Un ispettore generale di Pubblica Sicurezza inviato a Napoli per gli incidenti del Vomero
Un ispettore generale di Pubblica Sicurezza inviato a Napoli per gli incidenti del Vomero IL PREFETTO ORDINA MISURE DI VIGILANZA IN CITTA' FINO A GIOVEDÌ' Un ispettore generale di Pubblica Sicurezza inviato a Napoli per gli incidenti del Vomero Duecento i feriti e i contusi - Ancora allarmanti le condizioni del giovane colpito da una rivoltellata alla bocca - Tre fermi trasformati in arresti - Attacchi della stampa napoletana all'arbitro e alla polizia - Secondo la questura i tumulti sarebbero iniziati dopo che il massaggiatore del "Bologna,, ebbe rotto una bottiglia in testa a un funzionario del "Napoli,, (Dal nostro corrispondente) Napoli, 7 novembre. Centoclnquantadue sono questa sera, a ventiquattro ore dagli incidenti del Vomero, 1 feriti « 1 contusi registrati ufficialmente negli ospedali e nei posti di < pronto-soccorso >. Se ad essi si aggiungono tutti coloro che, allarmati dai fermi compiuti Ieri dalla Questura, hanno preferito rivolgersi direttamente a medici privati, ai raggiunge facilmente la cifra di circa 200 infortunati nella drammatica invasione di campo avvenuta al termine della partita Napoli-Bologna. I giornali di Napoli sono unanimi nell'accusare l'arbitro Afro Maurelli di parzialità, ritenendolo l'unico vero responsabile degli incìdenti. I fogli del pomeriggio e della sera rincarano la dose, e il Corriere di Napoli pubblica su sette colonne un titolo che dice: « Congiura ordita ai danni del Napoli >, e sotto, sempre nel titolo: « Urge un'inchiesta sugli arbitri 1 quali giocano al Totocalcio >. Mentre migliorano le condizioni di nove dei dodici rico- veratl negli ospedali, 1 medici mantengono la riserva sulla prognosi degli altri tre, soprattutto per quel Ciro Adamo che ha avuto il palato trapassato da un proiettile. Per 3 dei 18 fermati la Questura ha trasformato in «arresto» il fermo, accusandoli di violenza alla forza pubblica. Essi sono: Antonio A vallone, Luigi Notaro e Raffaele Natale. Gli altri 15 sono stati rimessi in libertà. I feriti tra le forze di polizia sono esattamente o2: 30 agenti e 4 funzionari di P. S., 12 militi e 3 ufficiali dei carabinieri e 3 vigili metropolitani. Una ventina (di cui 15 all'Ospedale Militare) sono ricoverati. II Ministero degli Interni in aggiunta all'inchiesta già compiuta dal vice-questore Mario Pascarella ne ha ordinato una altra, inviando a Napoli l'ispettore generale di P. S. Nicola Di Florio che ha compiuto un sopraluogo allo stadio, dove nella parte del campo più vicina alle tribune^ giacevano ancora mucchi di bottiglie spesso in frantumi, e di calcinacci caduti dai muri spaccati dalla furia degli spettatori: proiettili che spiegano in gran parte l'elevato numero dei feriti e dei contusi. Secondo 1 primi accertamenti della Questura, il pubblico (40 mila spettatori) era già esasperato per il gioco troppo rude dei rossoblu, che avevano adottato sin dall'inizio una tattica difensiva per arginare la superiore tecnica degli «azzurri > napoletani, in vantaggio di tre reti fin dal primo tempo. L'aver concesso l'arbitro un « rigore > a favore del Bologna alla fine dell'incontro, quando nessun provvedimento era stato preso per 1 violenti colpi inferti durante il secondo tempo a Vinicio, a Jeppson e a Fontanesi, è sembrato troppo ai sostenitori del Napoli. E allorché Pivatelli ha segnato la rete del pareggio e l'arbitro ha dato il fischio di chiusura, l'ira della folla è esplosa. Un episodio aveva contribuito a rinfocolarla: la bottiglia rotta dal massaggiatore del Bologna Ulisse Bortolotti sulla testa di un funzionario dell'A. C. Napoli, Giuliano Piccolo (11 Bortolotti, arrestato, è stato rilasciato avendo il Piccolo ritirato la querela). I drammatici incidenti si sono svolti in più riprese, e, come constatano concordi tutti i quotidiani locali, per responsabilità iniziale del pubblico, ma anche per il modo con cui si è reagito al suo aggressivo comportamento. Infatti, quando la prima ondata (quattrocento persone circa) ha abbattuto la rete di protezione, 1 carabinieri hanno tentato di arginarla senza riuscirvi. A quel punto, mentre l'arbitro era ancora in campo, è accaduto un altro fatto che, secondo il rapporto della Questura, ha ancora più esasperato gli animi: i giocatori del Bologna si sono posti intorno al Maurelli come ad ostentare la protezione fisica che essi gli offrivano. Un fatto che l'inchiesta della polizia tace e che è riportato dai vari giornali è il seguente. Quando, travolti dalla folla 1 carabinieri, è intervenuta la Celere caricando gli spettatori sulle gradinate, è cominciato un vero duello con bottiglie e pietre. Un duello: perchè molti di quegli improvvisati proiettili piovutl sul militi senza frantumarsi, venivano rilanciati. Si aggiunga a tutto ciò che la seconda ondata di pubblico entrata nel campo è stata di oltre quattromila persone, che molti sono rimasti contusi perchè travolti nella calca dalla gente che fuggiva atterrita, si considerino i caroselli delle jeeps e le manganellate degli agenti sulla folla eccitata che circondava lo stadio, e si spiega perchè il numero degli Infortunati risulta cosi elevato. te. Questura che Ieri provvide a far accompagnare sotto scorta rispettivamente a Pozzuoli e a Formia il commissario di campo Enrico Baldanl, presidente della Lega laziale, e l'arbitro, ha compiuto uno speciale servizio di protezione intorno al < Parker », l'hotel in cui hanno riposato 1 giocatori del < Bologna >, ripartiti questa mattina alle 8,16 In treno. Il Prefetto ha disposto che le misure di vigilanza siano mantenute Ano a giovedì, temendosi nuove manifestazioni di protesta allorché mercoledì sera si conosceranno le decisioni della Lega, che si prevede saranno sfavorevoli al «Napoli >. Negli ambienti sportivi più sereni, la squalifica del campo è ritenuta inevitabile. Rimane dubbio, invece, l'invasione essendo avvenuta a incontro concluso, se si possa applicare l'articolo del regolamento che sancisce partita perduta per 2 a 0 in caso di invasione a gioco aperto. E' dato per sicuro, in questo caso, il ritiro del «Napoli » dal campionato. Crescenzo Guarino tifili La signora Rosa Adamo assiste li figlio Ciro, di 20 anni, ferito da un proiettile (Telef.) L'arbitro Maurelli (Telefoto) GII agenti della « Celere » risosplngono gli spettatori verso l'alto delle gradinate. (Tel.) niiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiitiiiitiiiiifiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiifiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitu
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