Il giovane inglese Thompson ha vinto la "cento chilometri"

Il giovane inglese Thompson ha vinto la "cento chilometri" La massacrante prova dei marciatori disputata sotto la pioggia Il giovane inglese Thompson ha vinto la "cento chilometri" lotta Un dall'inizio fra britannici e svedesi - L'inglese ha percorso da solo Z5 Km. - Tempo del vincitore: 10 ore 12'3Z" alla media di Km. 9,974 all'ora ~ Rota, primo degli italiani, all'ottavo posto (Dal nostro inviato speciale) Seregno, 1 novembre. I/O 5-4" Cento chilometri di marcia ha incontrato condizioni atmosferiche costantemente cattive, in qualche momento anche pessime: piogge, freddo, fasce di nebbia. Ciò non ha influito minimamente sull'energia degli atleti per fiaccarne il tono. Anzi, gli assi più quotati hanno dato subito oattaglia e il gruppo ha reagito disordinatamente, frantumandosi come non mai in queste circostanze. Si parte alle k- E' appena abbassata la bandierina che l'inglese Hugh Neilson (n. 6) ■allunga il passo con l'aria di volersene andare senza compagnia di sorta. Gli tien subito dietro l'altro inglese Don Thompson (n. 5) con lo stesso atteggiamento. Che tutti e due vogliano sgranchirsi contro le insidie del freddo? Per ogni buon caso i fratelli John Ljunggren (n. 1) e Werner (n. S), insieme con l'italiano Rota (n. 28) li seguono. I dite inglesi pare che gioohino sul serio. A Desio (chilometri 4,500)- il primo controllo li segnala con un vantaggio di circa * minuti primi sul grosso. Seguono a pochi secondi i due svedesi e. l'italiano. A Nova (Km. 7,500), Werner Ljunggren ha rinunciato ad inseguire, il fratello esita, sicché finisce per trovarsi quarto dopo i due inglesi e l'italiano. Improvvisamente egli non esita più. Se è una sfida die riguarda lui, l'accetta, se è tattica di gara avversaria, la asseconda e contrattacca. A Cusano (Km. 12 circa) Neilson gli e alle calcagna con l'italiano. Thompson sembra distanziato, c'era da aspettarselo. E' cosi piccolo, cosi giovane, nemmeno 22 anni compiuti. John Ljunggren attacca arditamente. A Novate (Km. 16) è in testa. A Bollate (Km. 20) anche. Una specie di volata per il premio di traguardo lo vede vincere facilmente. Dietro è una specie di caos che perdurerà fino alla fine. Poco dopo Bollate passa in testa Neilson. L'italiano Rota perde quota. A G-arbagnate (Km. :X5j500) Thompson è in testa, forza il tono, « contro ogni regola », dicono i tecnici. Ma John Ljunggren non gliela fa a tenergli dietro. A Bovisio (Km. Si) Thompson è solo con Ljunggren a 2'88" e sembra deciso a seminarlo del tutto, tanto va forte. A metà percorso il suo vantaggio è di 8'S7" e non diminuirà mai più. Verso il 70' chilometro, con un allungo poderoso, lo svedese Ake Soederlund riuscirà ad acciuffare Ljunggren e a lasciarlo indie- ] ]tro per qualche chilometro, salvo poi ad essere raggiunto e abbandonato di nuovo, ma il vantaggio di Thompson aumenta. Egli taglierà il traguardo alla stessa andatura folle, dopo 10 ore 12'37" dalla partenza, superando i 100 chilometri alla media oraria di Km. 9,914. Lo accoglie u?i delirio di folla, che irrompe di forza attraverso i cancelli del campo sportivo, lo corona di alloro, lo porta in trionfo, mentre in onor suo volteggiano nell'aria un migliaio di colombi viaggiatori scelti, diremo cosi, tra gli assi dell'ala, e cioè tra quelli con almeno tremila chilometri di volo. Don Thompson è piccolo, lo abbiamo già detto, bruno. Ha camminato costantemente con il capo piegato da una parte, come Alessandro Magno, ma sembra che fosse soltanto una tattica sportiva per ridurre al minimo lo sforzo dei fegato e gli inconvenienti che ne possono derivare. Ha un fratello poco più piccolo di lui ed è impiegato in una ditta londinese di assicurazioni. Ma la sua passione principale non è quella di camminare come se fosse inseguito dal diavolo, ne di assicurare il prossimo centro i guai della terra: gli piacerebbe fare II parrucchiere, l'arte alla quale si esercita nei momenti di vacanza tra un'indigestione di chilometri e l'altra. Bisogna aspettare oltre 13 minuti prima di veder spuntare il secondo. E' John Ljunggren, svedese, che taglia il traguardo dopo 10 ore 25' 58" dalla partenza. Sembra piuttosto giù. Seguono: 3. Werner Ljunggren, svedese, assai fresco e sorridente, in 10 ore, 28' e 52"; li. Akc Soederlund, svedese, in 10 ore, 32' 1,1"; 5. Victor Stane, inglese, in 10 ore, 36' U"; Hugh Neilson, inglese, in 10 ore, 43' 42"; 7. Erik Soederlund, che pare poggiare su suole di calli, in 10 ore 57' e 10". Un particolare curioso. I primi sette arrivaci sono i primi sette dell'ordine di numerazione, sia pure diversamente distribuiti. Il primo degli italiani, ottavo in classifica, è Pietro Rota, trentenne, lavoratore tessile di biancheria, in 10 ore, 58' 58". Il francese Hubert, passato di cotta in cotta malgrado il suo mezzo chilo di carne di cavallo cruda, non è stato all'altezza delle sue tre vittorie precedenti. Nemmeno il nostro Chiglielmi, anche lui già tre volte vincitore di questa gara. Ma si tratta di vittorie che logorano. Thompson, proteso nello sforzo, durante la 100 km. di marcia

Luoghi citati: Bollate, Bovisio, Desio, G-arbagnate, Novate, Seregno