Margaret rinuncia a Townsend di Riccardo Aragno

Margaret rinuncia a Townsend La coscienza dei deveri regali più forte dell'amore Margaret rinuncia a Townsend La principessa ha reso note la sua scelta dopo l'ultimo incontro con l'innamorato - Il patetico comunicato: «Ho deciso di non sposare il colonnello tenendo presenti gli insegnamenti della Chiesa, e conscia dei miei obblighi Terso il Commonwealth - Sono stata molto aiutata dall'appoggio e dalla devozione del col. Townsend» - L'asso della RAF partirà per Bruxelles senza più vedere Margaret d e e a , e o e d (Dal nostro corrispondente) Londra, 31 ottobre. La principessa Margaret ha annunciato oggi di aver deciso di non sposare il colonnello Townsend. Alle 7 di questa sera 1 due cronisti accreditati presso la Corte sono stati chiamati a Clarence House, la residenza della Regina madre e della sorella minore della regina Elisabetta, e la principessa Margaret ha fatto consegnare loro da un funzionario, il seguente < comunicato personale» contenuto in Una paginetta interamente dattiloscritta (anche la Arma era battuta a macchina) : " « Desidero che si sappia che ho deciso di non sposare il colonnello Peter Townsend. MI sono resa conto ehn, qualora avessi rinunciato al miei diritti di successione al trono, avrei potuto contrarre un matrimonio civile. Ma tenendo presente gli Insegnamenti della Chiesa, secondo 1 quali 11 matrimonio cristiano è indissolubile, e conscia del miei doveri verso il Commonwealth, ho deciso di met- n» tere queste considerazioni dinanzi alle altre. « Sono giunta a questa decisióne interamente da sola, e in "questo sono stata molto aiutata dall'appoggio e dalla devozione del colonnello Townsend. Sono profondamente grata a tutti coloro che hanno partecipato alle mie vicende ed hanno costantemente pregato per la mia felicità». Il comunicato, freddo e di gnitoso, è firmato semplice mente «Margaret» e porta la data «lunedì 31 ottobre 1955» L'annuncio per il quale sono stati-interrotti i servizi radiofonici e televisivi della Gran Bretagna, ma non sono uscite edizioni straordinarie dei giornali,., è stato accolto con un sensèf'tJf pietà' e di compren sione, e anche di delusione, dal pubblico britannico che da anni seguiva con passione questa vicenda d'amore. Si sapeva che la principessa avrebbe dovuto giungere entro poche ore alla decisione finale e si sapeva che questa decisione avrebbe portato in qualsiasi caso alla firma di un atto di rinuncia. Tuttavia l'accento era stato sempre messo sulla rinuncia al diritto di successione al trono. Invece la rinuncia a Townsend è particolarmente patetica. Il colonnello — che anche oggi nel pomeriggio dopo il ritorno dall'ultimo « week-end » trascorso assieme aveva avuto un colloquio di due ore e un quarto con la principessa a Clarence House — è tornato questa sera nella casa di campagna di Uckfleld, dove si tratterrà per qualche giorno ospite di lord e lady Neville. I due avevano lasciato la villa ciascuno sulla propria automobile (dopo aver trascorso il sabato e la domenica sotto una eccezionale protezione di polizia) stamane verso le 11. Il segretario della Regina madre aveva avuto due lunghi colloqui con loro nella giornata, di ieri. Lunedi prossimo, secondo. 1 piani attuali, il colonnello Peter Townsend, uno degli eroi della battaglia d'Inghilterra, dovrebbe tornare a Bruxelles a riprendere le sue funzioni di addetto aeronautico all'Ambasciata britannica, dove fu mandato in « esilio » nel giugno del 1953 dòpo otto anni di servizio a Corte come « scudiero speciale ». 'La Regina madre era pre¬ sente a Clarence House questa sera, quando il comunicato personale fu consegnato ai cronisti di Corte. La regina Elisabetta era stata informata della decisione nel pomeriggio e questa sera, assieme al marito, duca di Edimburgo, si è recata ad una proiezione cinematografica di beneficenza. Fra i vari attori che le sono stati presentati vi era anche Gina Lollobrigida, giunta apposta da Parigi. Per la prima volta, dopo otto anni, la principessa Margaret ha invece mancato a questa proiezione. Un portavoce di Palazzo ha dichiarato che non vedrà più il colonnello prima della partenza di Townsend per il Beìgio. Si annuncia tuttavia che essa resterà ora a Londra e assolverà normalmente ai suoi impegni pubblici. Il primo di questi impegni è una cerimonia religiosa nella cattedrale di S. Paolo. Per il popolo bri tannico questa è la fine di un capitolo di storia reale che ha scatenato profondi sentimenti opinioni accese, pregiudizi profondamente radicati ed entusiasmi pieni di speranza, il tutto in proporzioni assai rare in queste isole. La principessa, popolarissima sorella di una popolare regina, ha scelto il dovere regale piuttosto che non l'amore profondo e sincero che il comunicato rivela, e per questo il pubblico le tributerà certamente l'onore che la sua aureola di sacrificio le merita. D'altra parte lo stesso pubblico non mancherà di sentire in tutta la loro angoscia 1 sacrifici che la posizione reale richiede in casi simili. La soluzione della vicenda.è, per la maggior parte dei cittadini di queste isole, una sorpresa del tutto inattesa. Se essa viene accolta con un senso di sollievo negli ambienti di Corte, fra le alte gerarchie dello Stato e della Chiesa e anche nel vasti strati più conformisti, è innegabile che la rinuncia della principessa ha immediatamente provocato un iondo senso di sìone, accompagnata da- commossa simpatia per i due protagonisti della patetica vicenda. Riccardo Aragno Tcaneproaccorata delù- Peter Townsend mentre lascia la casa di Margaret (Tel.)

Luoghi citati: Bruxelles, Edimburgo, Gran Bretagna, Inghilterra, Londra, Parigi