Gli S.U. seguono inquieti l'azione della Russia in Asia

Gli S.U. seguono inquieti l'azione della Russia in Asia Gli S.U. seguono inquieti l'azione della Russia in Asia Si pensa che Mosca tenti di legare a se i paesi neutrali con una specie di "piano Marshall „ sovietico - Washington entrerebbe nell'alleanza tra Inghilterra, Turchia, Iraq e Persia (Dal nostro corrispondente) Washington, 2 novembre. Visto da questa capitale, l'orizzonte politico internazionale non si presenta certo in modo tranquillizzante, ma vi ò un certo compenso sull'orizzonte politico interno, nel quale si profilano vari piccoli e grand; fattori di soddisfazione per 11 cittadino medio. La situazione a Ginevra viene giudicata da tutti 1 competenti come quasi assolutamente negativa per quanto ai riferisce al problema della Germania, e poco meno negativa per quanto riguarda la sicurezza europea. La presentazione dei vari piani Molotov, — o, meglio, d'un piano Molotov unico e permanente con l'aggiunta quotidiana di varianti che nulla modificano dal punto di vista sostanziale accompagnato in sordina dal piano dei comunisti della Germania orientale — fa pensare che il gioco sovietico sia di complicare il problema germanico con tali e tante aggiunte sussidiarie, da renderlo materialmente indistricabile. Un noto scrittore americano scrive perciò stasera che gli sforzi degli Occidentali a Ginevra, per cercare di fissare Molotov su di un preciso, ragionevole e logico piano per la Germania, < hanno oramai assunto un carattere di assoluta irrealtà >. Se poi l'occhio si distoglie dalla scena europea per sorvolare quella del Medio e Vicino Oriente, gli stessi motivi di preoccupazione e di ansietà sorgono^ da quasi tutti i Paesi. E ciò non tanto e non solo per l'agitazione del mondo arabo e per la tensione con Israele, ma anche per il continuo profilarsi di nuove iniziative sovietiche. Mosca, con una innegabile abilità trasformistica, rivela la sua presenza dovunque, col vendere armi ad arabi ed afgani, col costruire quasi gratuitamente atadi ginnastici e palazzi In Birmania, con l'offrire di assumere gli oneri della costruzione di imponenti opere pubbliche in Egitto ed in India, altrove con proposte di assistenza tecnica, e cosi via. Ciò fa pensare ad un tentativo sovietico di lanciare, in un mondo che età in una situazione incerta fra i due blocchi, democratico e comunista, una specie di < Piano Marshall > alla russa. Questo delinearsi di Iniziative sovietiche ha indotto alcuni circoli dirigenti americani a sostenere la necessità «he il governo di Washington d1 non solo non riduca i suoi aiuti all'estero, ma anzi studi la possibilità di aumentarli nelle cosiddette zone depresse. Fonti diplomatiche, ma non ufficiali, affermano che, per rafforzare la cintura difensiva del Medio Oriente così insidiata, il governo americano aderirà in un prossimo futuro al patto di alleanza già concluso tra Inghilterra, Turchia, Iraq e Iran, ed al quale ha aderito anche il Pakistan. Finora gli Stati Uniti si sono limitati a dare a questa alleanza un appoggio diplomatico indiretto. La decisione finale dipenderà dall'evolversi della situazione nel Levante, che registra oggi due sintomi contrastanti: da una parte- il nuovo governo israeliano si è dichiarato disposto a trattative di pace; dall'altra il governo siriano ha dichiarato che, < di fronte alla aggressione israeliana:», si sente svincolato dagli impegni internazionali che ne riducono la libertà d'azione. Questi suggerimenti non sono fatti per dare soddisfazione all'uomo della strada americano, il quale sa che ogni progetto di altri aiuti all'estero significa rinvio all'infinito di qualsiasi progetto di riduzioni di tasse. Ma il cittadino medio americano, in compenso, ha oggi qualche motivo di maggiore soddisfazione sulla scena interna. Se è repubblicano specialmente, lo deve avere senza dubbio rallegrato la notizia che il presidente Eisenhower lascerà l'ospedale di Denver l'il novembre per tornare per un paio di giorni alla Casa Bianca, e per quindi recarsi nella sua casa in campagna di Gettysburg, a completare la sua convalescenza. Questa notizia non soltanto è confortevole per coloro che si preoccupano dell'assenza del Presidente dalla scena internazionale, ma anche rida forza e vita alle speranze che Eisenhower possa rlpresentarsi alle elezioni del prossimo anno. . g. t.

Persone citate: Eisenhower, Molotov