Una denuncia presentata alla Procura da un cliente che non trova i suoi titoli

Una denuncia presentata alla Procura da un cliente che non trova i suoi titoli Gli sviluppi delle indagini sul dissesto del rag, Cassin Una denuncia presentata alla Procura da un cliente che non trova i suoi titoli Il magistrato ordina il sequestro di un gruppo di azioni rivendicate da un privato - Un sopraluogo dei carabinieri nell'ufficio dell'agente -1 legali del Cassin sono tornati da Nizza -1 clienti creditori sarebbero una settantina L'inchiesta della Magistratura sul dissesto dell'agente di cambio rag. Alessandro Cassin prosegue molto attiva. Si ritiene che fra quattro o cinque giorni se ne trarranno le conclusioni. Per il momento si apprende che alla Procura della Repubblica è giunta la denuncia di una persona che afferma di avere tempo fa incaricato il Cassin d'un trasferimento nominativo di titoli che l'agente di cambio non avrebbe effettuato. Per fare luce su questo fatto particolare, un capitano dei' carabinieri è stato incaricato di di n ee a a l e i' i i a a e a i, o ti r aa a i, ro ini0isrintracciare i titoli e di porli sotto sequestro. L'ufficiale ha compiuto un sopràluogo nell'ufficio e nell'abitazione del Cassin. Non è semplice il compito di inquadrare con esattezza l'intricato complesso di operazioni compiute negli ultimi mesi dal Cassin. Il fratello rag. Mario, che era procuratore dell'ufficio, già ha fornito molti chiarimenti. Tuttavia per talune particolari questioni sarebbe indispensabile interpellare il vero protagonista della vicenda. Egli ancora si trova ricoverato all'ospedale Pasteur di Nizza ed i medici per il momento si opporrebbero a dimetterlo in considerazione delle sue condizioni mentali non del tutto ristabilite. Gli stessi patroni del Cassin, avvocati Cesare Segre e Eugenio Giordano, rientrati ieri mattina da Nizza, sostengono che il loro cliente, pur avendo avuto con essi un colloquio di circa quattro ore, è stato lacunoso nell'esposizione dei fatti. La sua memoria appare frammentaria in seguito a choc originato dal tentativo di suicidio; comunque — dicono sempre gli avvocati — egli avrebbe confermato l'intenzione di rientrare al più presto a Torino per mettersi a disposizione delle autorità. L'avv. Segre, che è incaricato di studiare l'aspetto amministrativo del dissesto, dichiara che per il momento non si possono trarre deduzioni. < Bisogna attendere la conclusione dell'esame contabile affidato alla Commissione di Borsa. Io stesso ignoro l'esatta situazione finanziaria: non so quanti siano i creditori, ma non so nemmeno quanti siano i debitori. Impossibile indicare con esattezza il deficit ». L'avv. Giordano è incaricato di studiare gli aspetti giuridici del dissesto; egli esclude che vi siano gli estremi per una bancarotta fraudolenta. Sostiene inoltre che 11 crack torinese si è ver,Acato mentre il suo cliente aveva in corso un'operazione in Francia per una somma aggirantesi sui 100 milioni La situazione è ferma a questo punto. A meno che la Procura della Repubblica intervenga direttamente per chiedere al Presidente del Tribunale la dichiarazione del fallimento, l'ufficio del rag. Cassin — fino alla conclusione di tale esame contabile — si trova sotto una semplice inchiesta. Il lavoro contabile che il comitato di Borsa sta compiendo do- iit vrà permettere di stabilire sino a che punto il rag. Cassin è solvibile. Verranno assommati tutti i suoi crediti i suoi eventuali beni mobiliari ed immobiliari, verrà valutato persino il valore commerciale dell'ufficio di cambio ch'egli ha ora lasciato vacante e quindi si offrirà ai creditori una percentuale. Tra di essi —. una settantina in tutto — vi sono commercianti e professionisti che avevano investito in borsa i loro risparmi. Il rag. Alessandro Cassin

Luoghi citati: Francia, Nizza, Torino