I russi rifiutano l'unità tedesca se la Germania non sarà neutrale di Enrico Altavilla

I russi rifiutano l'unità tedesca se la Germania non sarà neutrale ALTRE QUATTRO ORE DI INFRUTTUOSE DISCUSSIONI A GINEVRA I russi rifiutano l'unità tedesca se la Germania non sarà neutrale Dulies confuta le proposte sovietiche e tenta invano di ottenere da Mosca un impegno sulla riunificazione - Domani l'URSS presenterà un nuovo piano - Quaranta minuti di colloquio tra Molotov e Macmillan per la crisi nel Medio Oriente (Dal nostro corrispondente) Ginevra, 29 ottobre. E' disposta la Russia ad accettare la riunificazione della Germania? Per ottenere da Molotov una risposta a questa domanda, Dulles ha usato oggi tutta la sua arte di oratore, di diplomatico e di predicatore, rimproverando ai russi di non tenere conto delle direttive date dai Quattro Grandi, dichiarando che ogni altro accordo sarà impossibile sino a quando la Russia non farà conoscere le sue intensioni, ricorrendo al miele dei complimenti (< evidentemente stiamo facendo qualche progresso, ma se il ministro sovietico continua a... >) ed al fiele dell'interrogativo brusco e diretto (<Si vuol decidere il ministro sovietico a dirci se... >). Ma sempre senza alcun successo. Molotov, oggi tutto sorrisi, è riuscito ad evitare una risposta precisa, ed anzi ha subordinato la discussione del problema tedesco a quella sulla eventuale ammissione alle trattative dei rappresentanti delle due Germanie, il che trasformerebbe la conferenza a quattro in un incontro a sei. Ma anche questa non sarebbe per 1 russi una « condltlo sine qua non ». La condizione sulla quale non sono dlspusti a transigere, e che se venisse accettata dagli occidentali potrebbe forse — ripetiamo:, forse — Indurii a esaminare seriamente 11 plano Eden per la riuniflcazione, consiste nella neutralizzazione della Germania. Secondo la tesi sovietica, i tedeschi dovrebbero godere di tutte le libertà, ma non di quella di far parte di blocchi militari. E non dovrebbero neanche permettere a truppe straniere di restare sul territorio germanico. I russi vorrebbero quindi creare in Europa uit vuoto militare molto- pericoloso e'veder partire dalla--Ùbémaìtìa''' téPli divisioni anglo-americane, delle quali Pinay oggi ha detto che rappresentano una ielle maggiori garanzie per il manteni¬ k i mento della pace in Europa, [sSe dunque il nuovo piano, che I MMolotov si è impegnato a pre-I msentare lunedi, partirà dal presupposto della neutralità tedesca, si può dire sin d'ora che gli occidentali lo respingeranno. Verrebbe messo fine in tal modo al dibattito sul primo punto dell'agenda: la riunificazione tedesca e il trattato di sicurezza. E' un dibattito che rischia di essersi praticamente esaurito già oggi, perchè Dulles, Pinay e Macmillan hanno ripetuto che si rifiuteranno di discutere il problema della sicurezza europea fino a quando Molotov non dirà chiaramente se la Russia è disposta ad accettare la riuniflcazione tedesca sema porre ostacoli insormontabili come sarebbero, ad esempio, i vincoli alla libertà di decisione del futuro governo germanico. Prima di raccontare le fasi, ora aspre ora amichevoli, della terza seduta (russi e occidentali hanno finóra mostrato di condividere in pieno un solo sentimento: il timore di una rottura), diremo che l'avvenimento più importante della giornata è rappresentato da un colloquio a quattr'occhi fra Macmillan e Molotov. Per qìiaranta minuti i due ministri hanno discusso la situazione del Medio Oriente, e il capo del Foreign Office ha chiesto al suo collega sovietico d'intervenire presso il governo di Praga per far cessare gli invìi dì armi all'Egitto. « Noi non dnrloMptsAfidpBrbcltrvogliamo lanciare una corsa, . agli armamenti - ha «^Coj.fMacmillan — e non abbiamo accolto le richieste di Tel Aviv per l'acquisto di altro materiale bellico; ma attendiamo che anche da parte della Russia si agisca tenendo conto dello < spirito di Ginevra ». Molotov avrebbe replicato affermando che il Cremlino è interessato alla pace nel Medio Oriente, ma che gli è difficile intervenire a Praga perchè il ktìverhoceco -potrebbe òbtettvMre che nel 194& lo Stato israe lianó ottenne, proprio dalla Cecoslovacchia le armi che gli hanno assicurato là presente lmgPlrlegqsadpr [superiorità sull'Egitto. Tuttavia I Molotov ha promesso di riesaI minare la questione e di ripren- , i o a a n a e e a o o n derla lunedì con il Primo Mi ntstro israeliano, Moshe Sharett, che avrà domani un colloquio anche con Dulles. Intanto a Ginevra continuano adi arrivare altri rappresentanti del mondo arabo: al |CsflrsaInsministro degli Esteri della Arabia saudita e all'ex-segretario della Lega araba si aggiungerà stanotte Mahmoud Fawzi, ministro egiziano degli Esteri. Volendo, la conferenza della pace in Europa potrebbe essere facilmente trasformata In ima conferenza per la pace- nel Medio Oriente. E sembra anzi che [a• pj tIs\i■ a; d: Bci uMolotov abbia proprio l'in- «tenzlone d| proporre agli oc cldentall di tenere — magari a Ginevra, e subito dopo la presente conferenza — un'altra conferenza per risolvere le questioni del Levante. Collegato al problema dei Medio Oriente è quello della] pace nel Mediterraneo orientale, che Dulles vorrebbe risolvere con una sua visita ad Atene e ad Ankara, dopo la fine della conferenza. Ma già domenica prossima, durante le poche ore che trascorrerà a Brioni, egli cercherà di indurre Tito a rafforzare il Patto balcanico. Tornando alla conferenza, la cui terza seduta è durata dalle 15 alle 19, si dirà che Molotov, presidente di turno, appariva di buonumore e ha volu- zdpa, . oj.ff SS'JSgSS^SS £22%. o v e i o e l M* A Quattro ^^^•U >. i e e e e l r i a : e i e l e a le sul martellino che aveva t»i mano e sul suo nome che significa appunto < martello > Poi ha dato la parola a Dulles. Il Segretario di Stato americano, mettendo t'accento sulle parole « istruzioni ricevute » e « nostri superiori », ha paragonato il piano occidentale e quelli sovietico mostrando che soltanto il primo corrisponde alle direttive date in luglio tLVp. €ll vostro piano — egli ha detto a Molotov-con le frasi più dure siriora adoperate durante la conferenza — non tiene conto delle direttive dei nostri superiori e rappresento una grq,ve deviazione dallo spirito di Ginevra, perchè non soltanto non accenna alla riuniflcazione della Germania, ma parla addirittura di due Germanie. Inoltre esso rappresenta una copia del piano presentatoci a Berlino il 10 febbraio 1954 e non contiene nessun nuovo elemento, dal quale si possa desumere eh la delegazione russa si sia curata di rendere accettabili le direttive dateci dai nostri Capi di Governo ». Dopo che Pinay e Macmillan avevano sostenuto la tesi di Dulles, Molotov ha detto che il problema tedesco è un aspetto del problema della sicurezza europea; e che soltanto se si rinuncerà a rafforzare i blocchi militari e cioè se si rinuncerà al riarmo della Germania, sarà possibile arrivare alla riuniflcazione. Quattro ore di trattative sono molte, specialmente quando si tratta soltanto di ottenere un sì o un no ad una sola domanda: è desiderata o non desiderata la riuniflcazione tedesca t ed a quali condizionit Ma alla fine gli occidentali si sono rassegnati ad attendere sino a lunedi per conoscere le intenzioni russe. Negli ambienti della conferenza, certamente non dominati da sentimenti di ottimi- sclmcaspericddnrlsnpmqnnmcvtflsgpnmtbtfBnmslmpactpnrpszdisiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii |Co/td economiche sovietiche "ed smo, si ricorda che l'incontro fra i < Quattro Grandi » fu voluto dai russi, i quali mostrarono di avere grande interesse alla distensione e anzi di averre assolutamente bisogno. In questi tre mesi non ci sono stati avvenimenti che possano avere eliminato le diffi- [aver fatto concludere la lotta • per il potere seguita alla morj te di Stalin. Non dovrebbe esIsere cambiato di conseguenza \il desiderio russo di arrivare ■ ad un accordo, provvisorio o ; definitivo, cogli occidentali. : Bisognerebbe perciò credere che Molotov tema più di tutti i una rottura e possa abbondo «fra la sua intransigenza Ini- ziale per evitare il fallimento della conferenza. Si tratta di supposizioni,! perchè finora non c'è alcuni icpCtctgtddnlelptpcnnSEdtLiiiriiiiiMiiiLiiF!iiiiiiiiit]irtiiiii]iii:i(ifiiiiiiiietii; indizio che porti a pensare che i russi vogliano mutare parere sul problema tedesco. Così, anche per guadagnare tempo, i ministri hanno deciso che lunedi affronteranno il terzo punto dell'ordine del giorno — rapporti fra Oriente ed Occidente — in modo da poter ascoltare le relazioni degli esperti, ai quali daranno nuove istruzioni. Poi Molotov presenterà il suo piano e se esso si dimostrerà irrealizzabile, i ministri potrebbero^ passare già mercoledì — martedi »io?i ci sarà seduta — al problema del disarmo, il secondo punto segnato all'ordine del giorno. Già per domani è atteso a Ginevra Barold Stassen, il rappresentante di Eisenhoxrer sui problemi del disarmo. Enrico Altavilla ;i!iiiiiiiifiirititriti4ifiifiiiiiiiMiijiiiiiitFiiTi:iiiiiii