Molotov respinge le offerte alleate di Enrico Altavilla

Molotov respinge le offerte alleate NESSCN PROGRESSO MBMA SECONDA KUVlOXi: A GINEVRA Molotov respinge le offerte alleate Inutile appello di Dulles al collega sovietico - Anche le controproposte di Mosca giudicate inaccettabili dalle delegazioni occidentali - Un nuovo piano sarà presentato dai russi nella prossima settimana, ma le speranze di accordo appaiono scarse (Dai nostro inviato speciale) Ginevra, 28 ottobre. La conferenza del quattro ministri è ancora avvolta dalle nubi, oscure e non bene promettenti, dei discorsi polemici. Anche oggi non è stato fatto alcun progresso. Occidentali e sovietici si sono scambiati i piani reciproci per la riunificazione tedesca e per la sicurezza europea. Si tratta di piani che, parola più parola meno, ripetono proposte già note. < Sono sicuro che Molotov non ignora il piano Eden », ha detto candidamente Macmillan; e Molotov, se si fosse voluto concedere una battuta sincera avrebbe potuto rispondere: « E voi ben conoscete il mio piano: ve lo presentai a Berlino il 10 febbraio 1954 e il maresciallo Bulganin ve l'ha ripresentato il 83 luglio di quest'anno, un tantino aggiornato ». Che possibilità hanno di essere prese in considerazione queste proposte, già respinte in altre occasioni t Cosa si può sperare dalla promessa che i ministri si sono scambiata oggi « di studiare con la dovuta attenzione » dei progetti che già' conoscono a memoria? La risposta è ovvia; e per il mo¬ iiiiiMiiTniiMiiiiHMirniMMiriiiiiiiMiiiriiiuiiiii o e . o e i i , . n e a E : 0 o o n e e ò i a e a ¬ mento il barometro della conferenza non segna certamente tempo bello. Il candido umorismo britannico ha permesso a Macmillan di dire oggi più volte-, < Stiamo facendo progressi... siamo pienamente d'accordo con Molotov», mentre commentava i punti sui quali il disaccordo non poteva essere più completo. Prima di elencarli, diremo che i russ% hanno annunciato un loro nuovo piano, ohe contiene peraltro proposte già avanzate in altre occasioni e già respinte dagli occidentali. Appare quindi certo che i ministri degli Esteri, se vorrannc. seguire le direttive ricevute in luglio dai « Quattro Grandl>, e se vorranno salvare lo spirito di Ginevra, dovranno escogitare formule diverse da quelle presentate oggi che, ripetiamo, non sembrano offrire molte possibilità di successo. Il primo punto di disaccordo è di carattere apparentemente procedurale. Molotov vuole che siano discussi prima i piani per la sicurezza europea e poi la riunificazione tedesca, intendendo che questa non sarà realizzabile fino a quando non sarà stato concluso un tratta- iniiiiuiMMiiiiiiiiniiniiiiiiiiiiiifMiiiniiiiiiiiiiiii to di sicurezza collettivo. Per tale motivo si rifiutò ieri di prendere in considerazione il memorandum occidentale che dava la precedenza alla nunificazione della Germania. Su questo punto tuttavia il compromesso appare facile: basterà discutere contemporanea mente te due questioni. Secondo punto di disaccordo i russi vogliono far partecipare le due Germanie al patto di sicurezza, rimandando la riunificazione alle colende greche. Gli occidentali non vogliono riconoscere il governo comunista tedesco e hanno ripetuto che non firmeranno il patto di sicurezza fino a quando la Germania non sarà stata riunifieata. Terso punto: gli Occidentali cogliono che il futuro governo della Germania unificata sia libero di stringere l'alleanza militare che più crederà opportuno, cioè di aderire al patto atlantico (come probabilmente farebbe, dato che i tedeschi « occidentali » sono 49 milioni e quelli € orientali > soltanto 17). La Russia vuole invece che la Germania non possa aderire a nessun blocco militare e chiede misure per impedire la rinascita dello < spirito militariita prussiano ». Quarto punto: alleati e occidentali concordano nel riconoscere — questo è uno degli aspetti giudicati da Macmillan come « incoraggianti » •— che dovranno essere i tedeschi stessi a organizzare la riunificazione. Gli alleati chiedono che ciò avvenga per mezzo di libere elezioni, mentre i russi vogliono affidare il compito ai due attuali governi tedeschi, u che comporterebbe fra l'altro il riconoscimento del governo comunista da parte di Adenauer. L'abisso fra le due concezioni sembra incolmabile. Quinto punto: gli Occidentali vogliono che il nuovo patto di sicurezza non porti allo scioglimento delle organizzazioni difensive già esistenti; Molotov pretende lo scioglimento del patto atlantico e dell'Unione europea occidentale. Anche se vi sono alcuni punti sui quali, come ha detto Dulles, un riavvicinamento sembra possibile, va osservato ohe per il momento ìa Russia appare più interessata al mantenimento dello statu. quo che alla rinascita di una Germania di 70 milioni di uomini. Molte obiezioni mosse oggi da Molotov al piano occidentale non appaiono giustificate; ma ci si può rendere conto d'altra parte che la Russia non accolga con entusiasmo la prospettiva di riunificare la Germania per vederla poi entrare nel patto atlantico. Tanto più che il nazionalismo e il militarismo hanno dato chiari legni di risveglio in una Germania che non ha rinunciato alle sue rivendicazioni sulle terre cedute ai russi e ai polacchi. Anche il nuovo piano che Molotov presenterà probabilmente la settimana ventura, porrebbe condizioni considerate inaccettabili dagli alleati. Esso chiederebbe una preventiva epurazione nei ceti militareschi tedeschi e il riconoscimento delle « conquiste sociali » della Germania Orientale. Inoltre conterrebbe un progetto di garanzia agli Stati neutrali (e la Germania riunifieata dovrebbe essere uno di questi) e un controllo generale degli gdleotlnCrnpdcdtgdttrsgdstifrncScCpnnRPznl'faslitaprpszsllIlltlllllll]IIIIIItlIlllIII1lll[lllir[ tlIIIIIllljlIFlIl armamenti da parte delle Nazioni Unite. La cronaca della giornata registra la partenza per Parigi di Pinay e il suo ritorno, verso le 16 e mezzo, quando la seduta era già cominciata. I progetti occidentale e sovietico sono stati commentati a lungo ' Dulles e Molotov, che hanno avuto numerose battute polemiche. Citiamone alcune. Molotov: « II vostro piano farebbe aumentare e non diminuire la tensione in Europa, perchè porterebbe al riarmo della Germania; inoltre esso comporta l'adesione automatica della Germania unificata al patto atlantico ». Dulles: <Non è esatto; il governo tedesco sarebbe libero di aderire o non aderire al patta .atlantico; e sarebbe eventualmente anche libero di aderire al patto di Varsavia». Molotov: <.I bilanci militari stanno sempre aumentando negli Stati Uniti. Sette anni fa voi dedicavate il 33 per cento delle spese in bilancio agli armamenti; negli -ultimi due anni la cifra è stata del 69 per cento ». Dulles: < E' vero; ma come non ricordare quello che è successo dopo il '48: il colpo "i Stato in Cecoslovacchia, il blocco di Berlino, l'aggressione in Corea? >.' Molotov: « Il vostro piano prevede soltanto consultazioni nel caso, di un conflitto; esso non dà garanzie sufficienti alla Russia. E d'altra parte, se il Patto atlantico è una organizzazione difensiva, come sostenete, perchè non permettere all'Unione Sovietica di entrare a farne parte f ». Dulles: < Voi sbagliate: la nostra proposta di una zona smilitarizzata lungo i confini orientali della nuova Germania e la proposta di creare una rete di radar in Oriente e in Occidente per impedire attacchi di sorpresa, rappresentano serie garanzie per la sicurezza della Russia. Io vi dico in piena coscien- IlllllllillllllilllIEIirillEilIllllllllllllllilllllIIIMU za che le offerte che vi facciamo oggi, non potrebbero essere più generose. Non esito a definirle storiche >. Nonostante 11 disaccordo fra le tesi esposte oggi, 1 rapporti personali tra gli uomini non potrebbero essere più cordiali, a discussioni ultimate, anche se essi non hanno ancora ripreso la consuetudine degli inviti reciproci a colazione e a pranzo. Negli ambienti delle quattro delegazioni si ostenta un fiducioso ottimismo' e si sostiene che le difficoltà iniziali potranno essere superate. Sono sentimenti che vanno registrati, come andavano segnalate le divergenze sostanziali apparse In questi due primi giorni. E va registrata anche la profonda soddisfazione negli ambienti occidentali per la vittoria riportata da Faure a Palazzo Borbone. In mattinata, Dulles e Macmillan si erano incontrati per esaminare la tensione nel Medio Oriente. Essi hanno con¬ venuto che un intervento anglo-americano sarebbe per ora inopportuno ed hanno ripetuto che non potranno dare allo Stato d'Israele specifiche garanzie. Scontento di questa decisione, il Primo ministro israeliano Moshe Sharett, ha chiesto e ottenuto di essere ricevuto domattina da Dulles. Egli avri* un colloquio anche con Molotov lunedì, e ripartirà lo stesso giorno per Tel Aviv. A Ginevra sono arrivati oggi altri esponenti dei Paesi arabi: così l'Emiro Feisal, ministro degli Esteri dell'Arabia Saudita, il ministro dell'Egitto a Berna e il suo addetto militare. Domani, pur essendo sabato, i ministri si riuniranno per non perdere un'altra giornata di lavoro* Macmillan ha infatti annunciato che dovrà lasciare Ginevra per uno o due giorni, volendo essere presente al dibattito a* Comuni sulla fuga in Russia di Burgess e di Mac Lean. Enrico Altavilla Il Primo ministro e ministro degli Esteri di Israele, Moshe Sharrett (a destra) stringe 1» mano al ministro degli Esteri francese Antoine Plnay, dopo 11 loro colloquio (Telefoto)