Rapita con i mitra dall'harem e portata dall'Egitto in Italia

Rapita con i mitra dall'harem e portata dall'Egitto in Italia la sconcertante vicenda d'una ragazza ventenne tornata nel Varesotto Rapita con i mitra dall'harem e portata dall'Egitto in Italia Sua madre, sposata ad un aviatore arabo, morì in oscure circostanze - La ragazza fu «♦venduta,, ad un nobile dell'interno - I tentativi legali per salvarla erano stati inutili (Dal nostro inviato succiale) Cassano Magnago, 28 ottobre. Tra una giovane donna italiana ed un aviatore arabo si intrecciava vent'anni addietro un idillio nel Milanese; nasce una bimba, ma l'uomo scompare dalla vita di lei; passano quasi quindici anni poi l'esotico personaggio riappare e convince madre e figlia a seguirlo in terra d'Egitto; la donna muore misteriosamente, la bimba diventata fanciulla vien trattenuta a forza nell'harem del padre. Ma c'è chi veglia e opera in silenzio e nell'ombra: la fanciulla è rapita ai Buoi possessori con un colpo di mano da un ignota « primula rossa > regolarmente camuffata e aggiornata con mitra alla mano che la trae in salvo, in un convento di clausura prima, in una nave che la riconduce libera in Italia poi. Chiediamo scusa del linguaggio fumettistico ma parte della storia è già stata narrata proprio da settimanali del genere in Italia e non sfigure rebbe come soggetto del più inverosimile technicolor della specie più scadente. L'unica differenza consiste nel fatto che la storia è sostanzialmente vera, e che la fanciulla es ste, ed è giunta qui dai suoi parenti di Cassano Magnago quarantott'ore addiètro, dopo lina' fuga ed una serie di vicende degne del più popolare romanzo d'appendice. Il nome è Nalra Dina Conti. A Naira nessuno ha potuto avvicinarsi-; i parenti hanno ceduto poco o niente all'as Salto dei giornalisti; i vicini non sanno molto. La misteriosa vicenda ha inizio nel 1935 quando Maria Saffi Conti, una ferrarese trasferitasi prima a Gallarate e poi a Cassano Magnago incontra un arabo saudita che fa pratiche di pilotaggio civile all'aeroporto della Mal pen sa: Sai eh Bakr Alem Poco ortodossamente l'arabo sparisce dalla scena proprio mentre viene al mondo la piccola Naira. Soltanto dopo la guerra Bakr Alem si fa vivo dall'Egitto dove ha posto residenza: riconosce formalmente davanti alla nostra rappresentanza diplomatica di essere il padre di Naira; convince la madre di lei a raggiungerlo al Cairo per regolarizzare sotto ogni aspetto la situazione familiare. Le due partono, e per la fanciulla comincia un periodo felice: è messa in un buon pensionato, il San Giuseppe, a studiar lingue, musica, pittura. Spaventosa invece dovette essere l'esperienza della madre finalmente sposata da Bakr Alem, ma come una delle diverse svariate mogli del suo harem. Di lei i parenti italiani non seppero nulla direttamente — era sempre e soltanto Naira a scrivere poche frasi generiche — fino al 29 luglio 1954, il giorno della sua morte, di una morte che ancor oggi appare avvenuta in circostanze poco chiare. Morta la mamma, l'arabo si presentava al pensionato a reclamare la figlia, e le suore del San Giuseppe non potevano trovare argomento alcuno per opporsi alla richiesta del padre. Così, era la volta della fanciulla diciottenne ad entrare nell'harem dóve le mogli di Bakr Alem la costringevano subito ai più umili servizi. Più terrorizzanti ancora le prospettive per il futuro, che il padre l'aveva promessa in sposa ad un arabo dell'interno. L'unnuncio della strana improvvisa morte della madre aveva però messo in allarme, insieme a certi scritti di Naira, 1 parenti italiani delle due e in particolare gli zii della ragazza, Antonio e Anna Viadano che a Cassano Magnago gestiscono uri negozio di frutta e verdura. Per riavere la nipote, essi adivano le vie legali, con l'assistenza dello studio dell'avvocato Carnelutti, ma al tempo stesso ricercavano ogni altro mezzo rivolgendosi ad autorità italiane ed egiziane, a personalità del clero da mons. Montini, allora prò Segretario di Stato, al Nunzio Apostolico al Cairo. Quale di questi mezzi si sia rivelato efficace non si sa: in proposito, gli zii — la ragazza è, come abbiam detto tenuta nascosta — sono stati impenetrabili. 'L'unica cosa certa è che qualcuno ha deciso di agire sul posto, ha studiato per mesi il regime semi-carcerario nel quale veniva \tenuta Naira nell'harem, ha notato che per qualche minuto al giorno essa usciva per far prender aria a due fratellastri, l'ha avvisata di tenersi pronta. Un giorno del mese scorso, una grossa macchina nera è giunta a tutta velocità, ha inchiodato accanto a lei e, presala a bordo, è ripartita fulmineamente. C'è stato nella fuga un momento d'estrema drammaticità quando l'auto ha dovuto arrestarsi per una foratura. Ma la nuova .. primula rossa » era pronta a tutto: due dei passeggeri han tirato fuori i mitra e si son accovacciati ai lati della strada pronti a respingere col fuoco eventuali inseguitori. Non ce n'è stato bisogno; Naira già in abiti monacali ha potuto raggiungere un convento di clausura e rimanerci il tempo sufficiente prima di salire sempre travestita e con passaporto falso sulla nave diretta in Italia. Domenica scorsa ai parenti di Cassano Magnago giungeva un telegramma: « Il pacco arriva mercoledì sera a Napoli». Il mercoledì sera a Napoli, lo zìo e un altro parente potevano riabbracciare dopo tanto tempo la Naira ormài diciannovenne. E ieri sera, tutti e tre erano finalmente a Cassano. I familiari cercano di parlare 11 meno possibile, sia per non rivelare i nomi di chi o di coloro che hanno agito così romanzescamente sia perchè non tutti gli incubi sono spariti. Sembra che Saleh Bakr Alem stia facendo il diavolo a quattro in Egitto e proclamando di voler riprendersi la figlia con le buone e con le cattive. Con le cattive, sarebbe difficile perchè dovrebbe fare i conti con tutti gli entusiasti abitanti di Cassano; ma intanto un po' di prudenza ci vuole: anche Naira — graziosa, esile, ossigenata — ha dovuto rimanere stasera nel suo nascondiglio e rinunciare ad un grande desiderio, quello di andare al cinema. Sicuramente ha evitato una delusione: a lei, anche le trame più stravagantemente avventurose devon sembrare piuttosto insipide, piuttosto normali. g gl Antonio e Anna Viadanogli zii della giovane Nalra Una piccola folla incuriosita davanti al negozio dei Viadano rn H n ; M H11111M M n i n 11M11111M [ HIH11H M1111H MI n UIM111M H H U ! U II 11111111 i 11111111 II 111 ; 11 il ( 11H 11 1111