Energica azione di Londra per la pace nel Medio Oriente

Energica azione di Londra per la pace nel Medio Oriente Iju tensione fra Egitto ed Israele Energica azione di Londra per la pace nel Medio Oriente // Foreign OfRce non si impe <a in un'azione ufficiale, ma cerca di premere sui capi militi, arabi educati in Inghilterra (Dal nostro corrispondente) Londra, 10 novembre. Il portavoce del Ministero degli Esteri britannico ha spiegato oggi che « dietro le proposte formulate ieri (per il Medio Oriente) da sir Anthony Eden, non vi è nè un piano nè una carta geografica». Il Governo britannico, in altre parole, non ha per ora elaborato una formula di compromesso 0 una definizione di confine, che possa risolvere il conflitto fra Israele e l'Egitto. Per "il momento, anzi, il Governo britannico sta continuando la sua energica azione diplomatica in tutto H Medio Oriente per persuadere gli avversari ad accettare la formula della zona demilitarizzata lungo il futuro confine, proposta dal segretario delle Nazioni Unite. L'energico appello per la pace, lanciato ieri sera da Antony Eden, ha riscosso approvazioni in tutto il mondo diplomatico, e l'ambasciatore di Israele si è fatto oggi premura di pubblicare una dichiarazione con cui, con grande copia di dettagli, si dimostra come Israele abbia dato prova a varie riprese di essere disposto a discutere — anche se non a fare sacrifici troppo gravi — 1 suoi confini attuali. La Gran Bretagna è naturalmente lo Stato più direttamente connesso con il problema del confini ìa quanto il nuovo Stato di •Israele è sorto sul territorio del mandato britannico in Palestina. Il Ministero degli Esteri britannico sa meglio di qualsiasi altro quanto complessi e forse indefinibili siano i problemi di confine fra Israele ed Egitto. Proprio alla luce di questa esperienza, non sorprende che 11 Primo Ministro nel discorso di ieri sera abbia avuto estrema cura di mettere in chiaro che il problema della definizione del confine dovrebbe essere risolto direttamente fra i due contendenti, magari con l'aiuto delle Nazioni Unite. Il portavoce del Foreign Office, e stato poi invitato a dichiarare se la Gran Bretagna sarebbe disposta a garantire i confinì fra Egitto e Israele anche nel caso in cui altri Paesi si rifiutassero di aderire alla garanzia. Ma . egli ha evitato l'ostacolo affermando, come si usa alla Camera dei Comuni, che la domanda è puramente ipotetica. Nel mondo politico britannico le ipotesi sono di sola pertinenza del Consiglio dei Ministri e dei pochissimi formulatori della linea politica del paese. Sebbene a molti possa parere strano che sia proprio la Gran Bretagna, legata con quasi tutti i Paesi arabi da trattati militari di alleanza, a offrirsi come mediatrice in una vertenza fra Paesi arabi e Israele, il problema in pratica non si pone. Gli stessi cittadi¬ r:i ■ i ti ■ Fimi 1111 ri i ini m 11 ■ Min 11 ! i : i mi) il imiii ni e uomini politici di Israele non si preoccupano affatto di questo curioso aspetto della situazione. Non soltanto la Gran Bretagna proprio per le sue alleanze è in grado di esercitare un'autorevole pressione sui Paesi arabi affinchè questi evitino di imbarcarsi in una azione bellica, ma si considera anche che gli ambienti militari arabi del Medio Oriente — formati quasi nella totalità da ufficiali di scuola e di formazione britannica — siano forse più disposti ad ascoltare consigli di Londra che non gli stessi uomini politici arabi, spesso ardentemente nazionalisti e quindi oppositori dei consigli inglesi. r> a>

Persone citate: Anthony Eden, Antony Eden