Minacce nella Ruhr di sciopero generale

Minacce nella Ruhr di sciopero generale Minacce nella Ruhr di sciopero generale Vi parteciperebbero un milione di operai - Caduta di titoli in Borsa Von Brentano respinge le proposte di Molotov sul problema tedesco (Nostro servizio particolare) > Bonn, 2 novembre. Con un referendum indetto dal sindacati, un milione di lavoratori delle acciaierie della Ruhr decideranno nei prossimi giórni l'opportunità di scendere in sciopero per ottenere aumenti salariali. Le trattative fra sindacati e datori di lavoro sono state infatti interrotte. I sindacati chiedevano aumenti nella misura di 20 pfennig l'ora, gli industriali invece si sono irrigiditi sui 12 centesimi di marco. Cosi si è arrivati ai ferri corti, nonostante i ripetuti « inviti al buon senso > del ministro dell'Economia, Erhard. Questi è in linea di massima contrario all'aumento dei salari. < Conterremo i prezzi », ha detto a più riprese, ed ha lanciato quindi una grande campagna per il ribasso. I sindacati, però, si sono mostrati molto scettici al riguardo; le organizzazioni operale sostengono che 1 prezzi continuano a salire e che le maestranze non sono in condizione di attendere i frutti del piano Erhard. Altri segni inquietanti si sono avuti a Brema, dove le officine automobilistiche Borgward hanno licenziato più di duemila operai. La direzione dell'impresa ha comunicato infatti che sarà costretta a limitare la produzione in quanto si sono avute difficoltà nell'esportazione delle auto. Questi, assieme ad altri elementi, sono la causa prima dell'improvviso crollo registrato oggi alla Borsa valori di Francoforte sul Meno. La minaccia di un nuovo grande sciopero che paralizzerebbe le acciaierie della Ruhr è stata, come sul dirsi, il colpo di grazia. I compratori sono diventati molto cauti e diffidenti, e di conseguenza si è avuto un ribasso medio generale dei titoli che va dal 2 al 6 per cento. Per certi titoli si sono avuti ribassi del 9 por cento. A Bonn, la cronaca politica della giornata registra un incontro fra Adenauer, Von Brentano, il sottosegretario agli Esteri Hallstein e l'ambasciatore Blankenhorn. Questi, tornato ieri sera da Ginevra, ha fatto un rapporto sulla situazione internazionale. Sembra che Von Brentano abbia intenzione, la settimana prossima, di recarsi in Svizzera per conferire con i tre ministri occidentali (quasi certamente su invito di questi ultimi) e con Molotov, se questi lo desidererà. La situazione internazionale in genere è per i tedeschi motivo di allarme perchè si teme sempre che gli occidentali possano lasciarsi convincere btficlpshgpbzuanaezdai sovietici a discutere il prò-1 blema della sicurezza europea, trascurando quello della riunificazione germanica. Ed invece la riunlflcazione è sempre la mèta n. 1 di Bonn; proprio perchè incompatibile con questo obbiettivo, Von Brentano ha definito stasera «scoraggianti e scandalose > le ultime proposte di Molotov sul problema tedesco. m. i.

Luoghi citati: Bonn, Francoforte, Ginevra, Ruhr, Svizzera