Riunione segreta a Ginevra sull'avvenire della conferenza di Enrico Altavilla

Riunione segreta a Ginevra sull'avvenire della conferenza I ministri tentano oggi di superare il punto morto dei negoziati Riunione segreta a Ginevra sull'avvenire della conferenza Ieri ì "Quattro,, hanno discusso a lungo sul disarmo, senza rottura e senza accordo - L'ambasciatore Bova Scoppa ha incontrato Pinay e Harold Stassen, consigliere di Eisenhower - Smentite le voci d'un patto tra Italia, Francia e Spagna (Dal nostro invialo speciale) Ginevra, 10 novembre. Dopo dieci inconcludmfi sedute pubbliche, 1 quattro ministri degli Esteri terranno domani una riunione segreta per decidere quale andamento e quale durata debbano ancora avere i lavori della conferenza. In altre occasioni, gli incontri privati si sono mostrati utili perchè i ministri possono rinunciare alle battute polemiche e ai discorsi di propaganda destinati a raggiungere il grande pubblico. Sarà lecito sperare che domani venga trovato un compromesso per fare uscire la conferenza dal vicolo cieco in cui si è cacciata f Risponderemo dicendo che bisogna augurarsi che sia almeno trovato un accordo per rinviare ad altra data la ricerca della soluzione dei problemi oggi insolubili. La discussione sul disarmo, cominciata nel pomeriggio, ha mostrato che anche su questo problema le divergenze di opinioni non appaiono conciliabili per il momento. D'altra parte gli esperti che avrebbero dov'ito presentare oggi ai ministri le proposte sul terzo e ultimo punto dell'ordine del giorno (le relazioni commerciali e culturali fra Oriente ed Occidente) non sono riusciti a raggiungere alcun accordo. Così stando le cose, c'è da domandarsi — e Dulles lo ha detto chiaramente — quale utilità abbia il proseguimento dei lavori. C'è la speranza, è vero, che Molotov presenti nuovi suggerimenti; ma è una speranza molto vaga. Oggi Molotov ha criticato il miiiimimmiiiiiii ,,,„,,,,,„, ,„,„„„ piano Eisenhower per lo scambio di informazioni militari e per le reciproche ispezioni aeree dei territori dell'Unione Sovietica e degli Siati Uniti; e le sue critiche hanno avuto un tono cosi aspro da far ere- dere che la Russia volesse re spingere il progetto americano. Invece Molotov ha detto che l'Unione Sovietica potrebbe accettarlo; ma ha aggiunto che un efficace controllo dei preparativi militari si potrebbe ottenere soltanto accettando anche le proposte di Bulganin per le ispezioni terrestri ai porti, agli aerodromi e agli altri punti di importanza strategica dove potrebbero essere concentrati mezzi e truppe durante i preparativi dell'invasione. « Soltanto così renderemo impossibile ogni attacco di sorpresa», ha detto il ministro, sfondando una porta aperta. Infatti gli occidentali hanno replicato accettando il piano di Bulganin, purché accoppiato a quello di Eisenhower, e raccomandando anche l'approvazione del piano Eden per la creazione di una zona, nella quale verrebbe iniziato l'esperimento delle ispezioni reciproche, e del piano Faure sullo scambio di informazioni sui bilanci militari: due progetti che avevano già avuto oggi l'approvazione di massima da parte dei delegati sovietici. Accordo immediato, dunque? No, perchè Molotov considera che tutte queste proposte potranno essere accettate soltanto dopo che saranno stati decisi la riduzione degli effettivi „„„ militari e il bando delle armi atomiche. Egli ha infatti approvato il vecchio progetto franco-britannico per la riduzione degli effettivi .militari, ed ha accettato la proposta occi- dentale che la riduzione degli armamenti e la messa fuori legge delle armi atomiche debba avvenire a parte; però non si vuole piegare alla condizione degli alleati: la preventiva istituzione di organi ufficiali di controllo. Cosi l'accordo è mancato. La verità è che tutti questi problemi potranno essere risolti soltanto in una atmosfera di fiducia reciproca. E, come ha detto oggi Dulles, gli Occidentali non hanno più, molta fiducia nelle parole e nelle promesse dei russi. « Alla fine della guerra — ha ricordato Dulles — noi avevamo iz milioni di uomini sotto le armi. Due anni dopo, gli effettivi erano stati ridotti a 1 milione e mezzo. Dopo l'aggressione in Corea, dovemmo riportare le forze armate al livello di 3 milioni e 600 mila uomini; ed esse sono ora di 2 mlMoni e 900 mila uomini. Nessuno potrà affermare che noi americani siamo dei militaristi. Ma le recenti esperienze ci hanno mo strato il pericolo di un disarmo unilaterale. E il disarmo, perchè sia efficace, deve essere controllato ». Dulles ha poi insistito per la approvazione del piano di Eisenhower sulle ispezioni aeree, meravigliandosi che Molotov 10 avesse criticato, affermando che le ispezioni aeree sareb bero troppo costose, non darebbero risultati pratici e potrebbero fare aumentare, non diminuire, il pericolo di una guerra. MolotQv ha chiesto a sua volta l'iminediattf. messa fuori legge delle armi nucleari, ricordando che nessun paese belligerante osò violare, durante l'ultima guerra, la convenzione di Ginevra sull'uso delle armi chimiche e batteriologiche. La cronaca della giornata, oltre alla partenza per Bonn del ministro Von Brentano, il quale si è detto piuttosto pessimista sulle possibilità di un accordo, segnala un incontro fra il nostro osservatore, am basciatore Bova Scoppa e il consigliere di Eisenhower per 11 disarmo, Harold Stassen, du rante il quale è stato appunto discusso il problema del disarmo. Bova Scoppa ha avuto anche un colloquio con l'ambasciatore russo a Parigi, Vntogradov, il quale gli ha confermato che i lavori degli esperti sui progetti per migliorare le relazioni commerciali e culturali fra Oriente e Occidente non hanno fatto alcun progresso Ieri il nostro osservatore era stato ospite di Pinay, a colar zione; e aveva riportato l'impressione che la Francia potrebbe mitigare la sua ostilità al piano per l'ammissione contemporanea alle Nazioni Unite dei diciotto paesi, fra i quali sarebbe l'Italia. Sembrava che questo progetto potesse essere approvato dai quattro ministri a Ginevra. Ma ora l'atmosfera è cosi gelida che c'è da domandarsi se esso verrà ancora preso in esame, e se sarà possibile superare le ultime difficoltà consistenti nel rifiuto russo di ammettere anche il Giappone e nel rifiuto americano di approvare l'ammissione della Mongolia. Da fonte ufficiosa francese e italiana sono poi state smentite oggi le voci su un patto di assistenza militar re fra Italia, Francia e Spagna. Enrico Altavilla mmmiiniiiiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii Foster Dulles (a sinistra) stringe la mano a Molotov durante il ricevimento offerto a Ginevra dal governo elvetico. Al centro il presidente della Svizzera, Petitpierre (Telefoto)