Assegnati i Premi Marzotto

Assegnati i Premi Marzotto Assegnati i Premi Marzotto Per la narrativa tre milioni a Soffici; per la storia dell'arte due milioni a Salmi; per il teatro due milioni a Zardi - Non assegnato il primo premio per la pittura - Alto riconoscimento al prof. G. C. Dogliotti (Dal nostro inviato speciale) Valdagno, 5 novembre. I premi Marzotto sono la più grande clamorosa vendemmiata che l'arte italiane si concede ogni autunno a Valdagno. La ricchezza della dotazione (30 milioni complessivi), il nome dei concorrenti e dei componenti le varie giurie, ne fanno un avvenimento che sconfina dal limitato campo dell'arte e della scienza per diventare, sia pure con molta dignità e discrezione, un incontro del sapere con la mondanità. A fare gli onori di casa alle Muse ed alla Scienza nel piccolo anfiteatro del Circolo Unj0ne, questa mattina c'era no yon Maria Jervolino, sotto segretario alla Pubblica Istruzione e il conte Gaetano Marzotto con i quattro figli e le quattro bellissime nuore. Il prof. Soprano, segretario dei premi, ha letto le relazioni relative alle varie ' sezioni premiate quest'anno: narrativa, storia dell'arte, teatro, giornalismo, pittura, medicina e chirurgia. Anche quest'anno il premio più cospicuo è stato riservato alla narrativa ed 1 tre milioni sono stati assegnati ad Ardengo Soffici per il ciclo « Passi tra le rovine », quattro volumi in cui l'estroso scrittore, pittore, poeta, saggista toscano fa la sua autobiografia proiettandola nel tempo in cui è vissuto. I tre milioni hanno fatto felice il vecchio scrittore Benché abbia dato vita a molti volumi, dipinto non so quanti quadri, egli conduce una vecchiaia certo non ricca, Felice quanto lui, ma in misura proporzionale al premio, Tommaso Landolfl, Anna Banti, Libero Bigiaretti, che hanno vinto un milione ciascuno per i rispettivi romanzi: Ombre, All'arme sul lago e / figli. Mezzo milione è stato inoltre assegnato ad Angelo Ripellino per Poesia russa del 900 e a Folco Quilici per Avventura nel Sesto Continente. I due milioni per la storia dell'arte sono andati al prof. Mario Salmi, autore di numerose opere di vasta cultura, specie su Masaccio, Andrea Del Castagno, Paolo Uccello. Tre altri premi da mezzo milione sono stati assegnati ai professori Arturo Bovi, studioso di Leonardo, ' Arnaldo Ferriguto, intenditore del Giorgione, e Geza De Francovich, autore di una monumentale opera sull'architettura di Benedetto Antelani. Per il teatro il gran colpo l'ha fatto Federico Zardi, bolognese di 43 anni, timido e riservato, non nuovo ai successi teatrali che ha vinto due milioni con / Giacohini, una grandiosa ricostruzio.ie storica della rivoluzione francese. Dodici premi da 300 mila lire ciascuno sono stati poi attribuiti a) giornalisti tra cui citiamo Egisto Corradi, Giancarlo Vigorelli. Giuseppe Piazza, Piero Rebora, Luigi Romersa e Nantas Salvataggio. La pittura ha avuto meno fortuna; della Mostra, aperta il 20 agosto scorso ed a cui partecipavano 137 pittori, la giuria non ha trovato l'eccellente e non ha assegnato il primo premio di due milioni. Il secondo; dì un milione, è stato attribuito a Pio Semeghini per un ritratto di ragazza tutto trasparenze rosee accese dai riflessi cilestrini degli occhi spalancati. Un altro secondo premio ex-aequo di un milione è stato assegnato a Luigi Bartolini e Nino Springolo. I premi alla scienza hanno originato non piccole contrarietà tra i giudici che invece di un solo premio si sono alla fine trovati d'accordo nel dividere la somma messa a loro disposizione tra vari autori. Un premio di un milione è stato assegnato ai professori Eugenio Milani ed Adamo Grilli per il Compendio di radiologia medica; il prof. Gabriele Monasterio, invece, ha avuto un milione tutto per sè. Altri undici premi di mezzo milione sono stati assegnati ad illustri medici patologi tra i quali emerge il prof. G. C. Dogliotti, di Torino, per il suo manuale sintetico di Medicina interna nel quale dice la relazione, < l'autore ha superato con metodica esattezza, spirito didattico preciso e ordinato, l'ardua difficoltà di condensare molto in poco ». Terminate al circolo, la festa si è spostata in piazza Dante per l'inaugurazione del monumento a Gaetano Marzotto sr., fuso nel bronzo dallo scultore bolognese Minguzzi. Fondatore della dinastia, un secolo fa egli gettò le basi della grande industria laniera di Valdagno e della Contea. f. r.

Luoghi citati: Sesto, Torino, Valdagno