Condannato un consigliere comunale che per denaro favorì un negoziante

Condannato un consigliere comunale che per denaro favorì un negoziante Condannato un consigliere comunale che per denaro favorì un negoziante Il processo contro Angelo Zanotti, presidente dell'Associazione macellai e consigliere comunale indipendente nella lista D. C, rinviato a giudizio, come è noto, per rispondere del reato di corruzione, è terminato ieri sera alle 19, dopo oltre un'ora di permanenza del Tribunale in camera di consiglio. TI Tribunale (Pres. Carron Ceva, P. M. Rlbet, cane. Renda) ha ritenuto l'imputato colpevole condannandolo a 10 mesi di reclusione, pena condonata. I giudici hanno ritenuto responsabili di concorso nel medesimo reato anche Cariò Barberis, abitante in via Baretti 45, già membro di una Commissione per la disciplina delle licenze commerciali agli ambulanti, e Annunziata Torelli, abitante lp corso Sebastopoli 50, ex-delegata di zona dei commercianti, incaricata di controllare che fossero rispettate le norme municipali nella concessione di nuove licenze. Al primo hanno inflitto la condanna a 10 mesi di reclusione e 10 mila lire di multa; alla seconda 8 mesi di carcere, pene Interamente coper¬ te dal .condono del novembre 1953. Hanno invece assolto per insufficienza di prove Carlo Crema, il pasticcere di via Tunisi, il quale aveva sborsato 300 mila lire per ottenere una >'".enza di vendita dol pane. La vicenda che ha dato origine al processo — Iniziato martedì scorso e, dopo un giorno di sospensione, ripr- so e concluso ieri — è nota. Il Croma — a cui la sospirata licenza eia stata già negata sette volte - - consegnò in due riprese alla Torelli 300 mila lire perchè in ì colloquio avuto con lei gli era i-arso di capire che soltanto con ii denaro poteva ottenere ciò che desiderava. La Torelli, a sua volta, diede 250 mila lire (lei disse sempre l'intera somma) al Barberis. Quest'ultimo (che al processo non si è presentato) affermò alla polizia e al giudice istruttore di avere Inviato 100 mila lire in busta chiusa allo Zanotti che, in qualità di presidente della Commissione per il rilascio delle licenze, aveva più di ogni altro la possibilità di fare accontentare il pasticcere. Zanotti respinse sempre ton sdegno l'accusa del Barberis; in realtà la prova diretta che egli avesse ricevuto il denaro non venne mai raggiunta. Tuttavia alcuni indizi ed un fatto inconfutabile — il rilascio della licenza al Crema proprio il giorno successivo all'esborso del denaro da parte sua — convinsero il giudice istruttore che egli fosse davvero colpevole. Ed anche il Tribunale, come ai è detto, è stato di questo avviso. Il Crema (difeso dall'aw. Marnino è stato assolto perchè non è stat,o possibile stabilire con certezza se egli consegnò di sua iniziativa le 300 mila lire alla To relli con lo scopo evidente di corrompere, oppure se fu la donna, da sola o d'accordo con gli altri imputati, a porlo nella condizione di dover pagare se voleva ottenere 11 permesso, nel quale caso non ci sarebbe stata opera di corruzione da parte sua. Contro la sentenza del Tribù naie tutti i difensori — avvocati Barosio, Durand, Auberti, Nova, Gill io, Mamini — ricorreranno in appello.