Il duca di Dusmet pone all'osto i tesori artistici della sua villa
Il duca di Dusmet pone all'osto i tesori artistici della sua villa Il duca di Dusmet pone all'osto i tesori artistici della sua villa In vendita da lunedì dipinti del Tiziano, del Correggio, di Utrìllo e di Modigliani insieme con oggetti preziosi e mobili di enorme valore • Le sale dei capolavori aperte al pubblico (Nostro servizio particolare) Roma, 3 novembre. Villa Dusmet, la fastosa residenza patrizia prospiciente la sede dell'Ambasciata americana nel quartiere di via Veneto, ha aperto oggi i suoi cancelli al pubblico, che potrà prendere visione di quanto essa contiene, dalle collezioni d'arte ai mobili, dalle suppellettili agli impianti elettrodomestici. Da lunedì ogni cosa sarà venduta all'asta. Il fatto ha sollevato in città molto scalpore, non solo negli ambienti mondani, ma soprattutto in quello dei cultori d'arte, consapevoli dell'importanza delle opere esistenti nella villa. Si tratta di una delle poche aree non ancora cadute preda della invadente speculazione edilizia. La non grande villa è stata fino a poco tempo fa sede dell'ambasciata del Libano presso il Quirinale. Il duca di Dusmet, che ne è proprietario, ha deciso un anno fa di vendere lo stabile e il terreno che lo circonda ad un'impresa di costruzione, cedendo senza dubbio ad insistenti pressioni e lusinghe, dato che i prezzi degli appezzamenti ancora disponibili, in una zona così centrale, hanno assunto un valore altissimo. In vista di una possibile vendita, il vecchio duca, alcuni mesi or sono, per aggirare l'ostacolo frapposto dal regolamento edilizio, aveva ordinato l'abbattimento delle piante secolari che circondano la villa verso il cortile. E' intervenuto però il Comune, ingiungendogli di ricostruire il patrimonio arboreo e vietandogli la vendita dell'area a lotti. Il patrizio fece puntellare gli alberi già intaccati dalla scure con sostegni di tubi metallici, ma non rinunciò alia vendita globale della dimora e del terreno, trovando facilmente degli acquirenti che vi costruiranno un grande palazzo. 11 duca si sta disfacendo, Intanto, di tutto ciò che la villa contiene. E sì tratta di pregevoli quadri del periodo rinascimentale e moderno, di una collezione di giade orientali, di gioielli, mobili antichi, tappeti e arredi di grande valore. Nella villa esiste una delle più notevoli gallerie private di Roma. Nell'elenco dei dipinti messi all'asta figurano opere di Tiziano, del Cossa, de! Tintoretto, di Doss, Caravaggio, Canaletto. Esiste anche un «Ec ce homo» del Correggio che ricorda da vicino quello della « National Gallery » di Londra. Molte di queste opere sono munite dì autentiche dichiarazioni di critici e dì esperti, né su di esse è possibile dare giudizi determinati. Tra i moderni una < Eva » è attribuita a Modigliani, e figurano paesaggi di Utrillo, un Boldini od altri dipinti di famose firme con temporanee. _ _ A* II»
Persone citate: Boldini, Caravaggio, Doss, Modigliani, Utrillo
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