Molotov a Mosca per consultazioni di Enrico Altavilla

Molotov a Mosca per consultazioni SosjBGgsaL per fx»& giorni ist co xiie renata di Ginevra Molotov a Mosca per consultazioni II ministro russo dirà martedì se accetta la proposta alleata di libere elezioni nell'intera Germania entro il settembre 1956 - Dalla risposta dipende il successo dei negoziati - L'ambasciatore Bova Scoppa discute con Foster Dulles la visita a Tito e l'ammissione dell'Italia all'ONU (Dal nostro inviato spedale) Ginevra, 4 novembre. La preparazione di libere elezioni in tutta la Germania per il settembre 1956 e l'immediata formazione d'un comitato elettorale, che dovrebbe consultare anche i rappresentanti del governo comunista tedesco, sono state proposte oggi dai ministri occidentali, per indurre Molotov a pronunciarsi in favore della riunificazione della Germania. Molotov, che domani rientrerà a Mosca per consultarsi con Bulganin e con Kruscev, ha promesso di studiare le proposte e si è impegnato di accettarle « se troverà che sono conformi alle direttive dei Quattro Grandi ». Per ora, ha detto di dubitarne. Sino a martedì ci sarà a Ginevra scena vuota. Macmillan è già partito per Londra, Pinay torna domani a Parigi, Dulles si reca a Vienna di do- ve la Jugoslavia. Ad eccezione di Dulles, gli altri tre ministri avranno occasione di parlare a lungo con i loro capi di Governo. Poche novità potranno portare Pinay e Macmillan, tornando martedì a Ginevra, perchè oramai le posizioni occidentali sono ben definite. E Molotov? Egli vedrà Bulganin e Kruscev durante giorni particolarmente importanti per l'Unione Sovietica, che festeggia lunedì l'anniversario della rivoluzione. Vorrà Bulganin ordinargli di mantenere la po- ica hi ic\.a a vienna ui au- proseguirà domenica per. " r . sizione d'intransigenza o lo incaricherà di applicare le direttive che lui stesso — Bulganin — firmò in luglio? La parola è ai russi; e martedì, quando verranno riprese le sedute, conosceremo le loro in¬ I tenzioni. |Tornando alla seduta odier-! na, diremo che è stata prece- \duta dal primo incontro fra i ministri occidentali ed i rappresentanti di Bonn, gli ambasciatori Blankenhorn e Grewe, i quali hanno ottenuto la solenne garanzia che non verrà firmato il patto per la sicurezza collettiva fino a quando i russi non acconsentiranno alla riuniflcazione della Germania. Di questo colloquio si trova un'eco nella proposta di indire le elezioni per il settembre 1956, che è stata fatta su comune iniziativa di Parigi, Londra, Washington e Bonn. Il comitato elettorale, che verrebbe formato da rappre- !vcaicuuc luiumw un i au ui e-.sentanti delle quattro Poten-1 I ■*ze, dovrebbe cominciare im- !mediatamente i suoi lavori e |riferire ai ministri entro il gen. |naio 1956. Subito dopo verrebbe convocata una nuova conferenza a quattro, ed in settembre i tedeschi rarebbero liberi di eleggere un'assemblea costituente. Il progetto alleato è stato criticato da Molotov, perchè non collegato al piano di sicurezza. Ma da buona fonte apprendiamo che i tre ministri dichiareranno martedì di essere pronti ad accettare come base di discussione il pia- no sovietico per la sicurezza | europea, se Molotov accetterà in linea di massima la proposta per le elezioni. E forse potrebbero accettare, quasi nella sua integrità, il piano russo I per la sicurezza, se Molotov |accettasse senz'altro il princi- ! pio e la data delle elezioni. Il \d° ut des sta prendendo dun- que forme precise: ma per il momento nessun elemento nuovo autorizza a credere che i russi siano disposti a mutare l'atteggiamento degli ultimi giorni. Dei discorsi pronunciati da Dulles e da Molotov, basterà dire che hanno rappresentato una scelta dei brani migliori dei loro discorsi precedenti. Ma Dulles ha ammonito Molotov che, se la conferenza non avrà successo, gli occidentali dichiareranno apertamente che soltanto per colpa della delegazione sovietica non sarà staci possibile applicare le diret- !tive dei Quattro Grandi . 1 A sua volta Macmillan ha . , . . ! avuto dure battute contro i co | munisti della Germania Orien | tale — < gli unici tedeschi che non desiderano la riuniflcazione... », e forniti dell'esercito «che dopo i tempi dei mercenari ha avuto il maggior numero di disertori in tempo di pace » — e ha posto a Molotov una • serie di precise doni, .lde sulla riuniflcazione tedesca, tutte rimaste oggi senza risposta. Soltanto nel pomeriggio di martedì conosceremo le intenzioni sovietiche e sapremo se dovrà essere continuata la di- [ | scussione sulla sicurezza euro pea e sulla riunificazione te- desca, o se sarà necessario passare al secondo punto dell'ordine del giorno: il disarmo. Fra i molti incontri svoltisi oggi fuori delle sale della Conferenza, uno dei più interessanti è stato quello tra Dulles e l'osservatore italiano Bova Scoppa, il quale ha riferito al Segretario di Stato americano le sue impressioni sul colloquio di ieri con Molotov. Durante l'incontro, durato circa un'ora, Bova Scoppa ha discusso il problema del disarmo e ha avuto da Dulles chiarimenti sui colloqui di domenica con Tito: essi rappresenteranno soltanto — ha detto il ministro americano — una presa di contatto e non avranno un ordine del giorno prestabilito. Poi l'osservatore italiano ha cercato di sapere se anche gli americani siano disposti al- ., . ,. 1 ammissione in blocco di di n\f\ttr\ Pace tl-o /Miì ^orahrit [ciotto Paesi — tra cui sarebbe l'Italia — alle Nazioni Unite. Ieri Molotov si era detto favorevole in linea di massima a questa soluzione, facendo riserve soltanto per il Giappone, ma non per la Spagna (e ciò potrebbe confermare le voci sulle trattative per il riavvicinamento, almeno in campo economico, fra Mosca e Madrid). Dulles, pur dicendosi favorevole all'ammissione dell'Italia, si è mostrato riservato per l'ammissione dei diciotto Paesi. Il suo atteggiamento è dettato dal desiderio di non turbare i buoni rapporti con la Francia che, come è stato confermato oggi da Pinay, continua ad opporsi all'ammissione di alcuni Paesi afro-asiatici, che dovrebbero entrare all'ONU insieme con l'Italia. Per tentar di sbloccare la situazione, Bova Scoppa si incontrerà martedì con Pinay. In mattinata Molotov ha chiesto Inaspettatamente un colloquio a quattr'occhi con Pinay e Macmillan. Sono state discusse le elezioni generali del Vietnam, che i russi vorrebbero fare indire al più prèsto, e le ammissioni alle Nazioni Unite. Molotov ha proposto un incontro a quattro da tenersi la settimana ventura per prendere una decisione su questo problema. Anche la tensione nel Medio Oriente è stata discussa in vari colloqui, ma non ci sembra meriti credito la voce — per quanto attribuita a dichiarazioni di Pinay — su una possibile Conferenza a quattro in gennaio su questo argomento. Gli occidentali non hanno alcun Interesse a riconoscere ai russi il diritto di interferire nel Medio Oriente. Forse merita maggior credito la voce sul possibile invio di un corpo di spedizione delle Nazioni Unite sulla frontiera fra lo Stato d'Israele e l'Egitto. Enrico Altavilla