Ghigliottine per attori

Ghigliottine per attori DIETRO LO SCHERMO Ghigliottine per attori Come si può avere un nuovo sistema di proiezione - Non un'inquadratura che non sia decapitata Il rebus continua - Visita al Centro Sperimentale - Film francesi in Russia -1 sindacati di Hollywood Sono cose quasi incredibili; eppure, da un paio d'anni, accadono tutti i giorni. Si sa che per far fronte alla concorrenza della televisione l'industria cinematografica americana escogitò la risorsa di ampliare il quadro visivo. A schermi minimi domestici contrappose schermi massimi nelle sale pubbliche. E il primo tentativo concreto fu quello del < Cinemascope ». che inquadrava le sue visioni come in una enorme, oblunga feritoia. Pochi i film ripresi con quel sistema, pochissime le sale attrezzate. Ma gli altri esercenti, tutti gli altri, che fanno? Poiché la <■ moda » tende al più grande, ampliamo anche noi i nostri schermi, si dicono; e con poche lenti aggiunte ampliamo il cono di proiezione. Si fossero limitati a un proporzionale ingrandimento dei film; pazienza. Ne sarebbe risultata un po' fastidiosa la gratta, e lo spettatore esigente avrebbe tutt'al più scelto il suo posto alcune file di poltrone più indietro. Ma poiché pare che la «moda» tenda a formati oblunghi, hanno ragionato quegli intelligentoni, adottiamo pure delle lenti che ingrandiscano la proiezione; ma, sotto e sopra, per avere un formato più... orizzontale, mettiamo delle mascherine. Ingrandendo, e tagliando sopra e sotto, avremo, su per giù, un quasi < Cinemascope ». A vedere i film così proiettati (ormai, purtroppo, la stragrande maggioranza), verrebbe da pensare che registi anche sommi abbiano totalmente perso il senso dell'inquadratura. E' invece l'esercente, che gliela ritaglia. Una implacabile ghigliottina a rate, toglie sovente, nei primi piani, un quarto e anche un terzo delle teste dei personaggi; per non parlare dello stesso servizio reso alle estremità inferiori. Ogni inquadratura è così doppiamente mutilata, perché ciascuno crede di poter disporre di un suo casalingo ed economico « sistema » aggiornato. E in realtà i film che così vengono offerti (quasi tutti, ripetiamo) lo sono come potrebbero esserlo dei libri ai quali il libraio, con due energici colpi di cesoia,-avesse tolto, di pagi no in pagina, le tre o quattro j righe superiori, e le tre o quat- \ tro inferiori Intanto ci si avvede che la feritoia del Cinemascope è eccessiva, come sviluppo orizzontale; più accettabili appaiono le proporzioni del più moderato Vistavision; e i « sistemi » tendono ancora a moltiplicarsi, con il risultato di una tton piccola confusione e di un congruo disorientamento. Oggi come oggi, oltre ai due già ricordati, si hanno il « Cinerama » (il più macchinoso) il « Todd A O » e il « Camerama» (pellicola di 65 e di 10 mm.); mentre si annunciano il < Superscope », il « Metroscope », il « Warnerscope » e il « Vistarama », altrettante derivazioni, più o meno, dei primi sistemi. Si aggiungano i quasi infiniti < panoramici », che sono poi le ghigliottine di cui si è detto, e si vedrà allora come la proiezione di un film stia un po' tendendo al rebus. * * Marisa Allasìo e Virna Lisi sono fra Le diciottenni, regìa di Mario Mattoli, con Rina Morelli, Lola Braccini e Gianni Santuccio. — Gli anni che non ritornano è il titolo italiano de La meilleure part, produzione italo-francese di Yves Allégret, fra 1 principali interpreti Gerard Philipe, Michèle Cordue, Umberto Spadaro, Valeria Boniconi e Alberto Bonucci. — Agguato sul mare rievocherà in cadenze contemporanee la leggenda di Glauco e Scilla, regìa di Pino Mercanti, con Maria Frau, Ettore Manni e Nadia Gray. — Abbe Lane, con il marito Xavier Cugat, apparirà in Donatella, regista Piero Tellini, fra gli altri interpreti Elsa Martinelli, Louis Jourdan, Walter Chiari, Giulietta Masina, Aldo Fabrizi e Peppino De Filippo. — A Verona e dintorni Fernando Cerchio ha iniziato le riprese de / qtiattro del getto tonante, una rievocazione delle vicende della prima pattuglia acrobatica con aerei a reazione ; i < quattro » saranno Massimo Girotti, Antonio Cifariello, Andrea Checchi e José Jaspé, con il < duo » Giulia Rubini e Dawn Addams. — Nel parco di una villa di Nemi le prime riprese de L'alba, il giorno e la notte, dalla commedia di Niccodemi con i due protagonisti e il regista assai giovani, esordienti: Giulio Falcier, Anita Todesco e Nando Trebitsch. * * Visitino al Centro Sperimentale di Cinematografia, sulla via Tusculana, di fronte a Cinecittà. Quest'anno frequenteranno i varii corsi centodue allievi, dei quali ventisei udi tori stranieri. Gli studenti saranno così suddivisi: 25 per lo sezione recitazione, SO per la regìa, 16 per la direzione di produzione, 5 per la scenografia, 6 per il costume, 17 per l'ottica, S per la tecnica fonica. L'ultima infornata di aspiranti ai corsi aveva visto sfilnre circa trecento elementi; una selezione piuttosto rigorosa li ha ridotti a poco più di un terzo; i nuovi uditori stranieri provengono dalla Grecia, dalla Colombia, dal Brasile, dell'Austria e ■ dall'Olanda. Le lezioni si inizieranno dopodomani, 5 novembre; e di prova in prova, di saggio in saggio, si cimenteranno le nuove reclute, che non potranno non sognare prossimi, smaglianti successi. E' una scuola singolare, che non ha molti altri termini di paragone, i più noti sono quelli di Mosca e di Praga. Finora ha assolto il suo compito con una lodevole diligenza; ma non sarebbe inopportuno potenziarla e, forse, meglio definirla, soprattutto sulla base di accordi concreti con i produttori più importanti. Se poi dal Centro uscisse, ogni anno, un film vero e proprio, e veramente < sperimentale », cioè disinteressato, e tanto meglio se diretto da un regista di fama, ma con elementi tutti forniti aa/ centro, questo non potreb* be non averne evidenti vantaggi, di vitalità e di prestigio. * * Dopo la prima edizione di Delitto e castigo, da Dostojevski, nel 1934, di Pierre Chenal, e la seconda, nel 1936, di Von Sternberg, ora la terza dovrebbe avere come protagonista Marion Brando. — Il presidente della Rank, commentando l'andamento delle ultime statistiche riguardanti gli incassi, ha dichiarato che la televisione fa una notevole concorrenza a quello cattivo, non al buon cinema. — I film che saranno presentati a Parigi durante la < Settimana del cinema sovietico»: Romeo e Giulietta, Una grande famiglia. Gli amici fedeli, La lezione della vita, L'arena degli audaci, La domatrice di tigri, e il film sovietico-albanese Scanderbcg. — Il film italo-spagnuolo Calabuig, per la regìa di Garcia Berlanga, ha iniziato le sue riprese; sono fra gli interpreti Valentina Cortese, Franco Fabrizi ed Edmund Gwenn. — Maurice Chevalier tornerà a Hollywood, dovrebbe interpretarvi Una nuova specie di amore. — E' al montaggio un'altra edizione de II processo dei veleni, regìa di Henri Decoin, con Danielle Darrieux, Viviane Romance, Anne Vernon, Pierre Moudy, Paul Meurisse, Roldano Lupi e Frank Villard. — A conclusione della « Settimana dei film francese » a Mosca, accolta da un ottimo successo, è stato stipulato un accordo per il quale, ogni anno, dieci film francesi saranno presentati nell'U.R.S.S. — Secondo un censimento recente, i lavoratori cinematografici a Hollywood sono circa ventiquattromila; i loro interessi sono tuteIati da quarantacinque sindacati o associazioni; fra gli organizzati per categoria ci sono anche gli ammaestratori di cani. * * Caldo e freddo. — In Argentina, dopo quanto è accaduto, si alternano misure energiche ad altre blande, e le une e le altre si riverberano anche net mondo del cinema. Il noto regista Amadori e il suo produttore sono stati tratti in arresto, a loro carico sarà condotta una rigorosa inchiesta. Ma la legge per la quale il cinquanta per cento dei film proiettali nelle sale argentine dovrebbe essere di produzione nazionale è ancora di regola pacificamente violata dagli esercenti. A Buenos Aires, fra ventotto esercenti soltanto uno ha rispettato la legge, forse per caso; e adesso le competenti autorità si soìw decise a inviare centosessantatré telegrammi ad altrettanti esercenti della provincia, non per intimare, diffidare, imporre, ma per chiedere soltanto loro, e molto cortesemente, come e perché mai trascurino la produzione di casa. m. g. —