Prossime elezioni per chiarire la situazione? di Enzo Forcella

Prossime elezioni per chiarire la situazione? Prossime elezioni per chiarire la situazione? Le "contraddizioni interne,, della maggioranza e le manovre delle sinistre • Saragat disposto a chiedere "il voto di fiducia,, all'elettorato sulla efficienza dello schieramento di centro Roma, 31 ottobre. Il presidente del Consiglio è in Sardegna per un breve riposo. Ma è un riposo tutt'altro che avulso dalle preoccupazioni della politica e proprio ieri a Sassari ha pronunciato un discorso che 1 suoi amici qui a Roma non hanno esitato a definire come uno dei più importanti pronunciati da quando è a capo del governo. Segni ha di fatti preso chiara posizione nella polemica che ha accompagnato l'atteggiamento distensivo delle sinistre nelle recenti votazioni parlamentari osservando che « il convergere non necessario alla formazione della maggioranza di forze politiche diverse da quelle del centro democratico, è fatto che interessa queste altre forze politiche e' non la maggioranza». Ha escluso che da questi fatti possa profilarsi lina «maggioranza di ricambio», ed ha Infine delineato le prospettive della nuova attività di governo; prospettive di una politica di coraggiose realizzazioni, « produttiva » — come si dice — e chiaramente opposta alla politica dell'* immobilismo ». E' ovvio che 11. Presidente del Consiglio si attenda che questa politica (verranno presto in discussione i problemi dei patti agrari, degli idrocarburi, della giustizia fiscale, della riforma dell'I.RJ.) venga sostenuta dall'appoggio concorde dei gruppi della maggioranza; ma è anche ovvio — ed è questo il punto su cui richiamano l'attenzione alcuni suol esegeti romàni — che nulla vi sarà da obiettare se 1 Partiti di sinistra concorderanno con questa politica di realizzazioni. Ed è anche un mònito a' quella parte della maggioranza che nelle ultime occasioni» si è mostrata assai tiepida nel riguardi del Governo: insistendo nel suo atteggiamento non potrebbe lamentarsi se il Governo troverà in Parlamento altri voti disposti ad approvare la sua politica. Fanfani e Rumor affrontando lo stesso tema a nome del partito di maggioranza hanno usato un linguaggio più aspro. Il primo in partlcolar modo ha avuto accenti di sprezzante ironia per gli ultimi atteggiamenti delle sinistre: < dissi già nel luglio scorso che una maggioranza precostituita • può guardare con Indifferenza a voti non richiesti aggiunti dalle opposizioni. Oggi aggiungo che questi voti li consideriamo anche senza gratitudine. Siamo decisi a non pagarli». Sono per altro differenze di tono e di temperamento; spiegabili ove si tenga presente oltre a tutto le necessità polemiche di chi parla a nome di un partito. Nella sostanza neppure 1 dirigenti della D. C. si mostrano imbarazzati dalla eventualità che le sinistre continuino ad appoggiare, o a non osteggiare, la politica governativa. «I comunisti possono votare come vogliono, al governo non interessa», chiosava stamane il Popolo. Interessa però la possibilità — che le ultime vicende prospettano come niente affatto teorica — dei voti delle sinistre che' intervengano a riempire un vuoto, a compensare le mancanze e a bloccare 1 pericoli di crisi che si prospettino per colpa di una parte della maggioranza. Segni vi ha risposto indirettamente facendo capire (anche qui ci aiutiamo con le « chiavi » interpretative dei suoi amici romani) che a lui ciò che maggiormente Interessa è la realizzazione del programma di governo concordemente stabilita tra 1 quattro partiti della maggioranza. Fanfani e Rumor hanno preferito sorvolare sull'imbarazzante quesito. Lo ha affrontato con spregiudicata franchezza Invece Saragat nel suo discorso all'Alfieri di Torino. Il leader socialdemocratico non considera per niente trascurabili le recenti manifestazioni di simpatia delle sinistre verso il governo, vi vede al fondo ciò che effettivamente vi si trova: un tentativo di rendere manifeste le < contraddizioni interne » della maggioranza proprio su quel terreno del « fatti concreti » nel quale esse è più vulnerabile. La finzione della maggioranza teoricamente quadripartita ma realmente composita è considerata assai pericolosa poiché si risolve in una perdita di prestigio e di voti (l'imminenza delle elezioni amministrative rende doverosi certi calcoli). E allora — dice Saragat — delle due l'una: o la maggioranza capisce questo e trova la forza di superare le sue, contraddizioni interne, oppure deve dichiarare il suo fallimento. •'<■ E allora sarebbe auspicabile che libere elezioni investissero presto il Paese della scelta definitiva tra libertà e dittatura, tra democrazia e totalitarismo ». « Con ciò un nuovo tema è introdotto nella nostra vita politica, e può darsi che 1 fatti si incarichino ben presto di dimostrare tutta l'Importanza. E' il tema delle elezioni anticipate, dell'abbinamento tra le elezioni amministrative e quelle politiche, addirittura nella primavera del 1956 o nell'autunno dello stesso anno, di un « voto di fiducia» sull'efficienza dello schieramento di centro da demandare direttamente all'elettorato. E' un tema di cui negli ultimi due anni si è spesso parlato a bassa voce, ma che solo ieri è stato portato alla ribalta da un esponente qualificato del governo e della maggioranza. Enzo Forcella

Persone citate: Fanfani, Rumor, Saragat

Luoghi citati: Roma, Sardegna, Sassari, Torino