I gravi incidenti del Vomere oggi all'esame della Lega

I gravi incidenti del Vomere oggi all'esame della Lega I gravi incidenti del Vomere oggi all'esame della Lega I documenti ufficiali sono giunti, ma nessuna decisione verrà presa ritenendosi necessaria una rigorosa inchiesta - Intanto il Napoli giocherà domenica a Genova e il campionato riprenderà quindi il ft dicembre (Dal nostro corrispondente) Milano, 8 novembre. I rapporti dell'arbitro e del commissario di campo riferentiai alla partita Napoli-Bologna sono regolarmente pervenuti alla Lega nazionale il cui consiglio si riunirà domattina alle ore 10. E' però assai difficile, per non dire impossibile, che domani sera venga emesso il relativo verdetto sia perchè un fatto di simile gravità merita una accurata e ponderata disamina, sia perchè l'atmosfera è già satura di risentimento e di elettricità e sarebbe sconsigliabile arroventarla maggiormente con deliberazioni più o meno precipitose. Il Napoli domenica prossima giuocherà in trasferta; poi il campionato rimarrà fermo per due domeniche, come stabilito dal calendario a causa dell'attività internazionale da tempo predisposta. Gli ardori e le passioni avranno così la possibilità di placarsi prima del 4 dicembre, data fissata per la ripresa del torneo. L'esito del drammatico confronto verrà senz'altro omologato perchè fino al fischio di chiusura il gioco si è svolto in condizioni normali tanto da permettere l'esecuzione e la realizzazione del calcio di rigore che sigillò il risultato. In quanto alla eventuale squalifica del campo napoletano è difficile trarre fondate previsioni dipendendo tutto dai documenti ufficiali e precisamente dai rapporti stesi dall'arbitro e dal commissario di campo i quali poterono accertare solo in minima parte quanto purtroppo è accaduto. Inoltre il direttore di gara che riparò subito negli spogliatoi, dove fu raggiunto e confortato da un cappellano militare, ha cercato di minimizzare ogni cosa, come del.resto avviene in casi del genere, dichiarando di essere uscito incolume dallo stadio del Vernerò verso le 18 e aver potuto riprendere regolarmente lunedì mattina la sua mansione di agente di cambio nella Capitale. Dopo quanto deliberato l'anno scorso dal Consiglio federale e nell'intento di assicurare la massima riservatezza nelle designazioni, la Lega nazionale non viene più informata preventivamente e quindi ignora i nomi degli arbitri designati a dirigere le partite. Ciò ha determinato l'inconveniente, tutt'altro che trascurabile, della designazione da parte della Lega di un commissario di campo' romano per un incontro; diretto, da un. arbitro pure romano. «.Se avessi saputo che Maurelli aveva l'incarico di arbitrare l'incontro Napoli-Bologna, ha dichiarato questa sera il presidente della Lega nazionale, mi sarei guardato bene dal mandare a Napoli il presidente della Lega regionale laziale che dimora nella stessa città di Maurelli ». Le versioni dell'arbitro e .del commissario di campo potranno essere pertanto unilaterali se non proprio concordate; comunque il conte Saverio Giulini fin da stasera ha preavvisato che la Lega avrà bisogno di tempo e di serenità prima di deliberare. In attesa delle decisioni del tribunale calcistico di prima istanza merita citazione una singolarità rilevata dallo stesso tribunale, ossia che i quattro più gravi episodi di intemperanza lamentati in questi ultimi anni abbiano sempre avuto il Bologna come protagonista. Queste partite sono Legna- no-Bologna (3 febbraio 1952) di cui tutti ricordano la coda a Milano con l'aggressione all'arbitro Tassini il quale ebbe la dentiera fracassata in bocca e che portò alla lunga squalifica del Legnano; Pro Patria-Bologna che costò tre domeniche di squalifica del campo di Busto; Bologna-Fiorentina dello scorso campionato conclusasi con la squalifica per due giornate del campo fiorentino ridotte poi ad una dalla Commissione di appello; Roma-Bologna pure dello scorso campionato che ebbe episodi clamorosi per cui la Roma venne multata di mezzo milione con l'obbligo di rinforzare la rete di protezione allo stadio Olimpico. La coincidenza non può essere ritenuta puramente casuale e tenderebbe invece a far ritenere che l'impostazione del giuoco bolognese abbia una sua speciale caratteristica agonistica e un suo particola¬ re tono di forza soprattutto in campo avversario. Riguardo poi all'arbitro Maurelli, quotato per le sue doti di coraggio, sembra che egli non sia mai riuscito a convincere gli organi tecnici nazionali in fatto di fiuto psicologico. Due episodi, uno vecchio e l'altro recente, sarebbero stati rievocati a proposito. Durante una arroventata partita Spal-Fiorentina, Maurelli si tolse il berretto che lo infastidiva e lo consegnò all'allenatore Bernardini che ai margini del campo seguiva ansiosamente il giuoco. Bernardini è romano come Maurelli e non era davvero il caso di mettere in sospetto in quel difficile momento il pubblico ferrarese con un gesto confidenziale che poteva lasciar credito a chissà quali intese. Il secondo episodio si ricollega alla partita Milan-Sampdoria disputata allo stadio di San Siro un mese e mezzo fa. Un fortissimo tiro di Nordahl batteva il portiere avversario e andava a picchiare contro il sostegno interno della rete rimbalzando in campo. I 45 mila spettatori balzavano in piedi mentre il guardiano della Sampdoria calciava malinconicamente il pallone verso il centro del campo; ma tra lo stupore generale Maurelli fece segno di proseguire il guoco. Vane furono le proteste dei rosso-neri, vani gli sbandieramenti del segnalinee che non sapeva più come richiamare l'attenzione per essere interpellato: Maurelli, unico fra tutti, aveva visto il pallone respinto dal palo. Egli difettò soprattutto di intuito e di spirito di osservazione non rilevando l'atteggia tn^nto unanime del pubblico, dei giuocatori e dei guardialinee. Meno male che il Milan finì per vincere per 6 a 1 e tutto andò per il meglio. • 1. c

Persone citate: Bernardini, Busto, Nordahl, Saverio Giulini, Tassini