D'Agata campione europeo dei «gallo» per squalifica di Valignat alla 5ª ripresa

D'Agata campione europeo dei «gallo» per squalifica di Valignat alla 5ª ripresaSul i*ÌMiff ai Milano dopo ma «a ftre ir e lo ##« D'Agata campione europeo dei «gallo» per squalifica di Valignat alla 5ª ripresa L'imprevisto epilogo dell'incontro con i due contendenti impegnati in un violento scàmbio di colpi All'annuncio della decisione dell'arbitro, il francese scoppia in pianto- Netto successo di Loi su Handke (Dal nostro corrispondente) Milano, 29 ottobre. Il sordomuto di Arezzo si è aggiudicata la corona di campione d'Europa dei pesi gallo perchè l'avversario ha mostrato di non meritarla. Più che i pregi dell'italiano sono stati i difetti del francese a decidere il combattimento alla quinta ripresa, quando ancora non si erano delineate le possibilità effettive dei due contendenti. Vaiignat, già ammonito alla quarta ripresa per essere entrato con la testa bassa, incappava in un secondo richiamo ufficiale alla quinta ripresa, caratterizzata da una serie di scambi effettuati a gambe ferme, come se 1 piedi dei due pugnatori fossero rimasti incollati a terra. Uno contro l'altro, col francese alle corde, sembrava che i due antagonisti avessero dimenticato di colpo l'agilità e la mobilità; D'Agata manteneva l'intraprendenza, ma senza potersi raccapezzare di fronte a quello strano avversario che . si ostinava a rimanere statico, reagendo di tanto in tanto con la testa protesa in ayanti. L'arbitro belga Borre che fino allora aveva assistito un po' sorpreso al dialogo serrato di colpi, senza che nessuno dei due si spostasse di un centimetro, induriva il suo cipiglio già severo e alla fine indicava imperiosamente a Vaiignat il suo angolo. Il francese che, squalificato alla terza ammonizione in base al regolamento, si trovava forse in vantag: «lo al momento dell'arresto, • 'Scoppiava a piangere mentre D'Agata non appena inteso che l'avversario era stato dichiarato perdente per squalifica si dava a saltellare sul ring. Durante le cinque riprese dell'incontro non è stato possibile farsi un'idea precisa della forza e del valore dei due antagonisti; ma è probabile che la condotta irregolare di Vaiignat abbia disorientato D'Aga.ta peraltro in evidente crescendo al momento, della sospensione. Maggior entusiasmo ha suscitato Loi che contro l'indomabile tedesco Handke ha sfoggiato, almeno nelle prime otto riprese, il suo repertorio migliore, mettendo giù parecJ . chie volte il coriaceo antagonista, il quale, benché conciato per le feste e tutto insan¬ guinato, ha tenuto duro fina all'ultimo. La selvaggia volontà del tedesco, che sotto i colpi implacabili dell'italiano mandava i suoi spruzzi di sangue addosso agli spettatori delle prime file, ha conferito al combattimento un tono acre e furente, anche se il divario dei valori era nettissimo. Loi ha vinto insomma da gran signore contro un incassatore stoico, concedendosi soltanto qualche pausa nelle ultime due riprese; le sue condizioni di forma sono risultate eccellenti, in vista del più impegnativo confronto con Ferrer per il titolo europeo dei pesi leggeri. Il milanese Brusa si è sbarazzato presto del francese Ballon che, colpito al mento di sinistro, è crollato di schianto, evitando così een^a volerlo il destro che avrebbe dovuto suggellare la fulminea azione del deciso avversario. L'arbitro ha finito di contare quando Ballon s'era rialzato, ma senza assumere la prescritta posizione di guardia; da ciò il k.o. dopo 2 minuti e 38 secondi di combattimento. Tuttavia il francese ha dato in escandescenze, ritenendosi evidentemente in grado di poter continuare la lotta. Disordinato l'incontro fra il sardo Boi e 11 greco Papadopoulus, terminato con un verdetto di parità. Il primo ha colpito con maggior efficacia, ma il secondo si è fatto valere nei corpo a corpo; ingiusti, quindi, i fischi del pubblico che avrebbe voluto l'italiano vincitore. Mazzinghi, la speranza toscana dei medi, ha liquidato l'esperto Alcantara già quattro volte avversario di Mitri. Dopo sei rounds di dominio, la soluzione: una scarica al corpo faceva crollare Alcantara che si rialzava a fatica. Nuovamente investito dal toscano Alcantara crollava ancora al tappeto e questa volta l'arbitro sospendeva l'impari match. Il vento gelido, che ha fatto scendere all'improvviso la temperatura di 8 gradi ed i prezzi abbastanza alti (da 1000 a 10.000 lire) hanno un po' li¬ mitato lafflusso del pubblico al Palazzo dello Sport, che in qualche settore lamentava qualche vuoto. Leo Cattini D'Agata (a destra) e Vaiignat durante il loro incontro sul ring di Milano (Telefoto)

Luoghi citati: Arezzo, Europa, Milano