Colloquio fra Onesti e Pasquale sulla questione dei giocatori stranieri
Colloquio fra Onesti e Pasquale sulla questione dei giocatori stranieri Mentre continua la polemica sui calciatori oriundi Colloquio fra Onesti e Pasquale sulla questione dei giocatori stranieri Le nonne stabilite dal Consiglio delle Leghe ed il veto Andreotti - Necessità di una distensione per un migliore esame del problema - L'opera conciliatrice del Coni - Un comunicato riassuntivo dell'incontro (Dal nostro corrispondente) Milano, 27 ottobre. In arrivo da Cortina d'Ampezzo e diretto a Roma, il presidente dei C.O.N.I. ai è incontrato in un albergo cittadino col dott. Giuseppe Pasquale, vice-presidente della F.I.G.C. e presidente della commissione squadre nazionali. Dopo un'ora e mezzo di riunione è stato emesso il seguente comunicato ufficiale: «L'avv. Giulio Onesti e il dott. Giuseppe Pasquale hanno avuto questa sera un cordiale colloquio per uno scambio di vedute e di idee su alcune questioni di attualità. In particolare l'avv. Onesti s'è interessato al recente episodio Ceccherini-Pasquale. Quest'ultimo ha precisato che l'appunto da lui • mosso non era ovviamente rivolto al Parlamento o ai suoi singoli membri in quanto tali. Durante il colloquio s'è anche auspicato che il previsto incontro della presidenza della F.I.G.C. col C.O.N.I, avvenga al più presto possibile ». Le conversazioni hanno fatto perno sulla questione dei calciatori stranieri, inaspritasi in seguito alla recente conferma della nota disposizione di polizia e alle pratiche svolte dall'Inter per il tesseramento del centravanti svizzero Vonlanthen. Il Consiglio nazionale delle Leghe, nella sua legislazione, ha costantemente ignorato jl veto Andreotti, rivendicando anzi la piena autonomia ai suol settori e il loro diritto di darsi le norme che meglio credono, purché non in contrasto con la Costituzione. Ma nella realtà la norma vigente in sede calcistica che autorizza tuttora a tesserare un giocatore straniero di qualunque nazionalità è in urto con le leggi dello Stato. Da ciò la preoccupazione del C.O.N.I. che, riconoscendo la necessità d'una distensione, anche nell'intento di potere un giorno convincere le autorità governative dell'inutilità della loro ingerenza, deve evitare l'applicazione di leggi che tornerebbero a danno delle stesse società in una Nazione dove gli stadi sono di proprietà dei Comuni e dove esiste un CONI che, messo alle strette, può anche nominare commissari straordinari a capo delle federazioni dipendenti e degli stessi sodalizi. L'attuale conflitto, esacerbato dalle recenti polemiche, si è del resto ritorto a scapito delle società, da qualche giorno soggette a un severo controllo fiscale per disposizione superiore. A picchiare la testa contro il muro c'è pericolo di rompersela; da ciò l'opera conciliativa e mediatrice del C.O.N.I., che risulta il primo responsabile nel settore sportivo di fronte elle autorità governative. i i* c.
Persone citate: Andreotti, Ceccherini-pasquale, Giulio Onesti, Giuseppe Pasquale, Onesti, Vonlanthen
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