Grossi concentramenti di truppe al confine tra Egitto ed Israele

Grossi concentramenti di truppe al confine tra Egitto ed Israele Grossi concentramenti di truppe al confine tra Egitto ed Israele Le artiglierie di Nasser bombardano posizioni avversarie - Un portavoce del Cairo afferma che la tensione è giunta "al punto critico,, - Appello dell'ONU ai due governi (Nostro servizio; particolarej Il Cairo, 29 ottobre. In Egitto si parla già di guerra, la si reclama contro Israele. E' l'opinione pubblica ad agitarsi per ora in maniera arroventata, perchè ufficialmente il governo, pur dichiarandosi pronto a ricorrere alle armi «per ragioni difensive >, esita ad associarsi ai propositi bellicosi della massa. Indubbiamente l'attacco che nelle prime ore di ieri mattina un reparto israeliano condusse contro la guarnigione egiziana di Kuntalla, ha esasperato l'avversione che in terra d'Egitto si nutre da anni contro il vicino stato di Israele, e l'opinione pubblica non accetta la versione israeliana, secondo cui si trattò dì una rappresaglia in risposta a ripetuti attacchi da parte egiziana. Le autorità del Cairo si limitano a dichiarare che l'Egitto intende dare prova di pazienza in attesa che l'O.N.U. provveda; solo nel caso in cui l'azione delle Nazioni Unite fallisse, provvederebbe l'Egitto con le sue forze a sistemare le cose. «Noi continuiamo ad avere fiducia nelI'O.N.U. >, ha detto stasera un portavoce del governo. «Sia chiaro, però, che la situazione è molto tesa lungo la zona di confine. Mol to tesa, ripeto; è arrivata al punto critico. E sia chiaro an che che le nostre truppe sono preparate a fronteggiare qualsiasi, evenienza >. Alle notìzie giunte in serata da Israele, secondo cui durante la notte scorsa gli egiziani avrebbero attaccato « proditoriamente » due avamposti israeliani nella regione di Nirim, il Cairo non ha ancora reagito. Ed è dubbio che reagisca. Quanto meno, dirà, come del resto ha fatto sinora in casi analoghi, che ì reparti egiziani hanno condotto una azione repressiva contro | contrabbandieri Israeliani che si avvalgono della protezione della polizia israeliana. I due attacchi nella regione di Nirim, al centro della linea di demarcazione che funziona dà provvisorio confine, sarebbero stati effettuati dagli effettivi di due plotoni con l'appoggio di mortai e di mitragliatrici. Le due guarnigioni israeliane, dice la notizia giunta da Gerusalemme, sarebbero riuscite a respingere gli attacchi senza soffrire perdite. Si segnalano Inoltre scaramucce in varie altre zone, alle quali peraltro non sembra che le due parti stasera diano molto peso. Ma è appunto questo trascurare gli scontri minori che preoccupa. Fa pensare che da una parte e dall'altra si viva già l'atmosfera che caratterizza le aperte ostilità. Non c'è più rispetto, sia da una parte che dall'altra, verso la zona smilitarizzata che l'O.N.U. aveva creata fra le due linee di confine. Gli egiziani accusano Israele di avere truppe nella regione di El Auja; gli israeliani accusano l'Egitto di tenere truppe nella stessa regione; da un parte e dall'altra si ripetono ogni' giorno violazioni alla tregua, giustificate come rappresaglie ad assalti proditori. Gli israeliani, inoltre, accusano il governo del Cairo di aver portato in linea, lungo tutta la linea di demarcazione notevoli quantitativi dell'armamento che l'Egitto ha acquistato, con recentissimo contratto, dalla Cecoslovacchia. Sinora In terra egiziana sono stati sbarcati due carichi di armi: il 1" ottobre e il 20 ottobre, entrambi ad Alessandria. Di qui, l'allarme degli israeliani. Da ieri si stanno accumulan do sul tavolo della Commissione di controllo armistiziale le denunce che egiziani e israeliani presentano per accusarsi vicendevolmente di violazioni alla tregua; vi si parla di massicci concentramenti di truppa e di materiale bellico. Per evitare il peggio, mentre i « con| trollori » di tregua si affannano a svolgere opera di media- lzione fra le due parti, da Gi nevra le tre grandi Potenze dell'Ovest sembrano prepararsi ad intervenire con tutto il peso della loro autorità per trovare un compromesso. Senza attendere le decisioni dei « Grandi », la segreteria dell'O.N.U. ha compiuto stasera un primo passo ufficiale: tramite il generale canadese Burns, capo- della missione di controllo, le Nazioni Unite hanno inviato un appello formale ai governi del Cairo, di Tel Aviv, perchè evitino nuovi scontri armati e tengano conto della loro c gravissima responsabilità morale » nel rispetto della tregua. Il gen. Burns chiede che le avverse formazioni militari cessino ogni attività, vengano ritirate dalla zona smilitarizzata, si astengano dalle rappresaglie e si conformino alle disposizioni di armistizio. Ma l'appello sarà ascoltato? a. p. **iiiitiiiii»iiEiiiiiii}ii(iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiijiiiiiiiii

Persone citate: Burns, Nasser