Oggi all'attacco di Coppi e Filippi tutti gli assi delle gare a cronometro di Vittorio Varale

Oggi all'attacco di Coppi e Filippi tutti gli assi delle gare a cronometro Lotta appassionante sui 108 Km. del Trofeo Baracchi Oggi all'attacco di Coppi e Filippi tutti gli assi delle gare a cronometro La corsa si svolge da Bergamo a Milano - Magni e Moser, flnquetil e Darrigade, Defilippis e Maule costituiscono gii accoppiamenti più pericolosi per il campionissimo - Le possibilità degli svizzeri Graf e Strehler - La prima partenza alle 9,15 (Dal nostro inviato speciale) Bergamo, 3 novembre Stando alle generali previsioni, il Trofeo Baracchi, la classica corsa a coppie che ogni anno chiude la stagione ciclistica e che domani si disputerà con partenza da Bergamo e arrivo al velodromo Vigorelli di Milano, dovrà riuscire oltremodo interessante, e dall'esito incertissimo. A differenza di quanto si faceva finora, i promotori lianno lasciato t corridori liberi di scegliersi il compagno che più gli garbava, salvo, in un secondo tempo, regolarizzare le coppie cosi formate coi rispettivi contratti d'ingaggio. E' così avvenuto, che se Coppi è rimasto fedele all'ex-campione mondiale dei dilettanti col quale aveva vinto nel '53 e nel '54 senza badare se Filippi ancora quest'anno non è stato cosi brillante come si era in diritto di aspettare da lui, altri corridori si sono dati da fare per scegliersi un partner col quale sono sicuri di formare una coppia equilibrata e omogenea, capace, nella rapidità dei cambi per mantenere alta l'andatura, di opporsi alla già collaudata supremazia dei due piemontesi (per l'ultima volta alleati sotto gli stessi colori). Esempi: Magni è andato a cercar il suo compagno in una squadra che non è la sua propria, e domani avrà al suo fianco Moser, del quale si conoscono le doti di emerito passista, e Defilippis, che pur avrebbe potuto volgersi altrove, ha chiesto ed ottenuto di avere con sè Maule, altro corridore per il quale i 45 all'ora su strada è come sorbirsi un gelato. E si potrebbe continuare, se già non bastassero questi rapidi accenni per stabilire che, questa volta, Coppi-Filippi non troveranno cosi facile vincere, chiaramente risultando che le formazioni avversarie appaiono ben più agguerrite e temibili che nel passato. Pigliamo l'Anquetil-Darrigade. Rinunciando una buona volta alle lunghissime trasferte in automobile alla vigilia di un'importante corsa, l'enfant prodige del ciclismo d'oltr'Alpe si è portato in Italia in treno, in vagone-letto per giunta, sbarcando a Milano stamattina alle nove. Suo compugno di viaggio era il campione di Francia, che sarà anche suo compagno di corsa. Li ho visti oggi nel pomeriggio, dopo che avevano ritirato le biciclette della < Casa > di viale Abruzzi che li equipaggia, ed erano di ritorno da una sgroppata d'allenamento d'una cinquantina di chilometri attorno alla metropoli lombarda. Ho chiesto ad Anquctil perchè non avesse preferito < accoppiarsi » con un passista resistente come lui, che in Francia non mancano (c'è Vitre, campione nazionale dell'inseguimento; c'è Bouvet, secondo arrivato dietro lui in due importanti Gran Premi a ero nometro). La risposta è stata la seguente: <Per ottenere il massimo rendimento di velocità in una corsa del genere non è necessario adottare una cadenza di marcia basata esclusivamente sulla regolarità. Darrigade mi dà la sicurezza di fare dei cambi molto veloci, anche se brevi, il che mi permetterà di non dover rallentare l'andatura quando sarà lui a condurre. In tal modo, quando toccherà a me di passare in testa, non dovrò for- zare per mantenere la velocità, giacchè in genere sono questi rapidi e frequenti mutamenti di ritmo quelli che alla lunga fanno scendere la media nelle corse a cronometro, o nelle fughe a fine corsa. Ed è per questo che ho scelto Darrigade, della cui velocità sono sicuro. Al resto ci penserò io ». Domani intorno a mezzogior¬ no si saprà se i fatti avranno dato ragione, oppur no, al giovane francese. Il quale — ed è l'ora di passare alla cronaca della vigilia di corsa — ha deciso di pernottare a Milano, per portarsi a Bergamo domani mattina, assieme a Darrigade, con l'automobile guidata dal calciatore Bonifaci. In quanto agli altri — Minardi e Grassi, Graf e Strehler, Braiikart e Janssens, Monti ed Astrua, Fornara e Vliana, Defilippis e Maule, Albani e Baffi —, sono 3ul posto già dal tardo pomeriggio, e li abbiamo tutti visti alla sede della Baracchi, dove sono passati a ritirare il numero che domani porteranno in corsa. Le partenze, come si sa, verranno date di tre in tre minuti, a partire dalle nove e un quarto (con i romagnoli Minardi-Grassi) e termineranno alle nove e quarantadue con l'ultima e decima coppia (Defilippis & C). Che seguirà immediatamente i < favoriti » Coppi-Filippi. In quanto a questi, per i quali già è stato coniato l'appellativo di < coppia regina», oggi uno soltanto si è presentato all'appuntamento: Filippi, che l'altro — più illustre e più necessario al successo della manifestazione —, oggi partecipava a una riunione di corse (su pista di terra) nientemeno che a Perugia. E' pur vero che Coppi ha reiteratamente assicurato che avrebbe viaggiato tutta la sera e buona parte della notte in automobile per venire a pernottare e a riposare nella camera già prenotatagli in un albergo cittadino; egli è aspettato di minuto in minuto dagli organizzatori, ai quali davvero non garba che il Campionissimo si sottoponga a questo raid di 560 chilometri a poche ore dalla corsa, e stasera parlavano di « leggerezza* a suo riguardo (ma se, invece, si trattasse di < sicurezza ». sicurezza di vincere per la terza volta e, magari, anche di battere il record? ). Vittorio Varale Coppi e Filippi, i due assi detentori del record delia corsa