Un cordiale colloquio tra Molotov e l'osservatore Italiano a Ginevra di Enrico Altavilla

Un cordiale colloquio tra Molotov e l'osservatore Italiano a Ginevra Proseguono senza successo i negoziati sull'unità tedesco Un cordiale colloquio tra Molotov e l'osservatore Italiano a Ginevra L'ambasciatore Bova Scoppa ha discusso l'ingresso dell'Italia all'OiMU, il commercio con i Parsi comunisti e l'inchiesta sui dispersi in Russia - Oggi l'inviato di Palazzo Chigi esamina con Bulles la situazione nel Medio Oriente (Dal nostro inviato speciale) Ginevra, 3 novembre. L'ammissione dell'Italia fra le Nazioni Unite, il problema dei nostri prigionieri in Russia, le relazioni commerciali italo-sovietiche e gli aspetti della situazione nel Medio Oriente che interessano più da vicino l'Italia, sono stati discussi oggi durante un lungo colloquio fra Molotov e l'osservatore italiano a Ginevra, ambasciatore Bova Scoppa. Non avendo ancora potuto inviare il suo rapporto a Palazzo Chigi, l'osservatore italiano si è contentato di dire ai giornalisti che il colloquio, svoltosi fra le 11 e mezzogiorno nella sede della delegazione sovietica nell'Aveaue de la Paix, si è svolto in una atmosfera di grande cordialità. A quanto pare, il ministro sovietico si è detto favorevole all'ammissione dell'Italia fra le Nazioni Unite, a patto che siano contemporaneamente ammessi alcuni altri Paesi, fra i quali dovrebbero trovarsi alcuni satelliti della Russia. E' un progetto al quale anche gli inglesi e gli americani sono favorevoli (quantunque non siano completamente d'accordo con i russi sul numero dei Paesi da ammettere), ma che continua ad incontrare una risoluta opposizione da parte della Francia. Natu.-almente Parigi non ha nulla da obiettare alla ammissione dell'Italia, ma minaccia di porre il veto all'ammissione di alcuni Paesi afro-asiatici, che dovrebbe ro entrare all'O.N.U. insie me con l'Italia, perchè non vuole fare aumentare entro le Nazioni Unite il numero degli Stati contrari alla politica francese nell'Africa ; Settentrionale. Tuttavia,' anche se non potesse andare in porto il prògetto per l'ammissione contemporanea di tredici b di ciotto Paesi, si potrebbe ritornare al vecchio progetto per l'ammissione contemporanea dell'Italia, dell'Austria, della Finlandia, della Bulgaria, dell'Ungheria e della Rumenia. La questione dei prigio nieri italiani in Russia era stata già trattata in luglio durante un colloquio fra Molotov e l'ambasciatore Magistrati. Allora il mini atro sovietico disse che, pur rendendosi conto del dolore delle famiglie italiane, egli doveva ricordare che anche molte centinaia di migliaia di soldati sovietici erano scomparsi — probabilmen te sepolti in fosse comuni — e che le loro famiglie non avevano mai potuto avere notizia ufficiale della morte. Oggi l'ambasciatore Bova Scoppa ha detto a Molotov che una delegazione italiane sta cercando di ottenere dai reduci tedeschi infor mazioni sui nostri dispersi; e il ministro russo ha promesso che farà compiere accurate indagini nel caso che reduci t tedeschi indichino la presenza sicura di ita liani nelle prigioni o nei campi sovietici. Il problema delle relazioni commerciali italo-sovietiche è stato ampiamente discusso fra Molotov e Bova Scoppa; ed il nostro osservatore riprenderà la discussione nei colloqui che avrà nei prossimi giorni con l'ambasciatore sovietico a Parigi, Vinogradov, attualmente a Ginevra in qualità di esperto economico. « E' stato fatto il nome dell'on. Nenni durante l'incontro odierno ? », ha chiesto un giornalista a Bova Scoppa, il quale ha affermato di non avere parlato i!el viaggio di Nenni in Russia e in Cina, e di non avere neanche discusso una possibile visita nell'Unione Sovietica di ministri italiani. Domani alle 11,30 l'ambasciatore Bova-Scoppa sarà ricevuto da Dulles. Il colloquio dovrebbe vertere principalmente sul Medio Oriente, sulla visita che il segretario di Stato imericano farà domenica a Tito, ed ancora una volta sulla ammissione dell'Italia alle Nazioni Unite. Nella Conferenza a quattro, oggi sesta discussione sul problema tedesco, e sesta fumata nera. I tre ministri occidentali hanno tentato ancora una volta d'indurre Molotov a presentare] proposte concrete sulla riu-i nntc«gmflfrtssncvsghrttmèdtsazssctclmnazdalmlr nificazione tedesca, ma so-1 bno riusciti soltanto ad ot-1 dtenere dal ministro sovieti-1 tco una vaga promessa di I e« chiarimenti ». Nessun prò-'pgresso dunque; e per la prima volta si sono sentite frasi dure. « Mi sembra che se Molotov desse prova di buona fede, noi potremmo arrivare rapidamente a un risultato » ha detto Dulles, che sembrava aver perduto il suo ottimismo di ieri. E Pinay, dopo aver respinto ancora una volta il piano sovietico per creare un « Consiglio pan-tedesco », ha aggiunto : « Il progetto russo ha un solo scopo: estendere il regime comunista a tutta la Germania ». La seduta è durata quattro ore. Ha parlato per primo Dulles e il suo discorso è stato il più convincente dei molti finora pronunciati, anche perchè egli si è servito del metodo caro ad alcuni avvocati, che utilizzano per le loro arringhe soltanto i documenti presentati dagli avversari, accettandoli per buoni. In altre parole Dulles ha « giocato » Bulganin contro Molotov, ed ha dimostrato al ministro sovietico come egli non abbia finora compiuto alcun passo per dare attuazione alle direttive firmate dal capo del suo Governo, almeno per quanto riguarda la riunificazione della Germania. . Dicevano le direttive che la Germania dovrà essere riunificata per mezzo di li- sltdsecrsMghmdsegcssvzvR1IIIII1IIIMII1IIIIIIIIIIIIIIIMIIMIIIIIII1II1I1 11I bere elezioni in conformità degli interessi del popolo tedesco e della sicurezza europea. Molotov ha invece presentato un piano che sancisce la suddivisione del la Germania, non ha accettato libere elezioni, e volendo che la Germania resti suddivisa, non consente di eliminare il più grave pericolo che minaccia la sicurezza europea. Gli stessi argomenti sono stati ribaditi da Pinay e da Macmillan; poi, in un lunghissimo discorso. Molotov ha risposto alle critiche, ammettendo cjie il suo niano deve essere '« completato » e suggerendo di tentare un esperimento con il « consiglio pan-tedesco». (Ma anche un esperimento provvisorio porterebbe al riconoscimento de facto del governo comunista).. Le elezioni libere, secondo il ministro sovietico, sono "eri-.. colose in Germania cerche I icadisolahMceadpdsaapstrepdrmpanmvon Papen, Hindenburg e lo stesso Hitler arrivarono al potere non con la forza ma grazie ai voti degli elettori. « Ora Hitler è morto, ma von.Papen è ancora vivo e ho visto sue recenti fotografie nella Sarre dove la folla lo acclamava » ha detto Molotov, che ha poi fatto l'elogio alle elezioni a lista unica, pur ammettendo che esse non possono essere adoperate nei paesi non comunisti. «Ho l'impressione che "li argomenti si stiano esaurendo. Ma possiamo dedi- Bnl'nbfdgnnrstlvrvI1I1III1IIUIIIMIMMI1I1MI III lillllllllll 11 ! 111111111 care ancora un giorno alla discussione di questo spinoso problema e sperare che la notte porti consiglio » — ha detto alla fine Macmillan. Ma già stasera, durante la cena offerta da Dulles agli altri tre ministri, è stata discussa la opportunità di passare al secondo punto dell'ordine del giorno (disarmo), vista l'inutilità di arrivare a un accordo sul primo punto. Molotov si è però opposto ed ha affermato di avere -altri suggerimenti da presentare. Negli ambienti diplomatici si crede che i russi potranno effettivamente presentare nuove proposte," ma ben difficilmente accetteranno la riunificazione incondizionata della Germania. Enrico Altavilla