Una ferrarese ritrova a Bologna il marito "morto" dieci anni fa
Una ferrarese ritrova a Bologna il marito "morto" dieci anni fa Una ferrarese ritrova a Bologna il marito "morto" dieci anni fa La donna riceveva la pensione come vedova dì guerra - L'uomo è senza memoria Bologna, 29 ottobre. La signora Bruna Cambi, di Ferrara, già da anni pensionata per avere avuto il marito disperso in Africa durante l'vltimo conflitto, ha ricevuto comunicazione telegrafica che il coniuge, dato per morto, risiede a Bologna. Già la settimana scorsa una lettera giunta dalla Sardegna, e scritta da una nipote della Cambi, informava la vedova che a Bologna era stata vista In via Regnoli una persona» somigliantissima, al « povero zio scomparso in Africa». La signora ferrarese si precipitò a Bologna, ma In via Regnoli non trovò nessuno. Quando ormai l'ultimo filo di speranza stava per spezzarsi, un telegramma giuntole dalla Questura di Bologna le recava l'insperata notizia: < Rintracciato vostro marito questa, citta. Preghiamovi trovarvi domattina Bologna». Era proprio cosi: Giovanni Scioni fu Enrico, nato a Velletri il 28 gennaio 1006 e sposatosi nel 1929, è stato rintracciato a Bologna in singolari circostanze: Giuseppe Mazzi'., un commerciante bolognese, ha infatti Identificato «il morto» leggendo sul giornali la notizia delle ricerche della vedova ferrarese. Egli si è presentato a un giornale cittadino per reca¬ re la lieta notizia: «Giovanni Scioni è vivo, ce l'ho con me da tre anni nel mio negozio». Dalla viva voce di Giuseppe Mazzù abbiamo appreso i particolari della straordinaria vicenda del reduce. « Giovanni Scioni — protagonista di una lunga serie di peripezie vissute in Africa — aveva quasi del tutto perduta la memoria. E' buono come il pane e mi si è affezionato come un fratello. Ieri leggendo sul giornale la notizia mi sono subito sentito in dovere di informare che un uomo che era con me poteva anche essere il marito della ferrarese Cambi. Io però non ho mai saputo che Giovanni fosse sposato ». Nel pomeriggio 1 dirigenti della squadra mobile hanno convocato nel loro ufficio lo smemorato e suo fratello Vittorio. ci' stato un lavoro arduo — ha detto il dirigente — tentare di ricostruire quasi tredici anni della vita dell'ex-combattente. Non ricorda quasi nulla. Ha idee confuslssime. Alla domanda se ricordasse di avere moglie, lo Scioni ha scosso 11 capo ed ha risposto di non essere mal stato a Ferrara e di non essere sposato. All'epoca del suo matrimonio con la Cambi lo Scioni prestava servizio quale guardia di finanza presso lo zuccherificio di Pontelagoscuro. Scoppiata la guerra e richiamato alle armi, fu assegnato ad un reparto di specialisti del genio (fotosegnalatori) e trasferito in Africa. Da allora sono passati quindici anni. Da Ferrara ci informano che la < vedova » ha appreso con soddisfazione la notizia del ritrovamento del coniuge.
Persone citate: Bruna Cambi, Giovanni Scioni, Giuseppe Mazzi', Giuseppe Mazzù, Scioni
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