov), numerosi architetti che andavano sino a ieri per la maggiore, ed infine gli architetti-ingegneri responsabili della pianificazione, c Questi architetti — dice in un punto il decreto — si sono in primo luogo preoccupati di edificare facciate che destassero impressione, e hanno dimenticato gli interni degli edifici, senza darsi alcuna preoccupazione del conforto dei futuri inquilini di queste case, sprecando spazio e denari in teorie di corridoi ed antivani del'tutto inutili». Molti dei progetti degli architetti incriminati « rivelano errori sostanziali ed insufficienze nel tracciato dei progetti e nella successiva esecuzione».' Ancora, gli architetti « si sono esageratamente dedicati alla sovrapposizione di inutili torri, colonne, portici agli edifici da loro prospettati: nessun pregio di utilità o decorativo in queste opere, sempre rivelatesi al contrario estremamente dispendiose. Economia e interesse della collettività sono stati dimenticati: è sommamente deplorevole che la corrente preminente degli architetti russi si sia indirizzata su schemi o di puro e superfluo estetismo o addirittura di arcaismo». Il decreto cita specifici casi di questo « malcostume » a Mosca, Leningrado, Kiev, Karkov, Minsk e in numerose altre località. Il decreto fissa un termine massimo di due mesi, entro il quale sì dovrà porre rimedio « a queste deviazioni », grazie ad una completa riorganizzazione dell'intera attività edilir zia. Sarà lanciata un'architettura < semplice, severa nelle forme, attraente all'esterno come all'interno, priva di quegli ornamenti dispendiosi che spesso sacrificano la funzionalità architettonica». Il problema edilizio nell'URSS, anche a causa delle impressionanti distruzioni del tempo di guerra, era da tempo uno dei più gravi. Sovraffollamento, ca¬ lllllllIIIIIIIIIIIIIIIIlllllllllMllllllMlllllllilllllllI se vecchie ed anti-igieniche e necessità crescente di nuovi vani sono i problemi di fondo del problema generale, che solo gradualmente potranno essere sanati: ma anche l'attuale colpo di piccone a una delle malattie più appariscenti dell'architettura russa — la < Colonnite», come era stato detto da tempo nelle critiche degli stessi ambienti degli architetti — merita di essere accolto con favore come un primo passo. Henry Shapiro delia u. p.
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